Nel WTA di Birmingham il programma è dedicato agli incontri di secondo turno, che vede l’ingresso in campo delle prime teste di serie. Nel primo incontro di giornata la campionessa uscente Ivanovic subisce una clamorosa sconfitta dalla portoghese Larcher de Brito, che vince con il punteggio di 6-4 3-6 7-6(6). Si era visto subito dai primi game che la serba non fosse in giornata positiva, ma era stata brava a tenere in piedi il match, per quanto nel momento decisivo, ovvero quando è stata avanti di un break più volte nel terzo parziale, non ha saputo capitalizzare le occasioni avute.
L’inizio della serba è negativo, anche perché commette troppi errori da fondo ed in tutto l’arco del primo parziale non riesce a fare la differenza con i colpi di inizio gioco (servizio e risposta), fondamentali in cui è superiore alla sua avversaria. Mentre Larcher de Brito trova angoli e vincenti con regolarità. Una volta perso il primo set 6-4, Ana inizia a servire meglio e così può comandare il gioco con più facilità. L’urlatrice lusitana è meno performante da fondo campo, infatti, inizia ad arretrare e la serba piazza il break decisivo al settimo gioco. L’ex n.1 del mondo acquista fiducia e vince il set 6-3 e costringe la sua avversaria alla difensiva. La portoghese, che in battuta era stata quasi sempre consistente, subisce il break anche in apertura di terzo set e vede scivolare la partita completamente nelle mani di Ana, che ora è padrona del campo. Dopo oltre 30 minuti di tennis perfetto, però, la serba ha un quinto gioco complicato in battuta, subisce il controbreak ed il sorpasso da parte della lusitana, che ritrova improvvisamente vigore e morale.
Ivanovic ottiene nel contempo l’immediato controbreak, ma al momento di servire per il match si scompone e perde la battuta. Si arriva al fisiologico tie-break, che è molto emozionante, anche perché ora le due tenniste giocano decisamente bene. La Larcher si porta sul 4-2, ma Ana recupera lo svantaggio (bellissimo il dritto in corsa alla “Nadal” all’incrocio delle righe che regala il 4-4). Ma la lusitana non molla e va sul 6-4, pur sprecando due match point con errori banali. Ivanovic va a servire sul 7-6 per la portoghese e commette un clamoroso doppio fallo che consegna la vittoria alla Larcher. Sconfitta pesante per la serba, mentre la portoghese dimostra che possiede i colpi per poter essere molto più avanti in classifica generale. Conquista gli ottavi di finale anche la serba Jankovic, che elimina l’australiana Dellacqua, 7-6(11) 6-3 lo score. L’australiana ha qualche rimpianto, perché nel primo set ha avuto set point nel lunghissimo tie break e nel secondo parziale è stata avanti di un break. Ma nel complesso la solidità e la buona condizione atletica della serba hanno fatto la differenza.
Continua il periodo altalenante della Garcia, che viene sconfitta dalla Koukalova 6-3 6-0. La francese parte anche bene, perché ottiene il break in apertura e si porta sul 2-0, ma restituisce il vantaggio quasi immediatamente e dal 3-2 e servizio non farà più un game. Perso il primo set 6-3, la transalpina si consegna all’avversaria anche nel secondo parziale, subendo un clamoroso 6-0. Koukalova, più a suo agio sull’erba, vince meritatamente ed ora affronterà Simona Halep agli ottavi. Rybarikova si aggiudica il derby slovacco contro Schmiedlova in due set, 7-6(0) 6-1 ed accede agli ottavi di finale del WTA di Birmingham, che ha già vinto nel lontano 2009. Buona la prestazione della McHale che regola la giapponese Doi in due set, 6-3 6-4 il punteggio finale.
