Sarà l’ultima stagione erbivora per il campione di Wimbledon 2002, prima del canto del cigno tra le mura amiche dell’Australian Open; Lleyton Hewitt ha seraficamente imboccato il personale viale del tramonto, ma è consapevole di poter ancora far danni sui prati che saranno calcati da qui a metà Luglio: “Sono senz’altro una mina vagante pericolosa” ha detto l’Aussie a News Corp. “Il mi obiettivo sarà quello di stare in campo più possibile e rimandare di là il maggior numero di colpi. Certo avrò bisogno di un paio di giorni di assestamento, bisogna essere al 100% a proprio agio con questa superficie. Ci saranno soltanto match difficili, anche se perde una testa di serie, la qualità degli altri giocatori è altissima”. Hewitt ha vinto un solo incontro in questo 2015 (contro Ze Zhang in quattro set agli Australian Open), ma detiene il record di titoli vinti al Queen’s (4, dal 200 al 2002, più un ritorno al trionfo nel 2006), torneo nel quale esordirà contro l’ostico bombardiere sudafricano Kevin Anderson. Un eventuale successo lo proietterebbe in un secondo turno contro il recente vincitore del Roland Garros Stan Wawrinka, o il connazionale Nick Kyrgios.
L’australiano, tra i recordman di precocità per quanto riguarda una vittoria di un torneo ATP (Adelaide ’98, a 16 anni) è al secondo posto tra i giocatori in attività per vittorie sull’erba, con 128, e titoli su erba, con 8, in entrambi i casi dietro a Roger Federer (131 vittorie e 14 titoli), ma è reduce da una netta sconfitta al primo turno nel torneo olandese di ‘s-Hertogenbosch, contro il futuro campione Nicolas Mahut. Ciononostante, si dichiara fiducioso: “Si tratta del mio periodo preferito della stagione, e adoro questo torneo, ho tantissimi bei ricordi legati a questo posto. Il Queen’s, al di là degli Slam, è probabilmente il mio torneo preferito”.