Nick Kyrgios ha goffamente espresso in un tweet poi cancellato i suoi sospetti su alcuni giocatori in merito all’uso di sostanze dopanti
Nick Kyrgios, attuale n. 34 del mondo, ha postato ieri sera su Twitter un messaggio nel quale esprimeva tutto il suo disappunto per essere stato sottoposto al test antidoping sangue-urine per la seconda volta negli ultimi due mesi. Nel post, il talentuoso ventenne di Canberra (spegnerà le venti candeline tra pochi giorni, lunedì 27 Aprile) chiudeva con una frase tutt’altro che trascurabile. Ecco le sue parole: “Test di sangue e urine, incredibile. Mi hanno controllato due volte in circa due mesi. Mi piacerebbe che altri giocatori venissero controllati”. L’australiano era evidentemente seccato per essere stato sottoposto al test dopo che era appena arrivato a Barcellona dall’Australia per prendere parte all’ATP 500 della città catalana, che partirà lunedì prossimo e sancirà il suo ritorno alle competizioni dopo aver saltato Miami e Montecarlo per l’infortunio alla caviglia patito a Indian Wells.
Dopo poco tempo, però, ha cancellato il tweet, certamente pentito per essersi lasciato scappare quelle parole sul desiderio che “altri giocatori venissero controllati”. A chi si riferiva infatti Kyrgios? Facile che alla prima occasione a Barcellona qualche cronista gli farà questa domanda, visto che il tweet è stato inevitabilmente ritweettato da diversi appassionati e giornalisti.
Vedremo come il n.34 del ranking saprà essere ovviamente diplomatico nella delicatissima risposta, certo rimane la convinzione di Kyrgios sul fatto che alcuni suoi illustri avversari facciano uso di sostanze proibite.