ATP
La settimana che si concluderà con l’inizio del Roland Garros (al via Domenica 24 maggio) ha in programma il torneo di Ginevra, che ritorna dopo un lungo stop di 24 anni, e il tradizionale appuntamento sulla Costa Azzurra a Nizza.
Ginevra – Qui, sulle rive del lago, Bjorn Borg vinse nel settembre del 1981 il 64° e ultimo titolo della sua favolosa carriera. Il Barclay Open era iniziato l’anno precedente e sarebbe rimasto nel circuito fino al 1991, quando Colonia rileverà la tappa elvetica del Grand Prix. Una dozzina di edizioni che hanno visto la presenza in finale di alcuni campioni Slam; oltre all’orso, anche il nostro Adriano Panatta, Mats Wilander, Bruguera e Muster. L’austriaco si impose nella stagione dell’addio, trasformato quest’anno in un arrivederci grazie all’iniziativa degli organizzatori elvetici di acquisire i diritti lasciati da Dusseldorf.
Nella storia del torneo, solo Mats Wilander è riuscito a vincere due volte mentre il cecoslovacco Tomas Smid vanta il record di finali (4, di cui però 3 perse). In una sola occasione il numero 1 è stato eliminato al primo turno: Alberto Mancini perse nel 1989 da Daufresne. Quattro volte il titolo è stato conquistato da un unseeded: Mezzadri (1987), Vajda (1988), Rosset (1989) e Muster (1991).
ALBO D’ORO
1980 Balasz Taroczy-Adriano Panatta 6-3 6-2
1981 Bjorn Borg-Tomas Smid 6-4 6-3
1982 Mats Wilander-Tomas Smid 7-5 4-6 6-4
1983 Mats Wilander-Henrik Sundstrom 3-6 6-1 6-3
1984 Aaron Krickstein-Henrik Sundstrom 6-7 6-1 6-4
1985 Tomas Smid-Mats Wilander 6-4 6-4
1986 Henri Leconte-Thierry Tulasne 7-5 6-3
1987 Claudio Mezzadri-Tomas Smid 6-4 7-5
1988 Marian Vajda-Kent Carlsson 6-4 6-4
1989 Marc Rosset-Guillermo Perez-Roldan 6-4 7-5
1990 Horst Skoff-Sergi Bruguera 7-6 7-6
1991 Thomas Muster-Horst Skoff 6-2 6-4
La calendarizzazione del torneo non va a favore dell’evento nizzardo, schiacciato da un lato dal Master di Roma e dall’altro dallo Slam di Parigi, e di conseguenza difficilmente la città avrà l’occasione di ammirare i top ten all’opera.
Se per questi ultimi i prossimi sette giorni saranno spesi raccogliendo le energie in vista del prestigioso torneo intitolato a colui che per primo abbatté un velivolo tedesco nella prima guerra mondiale, Roland Garros, altri sono a caccia delle ultime sensazioni positive per giocarsi le loro carte sui campi parigini.
Pochi i francesi ad onorare il torneo casalingo di Nizza: la prima testa di serie Gilles Simon, Benoit Paire, Pouille Lucas, wild card, classe ’94 e 93esimo in ranking list e Maxime Hamou, anche lui con una wild card in mano. Sul lato di Simon anche Kokkinakis, Coric, Tomic, Leonardo Mayer e Juan Monaco.
Nella parte bassa incontriamo Gulbis, detentore del titolo, ma che difficilmente sarà capace di difendere il risultato a distanza di un anno, specialmente se al di là della rete ci sarà il vincente tra Dolgopolov e Stakhovsky. Kyrgios, la cui prestazione a Roma ha un po’ deluso, deve prepararsi ad onorare la testa di serie con cui entra direttamente in tabellone a Parigi, magari acquisendo fiducia contro Kukushkin al primo turno e probabilmente contro Thiem al secondo. La seconda testa di serie è stata assegnata ad Isner, che forse per un paio di turni potrà trarre qualche vittoria dal suo servizio e diritto, per poi lasciare spazio ai più adatti alla superficie.
Nizza -Dopo un ventennio di grande tennis, Nizza salutò il circuito ATP nel 1995 con la 21esima edizione di un torneo che aveva visto succedersi nell’albo d’oro campioni di un certo livello con pochissime eccezioni.
