Nel WTA di Istanbul è un martedì decisamente intenso, con gli organizzatori che hanno previsto ben 11 incontri di primo turno. Camila Giorgi vince 7-5 5-7 7-6(4) contro l’ostica Cibulkova e dimostra ancora una volta, che quando è concentrata può “generare” un tennis di alto livello, ma troppo spesso ha dei cali durante l’arco della partita, che possono provocare, poi, delle sconfitte dolorose. Anche contro Dominika ha alternato colpi bellissimi ad errori “marchiani” (per non parlare dei 22 doppi falli) che hanno complicato un match che avrebbe dovuto chiudere in modo molto più netto.
L’inizio di set per l’italiana è folgorante, perché si porta immediatamente sul 3-0 e non fa “toccare” palla alla sua avversaria, che come accorcia la gittata dei propri colpi viene buttata fuori dal campo dalla Giorgi con il rovescio incrociato. Con il passare dei minuti Dominika aumenta il proprio ritmo ed è più precisa da fondo, infatti arriva puntuale il controbreak ed il 4 a 4. La finalista degli Australian Open del 2014 ottiene il sorpasso nel nono gioco, in cui è abile a salvare la palla break ed a conquistare il 5-4. Il decimo gioco è “drammatico” per Camila, perché smarrisce la prima di servizio e questo permette alla slovacca di comandare lo scambio e di procurarsi ben 4 set point. L’azzurra, con la complicità dell’avversaria, che sbaglia praticamente sempre la risposta, annulla il pericolo e raggiunge il 5-5 con un ace. Giorgi ritrova la serenità di inizio match e strappa nuovamente la battuta nell’undicesimo gioco, che praticamente le regala il set. È stato un parziale molto spettacolare e pieno di vincenti, infatti entrambe hanno un tennis fatto di pressione da fondo campo e rivolto costantemente alla ricerca del punto in pochi colpi. Ma Giorgi ha un peso di palla maggiore e un servizio più incisivo, anche se troppo “ballerino”.
Il secondo set si muove sulla stessa falsariga del primo, con Camila che fa la partita e con la slovacca che tenta di resistere e di approfittare dei possibili passaggi a vuoto della sua avversaria. Sul 2-1 e servizio l’azzurra imbecca nella sua solita girandola di errori che aiutano Cibulkova a tornare in partita. Dal 2 a 2 inizia una serie di break e controbreak (più che altro una “summa” di errori incredibili) in cui l’italiana ha la grave colpa di non riuscire mai a concretizzare il vantaggio ottenuto. Sotto 6-5 Camila, che nel secondo parziale ha un calo al servizio notevole, subisce il break e perde il set 7-5.
Il terzo parziale vede ancora una volta l’italiana partire con il break a favore, ma Camila è troppo altalenante in battuta e questo incide sul suo gioco, che è troppo frammentato per poter mettere in crisi una giocatrice di “ritmo” come la slovacca. Il settimo gioco segna il sorpasso della Cibulkova, che appare sempre più centrata e combattiva, ma la svolta è il nono gioco, in cui finalmente Camila ritrova i suoi colpi e ottiene il break. Giorgi nel cambio di campo si nasconde sotto l’asciugamano per cercare la concentrazione nel game decisivo, ma è tutto inutile, perché arriva puntuale come un orologio svizzero il controbreak con il 21esimo doppio fallo. Puoi fare tutti i vincenti ed i colpi spettacolari che vuoi, ma se commetti in un match una pioggia di doppi falli è chiaro che poi rischi seriamente di perdere. L’italiana ha anche due palle per garantirsi il diritto di servire per il match, ma trova l’arcigna resistenza della slovacca, che lotta e salva il pericolo. Si arriva al tie break finale in cui Giorgi fa finalmente valere la sua maggiore agilità e precisione con il rovescio e chiude 7-6.
In una stagione abbastanza negativa (10-16 il bilancio vittorie/sconfitte) Francesca Schiavone ritrova la vittoria (6-0 6-1 il punteggio) contro Karatantcheva e si qualifica per il secondo turno. Non c’è stata praticamente partita, perché Francesca ha disposto in modo netto della sua avversaria, che ha perso 9 giochi consecutivi. L’italiana non ha avuto sbavature, ma non ha trovato praticamente resistenza, in quanto la bulgara non ha saputo trovare le contromisure al gioco brillante e vario dell’ex n.4 del mondo. Una vittoria che fa morale e che può regalare punti importanti all’azzurra, che nell’ultimo periodo ha perso un sacco di posizioni in classifica. Una partita priva di qualunque emozione e che non praticamente richiamato pubblico, infatti le due tenniste hanno giocato davanti a pochi intimi e quasi senza alcun accenno di partecipazione emotiva.
La bulgara Pironkova elimina in rimonta la russa Gasparyan in tre set con il punteggio di 0-6 7-6(4) 7-6(3) ed accede al turno successivo. Il primo set è stato praticamente un allenamento per la ventenne russa, perché Tsvetana ha conquistato appena 6 punti in 6 game. Un dominio totale che si spiega non solo nella maggiore potenza e adattabilità della Gasparyan al cemento, ma anche per un chiaro problema fisico della Pironkova. Infatti ad inizio secondo set la bulgara è costretta a chiedere un “medical time out” che ferma il gioco per svariati minuti. Al suo ritorno in campo Tsvetana si presenta con una fasciatura alla coscia sinistra, che la aiuta ad essere più competitiva. La bulgara, infatti, inizia a tenere i suoi turni di servizio in maniera agevole e si procura le prime palle break nell’ottavo gioco. Margarita le annulla con decisione (fa ben due vincenti di diritto) e si porta sul 4-4. L’epilogo naturale è il tiebreak, in cui la russa commette tanti errori non forzati che consentono alla Pironkova di vincere il set.
