Sara Errani e Roberta Vinci escono a sorpresa al terzo turno eliminate dalle tedesche Julia Georges e Anna-Lena Groenefeld. Fuori anche Hingis e Pennetta, avanti Bolelli e Fognini
J. Georges/A. Groenefeld b. S. Errani/R. Vinci 6-3 4-6 7-5 (da Melbourne, Ubaldo Scanagatta)
Mi spiace davvero che Sara Errani e Roberta Vinci, favorite n.1 del doppio e non solo in quanto campionesse in carica (come ricorderete avevano vinto anche Wimbledon centrando il career slam) abbiano perso da Goerges e Groenefeld 63 46 75, perché sono qui sicuro che contro Bertens/Larsson avrebbero vinto e insomma almeno la semifinale l’avrebbero raggiunta.
Sono state eliminate al terzo turno del torneo di doppio degli Australian Open, primo Slam della stagione che avevano conquistato negli ultimi due anni.
Ero andato a vederle giocare in allenamento ieri, perchè ero curioso di vedere come si allenavano e mi avevano bene impressionato. Soprattutto, mentre giocavano sempre a tre, prima Pablo Lozano con Roberta contro Sara, poi con Sara contro Roberta, poi le due ragazze contro Lozano lui e chi stava solo copriva una sola parte del campo, una volta quella del dritto e una volta quella del rovescio. Giocavano a chi faceva prima XXX punti (mi pare 7 ma non ci giurerei) ma sebbene sorridessero spesso e ci scappasse anche qualche battuta o presa di giro, però era un allenamento serio, intenso, ben fatto. E giocavano proprio bene, meglio di tante volte che le ho viste in gara. Ovviamente in gara c’è tutt’altra tensione, ma il livello tecnico di certe volee era davvero notevole. Non sempre in gara lo si nota.
Poi sono arrivati lì, accompagnati da Josip Perlas anche Fabio Fognini e Simone Bolelli, e allora si sono messi a giocare un doppio a “pittino”. Conoscete di certo quel tennis che si gioca dentro i rettangoli del servizio. Beh, all’inizio hanno vinto un set a 7 le ragazze, poi i ragazzi che hanno vinto al quinto set. Tre su cinque, ma con scambi serrati. Volee tipo corpo a corpo serratissime, da due metri, con Fognini che a un certo punto ha tirato una pallata in pancia a Sara che è finita a terra. C’era anche Barazzutti, Atmosfera simpatica, distesa, amichevole. Ad un certo punto dopo uno scambio combattutissimo Fognini ha perso il punto e ha scaraventato, ma ridendo, la racchetta a bordo campo. Qualche metro. E subito ha gridato: “Scanagatta ora non scrivere eh che ho lanciato la racchetta!!”.
Più tardi l’ho incontrato e gli ho detto: “Dai era divertente, davvero vuoi che non scriva?”
E lui “scrivi, scrivi pure!”. Fatto.
Tutte queste annotazioni poco serie dopo aver visto che le Cichis non ce l’hanno fatta con le due tedesche, la bella Julia Goerges e la massiccia d Anna-Lena Groenelfeld, oggi forse migliore in campo. A sorpresa. Forse con la sua stazza ha patito meno il vento che invece ha infastidito le altre, soprattutto a rete.
Particolarmente meno incisiva del solito oggi m’è parsa Roberta, che di solito invece a rete è migliore di tutte.
Le tedesche erano teste di serie numero 16.
Nel terzo set le azzurre, sotto 0-4, sono riuscite a riprendere le tedesche, annullando anche due match point (il primo sul 3-5, il secondo sul 4-5) prima di subire il break decisivo nel dodicesimo gioco. Peccato.
Meno male che , dopo che ha perso anche Flavia Pennetta, il doppio maschile ci ha dato questa volta quella consolazione che di solito ci dava il doppio femminile. Con la sconfitta dei fratelli Bryan nella loro metà del tabellone (battuti da Inglot-Mergea), Fognini e Bolelli avrebbero chances di fare buone cose. Prima dovranno battere l’uruguagio Cuevas e lo spagnolo Marrero, e poi o i giustizieri di Bryan oppure Rojer-Tecau.
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L’audio della conferenza stampa post-partita
S.Bolelli/F.Fognini b. O.Marach/M.Venus 6-4 6-2
Quarti di finale per Fognini e Bolelli che superano agevolmente la coppia austriaco-neozelandese Marach Venus 6-4 6-2 in una partita in cui il risultato non è mai stato in discussione.
Solidi al servizio, con Fognini che perde solo un 15 a set sul suo servizio, non hanno dato spazio agli avversari impiegando 36 minuti a set per approdare al turno successivo, dove se la giocheranno con Cuevas e lo specialista del doppio Marrero. La notizia però è la sconfitta dei gemelli Bryan, battuti dal britannico Inglot ed il rumeno Mergea 7-6(4) 6-3, aprendo così una buona possibilità per un’eventuale semifinale contro la coppia rumeno-britannica o con un altro rumeno – Tecau, 3 volte finalista a Wimbledon in doppio e in semifinale qui a Melbourne nel 2012- e l’olandese Rojer. Nessuno dei quarti della parte alta del tabellone vedere partecipare teste di serie.
La parte bassa del tabellone vede una possibile semifinale [2]Benneteau/Roger Vasselin contro [4] Dodig/Melo.
Y. Chan/J. Zheng b. M. Hingis/F. Pennetta 6-3 6-3
Niente da fare nel terzo turno del tabellone di doppio femminile per Flavia Pennetta e Martina Hingis, eliminate con il punteggio di 6-3 6-3 dalla coppia di Taipei-Cina Chan-Zheng. Flavia e Martina hanno subito due break nel primo set (servizio perso da Hingis nel settimo game, e da Pennetta nel nono), e due anche nel secondo (Pennetta nel secondo game, Hingis nell’ottavo). Sul punteggio di 0-3, Martina e Flavia brekkano per la prima volta le avversarie, si portano fino al 3-4 servizio Hingis, ma come detto Chan e Zheng allungano nuovamente togliendo la battuta alla svizzera e poi chiudendo al terzo match-point.