Tra queste, l’impresa fu quella del tedesco Marc-Kevin Goellner che si aggiudicò il titolo nel 1993 partendo dalle qualificazioni e sconfiggendo Edberg in semifinale e Lendl in finale. Per il resto, dopo che nelle prime 15 edizioni solo due volte aveva vinto un giocatore non compreso tra le teste di serie (Sundstrom nel 1983, Emilio Sanchez nel 1986), il trofeo alzato da un unseeded è diventato quasi una regola negli anni conclusivi, con l’eccezione di Rosset che fu l’ultimo trionfatore prima della lunga sosta. In questa prima fase, solo Borg e Leconte hanno vinto due titoli mentre il primato di finali spetta a Noah (3).
In tre occasioni la testa di serie n.1 è stata eliminata al debutto (due volte Forget, nel 1985 e 1991, e Kent Carlsson nel 1989) mentre il francese Jerome Potier ha disputato e perso qui le uniche due finali disputate in carriera.
Nel 2010, grazie alla rinuncia di Kitzbuhel (che poi sarebbe rientrato nel circuito ma in piena estate), Nizza è tornata ad ospitare una prova ATP 250 e nelle ultime cinque stagioni ci sono state tre vittorie spagnole di cui due consecutive di Nicolas Almagro.
Così l’anno scorso – Primo titolo sulla terra rossa per Ernests Gulbis, che prosegue nel miglior modo il suo 2014 in terra francese dopo il successo in quel di Marsiglia. Nemmeno un top-10 nel seeding, il n.1 è lo statunitense John Isner (11) mentre a tabellone compilato arriva il forfait del n.3 Monfils di cui approfitta lo spagnolo Montanes (campione qui nel 2013) per sostituirlo in semifinale.
Gli altri semifinalisti sono i favoriti Simon (4) e Gulbis (2) mentre Isner, superato il connazionale Sock al secondo turno, è costretto a cedere dopo dura lotta a Federico Delbonis con lo score di 6-4 5-7 7-6. L’argentino rifila una severa lezione a Simon (6-4 6-2) ma Gulbis fa ancora meglio lasciando tre giochi appena a Montanes. La finale si sblocca solo nel secondo set dopo che Gulbis ha dominato il primo 6-1 ma nel tie-break decisivo è di nuovo il lettone a prevalere per 7-5.
ALBO D’ORO
1975 Dick Crealy-Ivan Molina 7-6 6-4 6-3
1976 Corrado Barazzutti-Jan Kodes 6-2 2-6 5-7 7-6 8-6
1977 Bjorn Borg-Guillermo Vilas 6-4 1-6 6-2 6-0
1978 Josè Higueras-Yannick Noah 6-3 6-4 6-4
1979 Victor Pecci-John Alexander 6-3 6-2 7-5
1980 Bjorn Borg-Manuel Orantes 6-2 6-0 6-1
1981 Yannick Noah-Mario Martinez 6-4 6-2
1982 Balasz Taroczy-Yannick Noah 6-2 3-6 13-11
1983 Henrik Sundstrom-Manuel Orantes 7-5 4-6 6-3
1984 Andres Gomez-Henrik Sundstrom 6-1 6-4
1985 Henri Leconte-Victor Pecci 6-4 6-4
1986 Emilio Sanchez-Paul McNamee 6-1 6-3
1987 Kent Carlsson-Emilio Sanchez 7-6 6-3
1988 Henri Leconte-Jerome Potier 6-2 6-2
1989 Andrei Chesnokov-Jerome Potier 6-4 6-4
1990 Juan Aguilera-Guy Forget 2-6 6-3 6-4
1991 Martin Jaite-Goran Prpic 3-6 7-6 6-3
1992 Gabriel Markus-Javier Sanchez 6-4 6-4
1993 Marc-Kevin Goellner-Ivan Lendl 1-6 6-4 6-2
1994 Alberto Berasategui-Jim Courier 6-4 6-2
1995 Marc Rosset-Yevgeny Kafelnikov 6-4 6-0
2010 Richard Gasquet-Fernando Verdasco 6-3 5-7 7-6
2011 Nicolas Almagro-Victor Hanescu 6-7 6-3 6-3
2012 Nicolas Almagro-Brian Baker 6-3 6-2
2013 Albert Montanes-Gael Monfils 6-0 7-6
2014 Ernests Gulbis-Federico Delbonis 6-1 7-6
Uno dei top ten in campo questa settimana, salvo defezioni dell’ultimo minuto, è Stan Wawrinka, che stando al tennis che ha saputo esprimere durante la settimana romana, non dovrebbe avere difficoltà ad imporsi su giocatori come Delbonis, Gabashvili e Haider-Maurer. Solo in fase di semifinale dovrà innalzare un poco il livello del suo gioco, dovendo affrontare uno tra Andujar, Jurgen Melzer, Sousa e Berlocq.
