Il grande allenatore ed ex giocatore Nikki Pilic, in un’intervista al quotidiano serbo Politika, ha raccontato di come Novak Djokovic avesse ben chiaro il suo obiettivo già quando – all’età di 13 anni – si presentò alla sua accademia di Monaco. Nonostante in tanti ridessero di lui e ci fosse molto lavoro da fare
Il leggendario coach croato Nikola Pilic in un’intervista per il quotidiano serbo “Politika”, ha rivelato alcuni anedotti sull’infanzia del fuoriclasse serbo Novak Djokovic, che da junior ha passato un lungo periodo (dal 2000 al 2004) ad allenarsi presso l’Accademia del famoso allenatore ed ex giocatore, finalista al Roland Garros del 1973 e protagonista nello stesso anno del “caso Pilic”, il boicottaggio di Wimbledon dei giocatori iscritti alla neonata ATP in seguito alla sua squalifica da parte della federazione jugoslava per non aver giocato in Coppa Davis. Nikki Pilic è anche l’unico ad aver vinto come capitano non giocatore la Coppa Davis con due nazioni diverse (con la Germania per 3 volte, – 1988, 1989 e 1993 – e con la Croazia nel 2005, e fu anche consigliere del selezionatore serbo Obradovic in occasione della vittoria della Serbia nel 2010) ed attualmente collabora come consulente del selezionatore della rappresentativa tedesca di Davis, Michael Kohlmann.
“Quando da bambino diceva di voler diventare il numero uno al mondo, molti ridevano, ma per me non era divertente. Sinceramente, quando venne da me a Monaco di Baviera, all’età di 13 anni, aveva un sacco di difetti, ma li abbiamo gradualmente eliminati. Bisognava sistemare il servizio, le voleè… Quando l’ho riportato a Belgrado, quattro anni dopo, ha cominciato subito a raccogliere i primi punti ATP. Una delle caratteristiche più importanti di un buon giocatore è quello di assorbire i consigli degli allenatori più velocemente degli altri ” ha detto tra le altre cose il 75enne Pilic nel corso dell’intervista.