Violato per una seconda volta il programma Anti-Doping, Wayne Odesnik è stato squalificato per 15 anni
Wayne Odesnik ci ricasca. Il tennista statunitense, precedentemente squalificato e poi reintegrato nel 2010 per essere stato preso in possesso di ormone umano della crescita, è stato accusato di violazione delle norme antidoping ai sensi dell’articolo 2.1 del Tennis Anti-Doping Programme. In tre suoi campioni di urina forniti tra dicembre e gennaio, quando fuori dalle competizioni, ad Usada, l’agenzia antidoping statunitense, ed ITF sono state trovate tracce di metaboliti del metenolone, di metaboliti di androst e GHRP-6, tutte sostanze proibite nella lista WADA 2014 e 2015: il metenolone nella sezione S1 (agenti anabolizzanti), l’androst nella sezione S4 (modulatori ormonali e metabolici) e il GHRP-6 nella sezione 2 (ormoni peptidici, fattori di crescita, sostanze affini e mimetici).
E’ stato quindi sospeso per 15 anni, con effetto retroattivo a partire dal 30 gennaio 2015. I risultati ottenuti da Odesnik nei Challenger di Happy Valley e Maui e agli Australian Open saranno annullati, con conseguente perdita dei punti guadagnati in classifica e dei premi di denaro vinti in quei tornei. La squalifica terminerà il 29 gennaio 2030 a mezzanotte, quando ormai Odesnik avrà 44 anni e probabilmente a tennis ci giocherà solamente con i suoi nipotini.
La sospensione della pena ottenuta a seguito della sua “collaborazione” con le autorità antidoping, sebbene gli avesse permesso di ritornare a competere, aveva comunque reso Odesnik quasi un “pariah” nell’ambiente tennistico: i suoi colleghi americani hanno avuto tutti parole molto dure nei suoi confronti. Ed è forse simbolico che l’ultima partita professionistica di un personaggio così controverso sia stata un doppio disputato all’ultimo torneo Challenger di Maui, alle Hawaii nel quale, in coppia con il connazionale Michael Shabaz, dopo aver vinto il primo set sì è reso protagonista di uno dei più evidenti episodi di sconfitta premeditata, arrivando praticamente a regalare il secondo set e soprattutto il supertiebreak agli avversari Kutrovsky e Novikov.
Ecco il video del supertiebreak, al termine del quale il giudice di sedia si è rifiutato di stringere la mano ad Odesnik e Shabaz.
SP