[2] C. Alcaraz b. [Q] D. Altmaier 6-3 6-1
Carlos Alcaraz si è qualificato ai quarti di finale del Rolex Monte-Carlo Masters dopo aver sconfitto il qualificato tedesco Daniel Altmaier (26 anni, numero 84 del ranking mondiale) con il punteggio di 6-3 6-1 in un’ora e 27 minuti di gioco. Il campione spagnolo ha alzato il livello del proprio gioco con il passare dei minuti e si è imposto in un match complessivamente divertente, contrassegnato dallo spettacolo del repertorio della terra battuta e dallo scambio più entusiasmante della stagione: per lui si tratta del sedicesimo quarto di finale della carriera in un torneo 1000 (prima di compiere 22 anni solamente Nadal, con 22, e Djokovic, con 18, ne avevano conquistati di più, da quanto esiste questa tipologia di eventi) e in particolare del primo sul rosso lontano dalla amata Madrid. Venerdì affronterà Arthur Fils (che in mattinata si era sbarazzato facilmente di Andrey Rublev) nel match probabilmente più atteso di tutta la settimana.
LA PARTITA- Altmaier, alla quinta partita del suo torneo, cominciava l’incontro con il piglio giusto, lasciando andare il braccio e mettendo in mostra, fin dai primi minuti di gioco, tutto il catalogo dello specialista della superficie: Alcaraz, invece, dal canto suo, necessitava – proprio come nel match di esordio con Cerundolo – di un lungo rodaggio prima di mettere definitivamente a punto il mirino dei propri colpi. Nel secondo game lo spagnolo annullava cinque palle break (1 pari), una delle quali con il punto più spettacolare del 2025, caratterizzato dalle palle corte, dai recuperi e da un tweener di quelli veri (e di quelli utili). Carlos, reduce dalla prima vittoria nel torneo di Montecarlo, riusciva a portarsi avanti di un break (3-2 e servizio) prima di restituirlo immediatamente con la solita scarica di errori gratuiti (3 pari): le montagne russe e le giocate un po’ estemporanee del talento di Murcia concedeva ossigeno all’avversario e un po’ di equilibrio a una partita che, teoricamente, non doveva esistere. Il gioco era godibile e i due protagonisti regalavano agli spettatori lo spettacolo dei trucchi tipici della terra rossa, come ad esempio il dritto in chop profondo, che si toglieva all’ultimo momento la maschera della smorzata, irretendo il rivale.
Alcaraz, però, dopo 35 minuti equilibrati, decideva che era arrivato il momento di strappare definitivamente il punteggio del match, e lo chiudeva con un parziale di 9 game a 1: Altmaier pagava tutte insieme le fatiche di una settimana impegnativa e si arrendeva alla potenza dello spagnolo, che aveva finalmente trovato i binari giusti e ordinati del margine. Il secondo set finiva ancora prima di cominciare e Carlitos scappava rapidamente sul 5 a 1, prima di difendere a 15 l’ultimo turno di battuta del suo pomeriggio: 6-3 6-1 in un’ora e 27 minuti di gioco. Prossima fermata: Fils. E servirà qualcosa in più.