L’inerzia è ormai nelle mani della bulgara, anche perché la giovane russa inizia a dare segnali di sofferenza al primo errore gratuito che commette. Questo atteggiamento le fa perdere la concentrazione e rimette in partitaPironkova, che nel terzo set fa corsa di testa, ottiene infatti il break nel terzo gioco. La bulgara è perfetta fino al 5-4, qui ha un cattivo turno di servizio, che porta la sua avversaria a palla break. Beh qui Tsvetana commette un errore incredibile a rete (tentativo di veronica che va fuori di metri) che produce il controbreak. La russa sul 6-5 ha due match point a suo favore, ma che spreca malamente (due dritti tirati alla “carlona” senza costrutto fuori). Anche il secondo tie break vede la più esperta Pironkova giocare meglio e vincere una partita, che ad onor del vero, avrebbe meritato ampiamente di perdere. Ma Gasparyan ha sprecato troppo ed ha mostrato poca attenzione nei momenti topici.
Esordio vincente anche per la francese Cornet che neutralizza il pericolo Wickmayer in due set con il punteggio di 6-3 7-5. Dopo un primo parziale vinto abbastanza semplicemente, Alizé inizia a commettere qualche errore di troppo, che dà fiducia alla belga, che fino a quel momento non riusciva a controllare lo scambio da fondo. La transalpina va a servire per il match sul 5-4, ma come le accade ormai costantemente, sotto pressione cala di concentrazione e subisce il controbreak. Questo non destabilizza Cornet, che gioca punto su punto ed impegna in risposta la sua avversaria, che perde nuovamente il servizio ( errore gravissimo a rete sulla palla break, una volèe di rovescio che si insacca in rete). Al secondo tentativo Alizé, pur se con qualche patema (ha annullato 2 palle del 6-6) riesce a chiudere i conti sul 7-5.
Nelle altre partite vincono la giappone Nara, 6-4 7-6(7) alla Diatchenko, e la qualificata Panova, che si aggiudica il derby contro la connazionale Kulichkova, 6-4 2-6 6-1 il punteggio finale. Torna a vincere una partita anche la Flipkens che liquida con un netto 6-0 6-2 la qualificata Ostapenko. Cade un’altra testa di serie ad Istanbul e precisamente la n.3 Jankovic che perde dalla polacca Urszula Radwanska con il punteggio di 6-4 3-6 6-2. La serba ha giocato male e non è riuscita a far valere il maggior spessore tecnico, abbastanza evidente tra le due. Per la sorella di “Aga” un successo importante, anche perché non le capita spesso di battere ex n.1 del mondo.
Dopo un primo set di sofferenza l’ex top ten Hantuchova elimina la wild card locale Cagla Buyukakcay in tre set ( 4-6 6-3 6-2) ed accede così al secondo turno del torneo turco. Cagla ha giocato un ottimo primo parziale, poi ha iniziato a perdere lucidità e la misura dei colpi, questo calo ha agevolato Daniela, che ha preso confidenza ed ha poi vinto agevolmente i due set successivi. Esce immediatamente di scena anche Venus Williams, che perde dalla qualificata Bondarenko 6-4 7-6(4) e saluta anzitempo il torneo turco, che l’aveva vista trionfare nel lontano 2005, quando si giocava in primavera e sulla terra battuta. La scelta di tornare in Turchia è stata sicuramente dettata dalla necessità di trovare subito il feeling con il cemento, in vista dei prossimi tornei americani.
In astratto l’impegno contro Katerina poteva (doveva) essere una passerella, invece per l’ex numero 1 del mondo la partita si è trasformata in un incubo. L’ucraina ha vinto con merito ed ha approfittato di una Venere fallosa con il diritto e poco incisiva in battuta. La statunitense ha sempre inseguito nel punteggio, non è riuscita mai a fare la differenza da dietro, anzi ha spesso sbagliato di metri colpi decisamente alla sua portata. Sotto di un set e di un break Venus si scuote e sembra riuscire a cambiare una situazione che fino a qualche attimo prima sembrava del tutto compremessa. La maggiore delle Williams ha anche la chance per servire per il secondo set, ma viene nuovamente controbrekkata. Il tiebreak è combattuto, ma l’ucraina è attenta a capitalizzare i “regali” dell’americana ed a centrare una vittoria di prestigio.
Risultati:
[Q] A. Panova b. E. Kulichkova 6-4 2-6 6-1
[4] A. Cornet b. Y. Wickmayer 6-3 7-5
K. Nara b. V. Diatchenko 6-4 7-6(7)
[8] T. Pironkova b. [Q] M. Gasparyan 0-6 7-6(4) 7-6(3)
F. Schiavone b. S. Karatantcheva 6-0 6-1
K. Flipkens b. [Q] J. Ostapenko 6-2 6-0
U. Radwanska b. J. Jankovic 6-4 3-6 6-2
D. Hantuchova b. [WC] C. Buyukakcay 4-6 6-3 6-2
[Q] K. Bondarenko b. [1] V. Williams 6-4 7-6(4)
[WC] I. Soylu b. [Q] A. Tatishvili 5-7 7-5 2-0 rit.
[5] C. Giorgi b. D. