A risultato acquisito, nel match di Davis contro la Croazia la nazionale serba ha schierato domenica nel singolare Filip Krajinovic, che da alcuni anni ha la doppia cittadinanza serba e croata, ma che precisa: “Non ho mai voluto giocare per la Croazia”
Nella sfida contro la Croazia valevole per il primo turno del World Group di Coppa Davis, risolta la pratica-qualificazione dopo la vittoria di sabato del doppio, il selezionatore serbo Bogdan Obradovic ha schierato nel primo singolare di domenica Filip Krajinovic, consentendo così a Novak Djokovic di anticipare la partenza per gli Stati Uniti dove sarà impegnato nel Masters 1000 di Indian Wells.
Kraijnovic ha vinto nettamente (64 62) il suo match contro Franko Skugor, ma più che sulla sua vittoria a risultato acquisito, i media serbi e croati gli hanno chiesto ancora una volta un commento sulle voci che erano girate quattro anni fa sulla sua intenzione di difendere i colori croati.
“Non è assolutamente vero” ha dichiarato il 23enne tennista serbo dopo il match, “Non farei mai una cosa del genere, sono serbo e gioco per la mia nazione. Sono girate notizie sui giornali del tutto infondate, non ho mai ricevuto inviti, né ho avuto l’intenzione di giocare per la Croazia” ha continuato il n. 103 del ranking, professionista dal 2008, che proprio di recente ha interrotto la collaborazione con Diego Nargiso.
“Non è neanche vero che ho chiesto il passaporto croato per ottenere più agevolmente i visti. Ho il passaporto croato, ma viaggio con quello serbo” – ha aggiunto Krajinovic, smentendo un’altra delle voci sul suo conto e soffermandosi infine sui motivi per cui ha vissuto nella capitale croata tra il 2009 ed il 2010 – “Ho affittato un appartamento a Zagabria perché in quel periodo lavoravo con Ivo Ancic (fratello dell’ex pro ed ex top ten Mario Ancic, ritiratosi nel 2011 a soli 26 anni, ndr) per la parte tecnica e con Slaven Hrvoj, che adesso segue Cilic, per la parte di preparazione fisica. Anche la mia ragazza era croata, perciò ho bellissimi ricordi di Zagabria e della Croazia” , ha chiarito in conclusione il tennista originario di Sombor, città dell’estremo nord-ovest della Serbia (si trova nella provincia autonoma della Vojovdina), ad una ventina di chilometri dal confine con la Croazia.