[21] B. Shelton b. [16] L. Musetti 6-3 3-6 6-4 7-6(5)
Un match molto equilibrato finisce con la sconfitta di Lorenzo Musetti contro un Ben Shelton molto concentrato nei momenti cruciali. Lo statunitense ha vinto 6-3 3-6 6-4 7-6(5) e per la prima volta in carriera riesce a battere il carrarino dopo due ore e 52′ di gran battaglia tennistica. Una partenza ad handicap, un recupero prodigioso e poi un 13-0 che l’ha portato sotto di un set e 3-0 in svantaggio in quello decisivo. E’ girato tutto all’improvviso, poi l’azzurro è stato bravo ad arrampicarsi su quel che restava del match e ha dato il tutto per tutto. Nel decisivo tie-break non ha trovato la prima di servizio con continuità e Shelton ha avuto più coraggio nel portare a casa gli scambi. Per l’americano ora la gran sfida con Gael Monfils.
Primo set: Musetti fa fatica ad entrare in partita
Fa molto caldo a Melbourne e l’azzurro ne risente parecchio in avvio di gara. Parte forte Ben Shelton che tiene serenamente il suo turno di battuta poi strappa la battuta con una gran risposta che rimane negli ultimi centimetri di campo e gli garantisce la chance di entrare in campo e attaccare il rovescio del suo avversario. Avvio molto complicato in cui si esalta Shelton con l’azzurro che mostra poca sensibilità. Tre game che si consumano rapidamente, un quarto in cui deve annullare col servizio due palle break. Lentamente trova certezze con la prima, ma per il resto non trova appigli in un inizio dominato dall’americano che colpisce molto meglio dell’azzurro. Con coraggio Lorenzo annulla anche la terza palla break prima di accorciare sul 3-1.
Lorenzo chiama il medical time out perchè accusa problemi respiratori: fa tanto caldo tanto che il n. 20 del mondo si toglie la maglia e cerca refrigerio con un tubo d’aria forzata. Si riparte e comincia finalmente la gara dell’azzurro: mette paura a Ben sul suo turno di servizio e poi scalda il suo diritto nell’ottavo gioco. C’è un passante eccezionale di Shelton a strappare applausi a dimostrazione che ora deve fare i miracoli pechè la palla dell’azzurro viaggia molto di più. Musetti annulla con un gran passante il primo set point dell’americano, ma poi deve subire il 6-3.
Secondo set: gran reazione di Musetti che finalmente entra in partita
Tutt’altra musica nel secondo parziale che resta equilibrato sino al 2-3 30-30, poi arriva il primo doppio fallo dell’americano e sul break point si esercita in una volèe poco incisiva su cui è aggressivo Musetti dopo un eccezionale scambio tra i due che vale il 4-2. L’azzurro è finalmente entrato in partita: Shelton continua a colpire forte ma non trova il campo. Musetti gli propone tante variazioni e lo disinnesca con un back che lo manda fuorigiri. Con l’ace il carrarino sigilla il set pari!
Terzo set: quante occasioni per Musetti, ma la spunta Shelton
Nel terzo set l’inerzia sembra essere totalmente dalla parte di Musetti, ma, si sa, il tennis è figlio del diavolo. All’improvviso, infatti, l’unico che strapperà il servizio nel set sarà proprio Shelton. Grande sofferenza dell’americano: passano indenni i primi due turni di servizio, tenuti a “0” da entrambi. Poi nel quinto game arriva il secondo doppio fallo dell’americano che gli costa palla break: lo annulla con gran personalità sfruttando il suo servizio e chiudendo di diritto. Chiude con l’ace Shelton. Stesso scenario anche nel settimo gioco: sempre Musetti ad avere la chance dopo un dritto finito in rete da parte del suo avversario. Col servizio si tira dalle sabbie mobile il giocatore che rappresenta gli Stati Uniti d’America.
