La svedese Celik, durante un ITF da 25.000 $ è stata squalificata per aver colpito con una pallina il giudice di linea di un campo adiacente. Il match contro l’americana Bellis, ha sollevato delle polemiche anche tra le colleghe delle due giocatrici
Una normale gioranta di tennis in Arizona, per l’ITF di Sunrise. Ma a turbare la tranquillità dei primi turni dell’interessante torneo americano, ci ha pensato il match tra Susanne Celik, svedese numero 230 al mondo, e l’americana CiCi Bellis, quindicenne dalle belle speranze.
Il match si indirizza subito verso la scandinava, che si trova, in men che non si dica, 6-1 5-1, con tanto di match point a favore. Susanne però, inizia a sbagliare qualche colpo di troppo, perde la pazienza e anche il set, 8-6 al tie break. L’incontro sale di livello e di intensità con le due giocatrici che spesso mettono in mostra atteggiamenti di nervosismo. Sul 2-2 pari del terzo set, ecco il misfatto: la Celik viene squalificata per aver colpito un giudice di linea di un campo vicino, volontariamente con la pallina. Fin qui tutto normale, se non fosse che le opinioni degli addetti ai lavori sono più che contrastanti. Secondo l’arbitro e il supervisor, il colpo verso il giudice di linea è stato volontario e, dunque, passibile di sqaulifica. Secondo la diretta interessata, spalleggiata anche da colleghe come la Arvidsson, nell’atto di passare la pallina all’avversaria, per il cambio del turno di servizio, la Celik avrebbe steccato e colpito in maniera accidentale il giudice, senza, peraltro, provocare alcun tipo di danno fisico allo stesso. Secondo la svedese, la decisione sarebbe stata presa anche per la crescente celebrità che una stella nascente come la Bellis, sta acquisendo in America (la quale avrebbe, a sua volta, colpito un altro giudice di linea con una pallinata e ,dopo la fine del match, anche esultato in maniera spropositata, vista le modalità).
Fatto singolare e che da spazio a diverse interpretazioni. Quel che è certo che Susanne Celik ha perso punti Wta e relativo premio in denaro, oltre ad una salata multa da sostenere.