[8] A. De Minaur b. A. Michelsen 6-0 7-6(5) 6-3
“No place like home”, non poteva riassumere meglio ciò che sentiva dentro Alex De Minaur che per la prima volta raggiunge i quarti di finale dell’Australian Open. Il tennista di Sydney aveva ottenuto nel 2024 l’accesso ai quarti di finale in tuti gli altri Slam, ma per tre anni consecutivi si era spinto solo fino al quarto turno nello Slam di casa. Questa volta ce l’ha fatta, ma davanti a sé ha un avversario che non è mai riuscito a battere nelle nove volte precedenti ovvero Jannik Sinner.
1° set: bagel De Minaur!
Meglio non poteva iniziare la strada verso i quarti di finale per Alex De Minaur, arrivato a questo Australian Open mai così consapevole delle proprie qualità. Davanti a sé ha un Michelsen che sbaglia troppo sin da subito e il break in apertura a favore del padrone di casa si commenta da solo. Se uno dei due Alex chiude a zero i propri servizi, l’altro continua a sbagliare e De Minaur vola così sul 4-0 con due break in altrettanti game in risposta. A questo punto, un po’ per il fatto che sono comunque cinque set un po’ perché la situazione non aiuta, Michelsen sembra quasi arrendersi e De Minaur continua a martellare lasciando senza alcun game l’avversario in uno dei più classici 6-0 dominati. Statistiche purtroppo per Michelsen impietose con li 33% dei punti vinti con la prima di servizio, davvero troppo poco a questi livelli. Alto anche il numero di errori non forzati, ben 17.
2° set: l’australiano la spunta al tie-break
Nuovo set, stessa solfa: De Minaur strappa il servizio al numero 42 al mondo alla prima occasione utile e si rilancia sul 2-0 consolidando il game. Al terzo game altro spavento per Michelsen, ma stavolta salva il breakpoint e conquista il 3-1 che potrebbe rilanciarlo. In un certo senso sarà così, ma nemmeno troppo perché arriva il secondo game di fila al servizio per Michelsen nonostante due palle break regalato all’avversario. De Minaur si dimostra un po’ meno cinico anche se pur sempre al controllo. Per la prima volta in tutta la partita, al sesto game arriva la palla break numero uno per Michelsen con De Minaur che l’annulla con un ottimo rovescio. L’americano però è in crescita e poco più avanti arriva il break che pareggia i conti: doppio fallo per l’australiano, che forse sente un po’ la pressione, e secondo set che arriva al tiebreak. Qui si mette subito bene per Michelsen che sfrutta un errore di De Minaur, bravo però a mettere in difficoltà l’avversario che prima spara a rete e poi sul set point per De Minaur colpisce fuori misura regalando anche il secondo set all’australiano.
3° set: De Minaur in scioltezza
Il terzo set non può essere banale poiché De Minaur potrebbe finalmente raggiungere i quarti di finale nello Slam di casa. Michelsen corregge un grave problema precedente ovvero il diritto: tanti, troppi errori con questo colpo per l’americano che però fa affidamento al rovescio. Tutto ciò però non basta e al sesto gioco, De Minaur a forza di spingere sul dritto dell’americano lo manda fuori giri: a questo punto l’australiano è a due servizi dalla gloria. Proprio quando si trova a servire per i quarti di finale, De Minaur concede una palla break a Michelsen che però sparacchia ben oltre la linea di fondo. De Minaur, consapevole di quanto possa bastare poco per complicare le cose, si dimostra perfetto mettendo dentro il punto del 6-3 definitivo. Michelsen chiude con 50 errori non forzati, la metà invece per De Minaur che vince anche nel conto dei vincenti (28 a 23).