Nel nono game gioca benissimo Musetti sino al 40-15 con tanto di smorzata a far cadere per il cemento il suo avversario. Un rovescio dell’azzurro finisce in corridoio di centimetri, un doppio fallo rimette tutto in parità, terzo di tutta la gara per l’italiano. Shelton è lì ad attendere il pertugio: trova profondità con il dritto e il nastro si dimostra estremamente statunitense. Urlata olimpica anche fuori luogo del n. 20 del mondo su un diritto non definitivo: Musetti regge ma subisce lo smash che gli costa il set.
Quarto set: l’azzurro accusa il colpo, rimonta, ma cede al tie-break
Sembra di rivedere il Musetti di inizio gara nei primi giochi: questo perchè psicologicamente il carrarino non riesce a reagire alla negatività che gli ha fatto perdere, anche con un pizzico di sue responsabilità, il set precedente. 10-0 di parziale con Shelton che rapidamente sale 3-0. “Non è finita finchè non è finita” gli ripetono in tanti e lui risponde con un perentorio “ci sono e sono qui” dopo aver breakkato il suo avversario che ha tante responsabilità nel rovescio della situazione, doppio fallo incluso. Ne nasce un parziale di 11-2 tutto azzurro e di un aggancio sul 3-3 molto significativo. Chi va al servizio riesce a scampare pericolo con grande serenità. Il turno di battuta che gli consente di restare nel match lo passa indenne Musetti con lo “sciagurato” Shelton che si concentra solo sulla potenza dei colpi ma poi gli errori in serie sono da dimenticare: 5-5.
Si rimette pressione da solo lo statunitense che ha necessità di tornare a urlare per scuotersi. La prima palla supera sempre i 200km/h e tutto è consequenziale. Il diritto funziona e si cambia campo sul 6-5 in suo favore. Uno urla, l’altro infila di diritto con una decontrazione del corpo notevole: comincia bene Lorenzo il dodicesimo game che prosegue con una sbracciata di rovescio a una mano. Due risposte sciagurate di Shelton prolungano il parziale al tie-break. I due hanno giocato un solo tie-break finora, tinto d’azzurro per 7-5. Si comincia con una volèe messa in rete dall’americano e un minibreak subito a favore della testa di serie n. 16. Subito in pressione Ben in risposta e la prima variazione lungolinea dell’azzurro nello scambio finisce fuori di pochissimo, 1-1.
Anche il successivo dritto finisce in corridoio: nessuno dei due ha tenuto il proprio turno di battuta nel tie-break. Il primo è riuscirci è l’americano, malgrado una risposta resta in campo di pochissimi millimetri da parte dell’azzurro gli scombini i piani. Segue la seconda a rete e Musetti è bravo a tirargli una risposta poderosa che rimette le cose a posto, 3-2. Su una seconda, Shelton si avventa, Lollo è lento a muoversi con i piedi e affossa il diritto per il nuovo minibreak in favore di Ben. Non entra la prima all’azzurro, ma la seconda fa male e, richiamato a rete, non riesce a far valere le proprie velleità.
Il 4-3 è il primo punto ottenuto col suo servizio dall’azzurro. Shelton mitraglia con una prima a 221 km/h, ma poi sbaglia il rovescio in back dopo un lungo scambio e per Musetti c’è la grande chance di tornare in pienamente nel match. Trova la prima dopo un’eternità e lavora bene il suo avversario costretto all’errore, 5-5. Il braccio di ferro tra i due viene vinto da Shelton nell’undicesimo punto del tie-break: smorzata di Ben, recupero di Musetti, gran chiusura dell’americano che si porta a match-point. Chiude l’americano con un dritto che arriva dopo una buona prima di servizio. Peccato per Musetti: il calo di attenzione a cavallo tra la fine del terzo set e l’inizio del quarto, quel parziale di 13-0 gli sono costati tanto. Shelton avanza agli ottavi e sfiderà Gael Monfils.