Esordio su erba complesso per la tedesca Kerber, che affrontava una delle poche specialiste della superficie rimaste, ovvero la bulgara Pironkova che vanta una semifinale a Wimbledon nel 2010. Angelique ha vinto in tre set, 6-4 2-6 6-4, ma non ha giocato bene, anche perché ha subito le variazioni e i colpi tagliati della Pironkova, che è riuscita a mandarla costantemente fuori ritmo. Era un turno complicato per la teutonica, anche perché non è facile adattarsi all’erba velocemente, ma è riuscita a venire fuori da una partita che poteva diventare pericolosa nel terzo set. Infatti dopo un primo parziale ben giocato e vinto per 6-4, la tedesca ha subito il ritorno veemente della bulgara, che ha alzato il ritmo da fondo e non ha permesso più alla sua avversaria di comandare lo scambio. Perso il parziale 6-2, Kerber non si è disunita, come spesso fa di solito, ma ha continuato a giocare colpi profondi ed ha ottenuto il break decisivo al sesto gioco. Acquisito il vantaggio la tedesca ha controllato e chiuso la pratica sul 6-4.
La crisi della Bouchard è senza fine, sono ormai mesi che la canadese gioca male e subisce sconfitte clamorose su ogni superficie. La bella Eugenie, dopo un 2014 scintillante, sta accusando un crollo tecnico, emotivo e psicologico. Infatti, non riesce a stare tranquilla sul campo e il suo tennis, prima esplosivo e geometrico, ora è confusionario e pieno di errori. Vince la francese Mladenovic 6-3 4-6 6-0, che ha avuto il merito di resistere ad inizio del terzo set, quando ha salvato palla break, e di rimanere attaccata alla partita. La canadese crolla nuovamente sul più bello, un po’ come è successo a ‘s-Hertogenbosch contro la Shvedova, e si presenta a Wimbledon in uno stato psicofisico decisamente deficitario. Nelle altre partite di secondo turno la Suarez Navarro elimina Timea Babos (6-2 3-6 6-4) in un match durissimo in cui la spagnola è stata sotto nel terzo set, ma ha saputo rimontare e vincere. Anche in questa occasione Suarez ha dimostrato di essere una giocatrice cambiata, perché in passato partite così tirate e complesse le ha quasi sempre perse. Ora è più consapevole dei propri mezzi ed ha una solidità psicologica diversa e nel tennis questo aspetto è decisivo. Vince anche la Strycova sulla ceca Hradecka in due set, 6-3 6-4, mostrando un gioco più completo e organizzato della sua avversaria, che è una giocatrice monocorde.
Programma pomeridiano disturbato dalla pioggia, ma alla fine gli organizzatori riescono a far concludere quasi tutte le partite. Azarenka si ritira pre-match e questo permette alla Diyas di raggiungere gli ottavi di finale senza giocare. La tedesca Lisicki elimina la svizzera Bencic in due set, punteggio 6-1 7-6, ed affronterà negli ottavi Rybarikova. Più della partita in se, che ha comunque visto una superiorità complessiva di Sabine, in questo match va segnalato il numero di ace fatti dalla tedesca. Alla fine della partita il contatore segna 27 ace, che rappresentano il record per una partita WTA chiusa in due set – il precedente era di 24 aces, detenuto da Serena Williams (Wimbledon 2012) e Kaia Kanepi (Tokio 2008). Lisicki supera anche il record stabilito da Stevenson a Quebec City nel 2013 durante le qualificazioni (25). Vincono anche la Kuznetsova 6-2 6-1 alla qualificata Krunic e Hantuchova 7-6 6-4 alla neozelandese Erakovic.
Risultati:
M. Rybarikova b. A.K. Schmiedlova 7-6(0) 6-1
[15/WC] J. Jankovic b. C. Dellacqua 7-6(11) 6-3
[Q] K. Koukalova b. [16] C. Garcia 6-3 6-0
[Q] M. Larcher de Brito b. [2] A. Ivanovic 6-4 3-6 7-6(6)
C. McHale b. [Q] M. Doi 6-3 6-4
[10] B. Strycova b. L. Hradecka 6-3 6-4
[3] C. Suarez Navarro b. [Q] T. Babos 6-2 3-6 6-4
D. Hantuchova b. [Q] M. Erakovic 7-6(6) 6-4
[13] S. Kuznetsova b. [Q] A. Krunic 6-2 6-1
Z. Diyas b. [12] V. Azarenka W/O
[4] A. Kerber b. T. Pironkova 6-4 2-6 6-4
K. Mladenovic b. [5] E. Bouchard 6-3 4-6 6-0
[8] S. Lisicki b. B. Bencic 6-1 7-6(4)
[WC] J. Konta vs [6] K. Pliskova 6-3 3-6 3-4 sospesa