Il numero 10 del mondo Marin Cilic si ripresenta in campo con la seconda testa di serie dopo la delusione di Roma e più in generale dell’assenza di rendimento degli ultimi otto mesi. Sfiderà nel primo match il vincente tra Nieminen e Rublev e dalla sua parte ci sono Giraldo, il desaparecido Youzhny, Becker, Baghdatis e Bellucci.
WTA
Il Roland Garros parte Domenica 24 Maggio, dopo Roma il circuito WTA fa tappa a Strasburgo – dove scenderanno in campo Keys, Jankovic e la nostra Schiavone – e a Norimberga – in scena Petkovic, Kerber e le azzurre Vinci e Knapp.
Strasburgo – Proprio davanti alla sede del Parlamento Europeo, dove il torneo si è trasferito nel 2011 dal Club Hautepierre che gli aveva dato i natali, va in scena la ventinovesima edizione degli Internazionali di Strasburgo, ultima tappa prima del Roland Garros.
Nella sua lunga storia, il torneo ha arricchito l’albo d’oro con alcuni nomi eccellenti e in sette occasioni si è laureata campionessa una vincitrice di slam. Tuttavia, il record di titoli è detenuto in coabitazione da Silvia Farina e Anabel Medina Garrigues con l’italiana che ha fatto centro tre volte consecutive. Due le qualificate capaci di raggiungere la finale: Karolina Sprem nel 2003 e Silvia Soler Espinosa l’anno scorso.
Sette anche le volte in cui la prima testa di serie ha lasciato subito il torneo, con Marion Bartoli che per due volte (2008 e 2013) ha fatto registrare questo negativo exploit. Le altre sono Katerina Maleeva (1989), Amanda Coetzer (2001), Jelena Dokic (2003), Sabine Lisicki (2012) e Sloane Stephens (2014).
Così l’anno scorso – Il torneo delle sorprese. Una sola testa di serie nei quarti, nemmeno una in semifinale. Escono subito le prime tre: Sloane Stephens (1) rimedia cinque giochi con la tedesca Goerges; Alize Cornet (2) (campionessa uscente) sconfitta in tre partite dall’italiana Giorgi e Kirsten Flipkens (3) si fa sorprendere dalla kazaka Diyas. Come detto, delle favorite solo Andrea Petkovic raggiunge i quarti ma qui viene eliminata dalla ventenne Monica Puig.
Gli Stati Uniti mettono due rappresentanti in semifinale ma sia Keys che McHale devono arrendersi. La prima perde 7-5 6-3 con la stessa Puig mentre la seconda si vede annullare un match-point dalla qualificata Soler Espinosa che poi la spunta 6-3 al terzo. Esausta, l’iberica offre scarsa resistenza in finale e Monica può festeggiare il primo titolo WTA in carriera.
ALBO D’ORO
1987 Carling Bassett-Sandra Cecchini 6-3 6-4
1988 Sandra Cecchini-Judith Wiesner 6-3 6-0
1989 Jana Novotna-Patricia Tarabini 6-1 6-2
1990 Mercedes Paz-Ann Grossman 6-2 6-3
1991 Radka Zrubakova-Rachel McQuillan 7-6 7-6
1992 Judith Wiesner-Naoko Sawamatsu 6-1 6-3
1993 Naoko Sawamatsu-Judith Wiesner 4-6 6-1 6-3
1994 Mary Joe Fernandez-Gabriela Sabatini 2-6 6-4 6-0
1995 Lindsay Davenport-Kimiko Date 3-6 6-1 6-2
1996 Lindsay Davenport-Barbara Paulus 6-3 7-6
1997 Steffi Graf-Mirjana Lucic 6-2 7-5
1998 Irina Spirlea-Julie Halard 7-6 6-3
1999 Jennifer Capriati-Elena Likhovtseva 6-1 6-3
2000 Silvia Talaja-Rita Kuti Kis 7-5 4-6 6-3
2001 Silvia Farina-Anke Huber 7-5 0-6 6-4
2002 Silvia Farina-Jelena Dokic 6-4 3-6 6-3
2003 Silvia Farina-Karolina Sprem 6-3 4-6 6-4
2004 Claudine Schaul-Lindsay Davenport 2-6 6-0 6-3
2005 Anabel Medina Garrigues-Marta Domachowska 6-4 6-3
2006 Nicole Vaidisova-Shuai Peng 7-6 6-3
2007 Anabel Medina Garrigues-Amelie Mauresmo 6-4 4-6 6-4
2008 Anabel Medina Garrigues-Katarina Srebotnik 4-6 7-6 6-0
2009 Aravane Rezai-Lucia Hradecka 7-6 6-1
2010 Maria Sharapova-Kristina Barrois 7-5 6-1
2011 Andrea Petkovic-Marion Bartoli 6-4 1-0 ritiro
2012 Francesca Schiavone-Alize Cornet 6-4 6-4
2013 Alize Cornet-Lucie Hradecka 7-6 6-0
2014 Monica Puig-Silvia Soler Espinosa 6-4 6-3
A capitanare il tabellone 2015 del torneo di Strasburgo un’americana e una serba: Madison Keys e Jelena Jankovic. La Keys è subito impegnata in un derby contro la McHale e sullo stesso lato la Cornet affronta la Diyas, Barthel incontra Razzano, Vesnina attende una qualificata, mentre Schiavone, unica italiana iscritta al torneo, si imbatte in Lauren Davis. Le prospettive dell’italiana non sono delle più rosee e il suo attuale livello di gioco non sarà probabilmente sufficiente a sfruttare la sua migliore adattabilità ed esperienza alla terra se confrontata con quella dell’americana.
La parte bassa del tabellone è costellata da statunitensi. La più alta in classifica è la Vandeweghe, la quale affronta la Georges al primo turno, ma sono presenti anche Brengle, Rogers, Sloane Stephens e Falconi, che si imbatte in Jankovic.
Norimberga – Sede del tribunale in occasione del famoso processo ai responsabili della Shoah, la culla economica e culturale della Franconia ospita da appena due anni anche un torneo Wta che fino al 2012 era programmato a Bruxelles.
La Nürnberger Versicherungscup si gioca al Tennis Club 1.FC e la sua pur recente storia ha già dato indicazioni importanti in quanto le due campionesse di questo torneo hanno già collezionato risultati eccellenti al Roland Garros. Nel 2013 si impose infatti la rumena Simona Halep, che l’anno successivo avrebbe raggiunto la finale a Parigi, mentre dodici mesi fa ha vinto Eugenie Bouchard, poi semifinalista in Francia.
Così l’anno scorso – Il primo titolo non si scorda mai e allora la canadese Bouchard avrà sempre nel cuore il trionfo a Norimberga. Arrivata in Germania da n.20 del mondo grazie soprattutto alla semifinale conquistata agli Australian Open ma reduce da due eliminazioni consecutive al primo turno a Madrid e Roma, Genie è la seconda scelta del seeding dietro alla beniamina di casa Kerber.
Angelique, però, dopo due vittorie convincenti contro Erakovic e Friedsam si fa sorprendere da un’altra giovane di talento, la ceca Karolina Pliskova che la batte 7-6 6-4 nei quarti. Sempre nei quarti si registra la vittoria contro pronostico di Karin Knapp nei confronti della francese Garcia mentre sia Svitolina (4) che Bouchard (2) rispettano le consegne e si impongono rispettivamente a Barthel e Shvedova. Quest’ultima, sconfitta con un doppio tie-break, sarà colei che impegnerà maggiormente la Bouchard fino alla finale, dove la canadese sarà costretta al terzo dalla Pliskova: 6-2 4-6 6-3 lo score. Tredici giorni più tardi Genie sfiorerà la finale al Roland Garros.
ALBO D’ORO
2013 Simona Halep-Andrea Petkovic 6-3 6-3
2014 Eugenie Bouchard-Karolina Pliskova 6-2 4-6 6-3
Roberta Vinci e Karin Knapp sono le sole due italiane in tabellone ed entrambe con testa di serie. La palermitana è nella parte bassa del tabellone ed affronta Vitalia Diatchenko, classe ’90 e numero 93 del ranking e nel suo quarto vi sono Smitkova, Voegele e la giapponese Nara. In questa porzione del draw la testa di serie più alta è l’incostante Kerber, capace di passare dalla vittoria del titolo di Stoccarda contro Wozniacki, al perdere al primo turno di Madrid contro Stosur nell’arco di 48 ore.
La trentina Knapp è stata estratta nella parte alta, all’interno del quarto di Petkovic, all’interno del quale le più pericolose sono Shvedova e Bertens. Speriamo che Knapp sappia rimettere in campo tutta la grinta e il gioco dimostrato contro Kvitova a Roma, perché con quelle caratteristiche potrebbe ottenere molto da un tabellone non proibitivo.
Remo Borgatti e Sara Niccolini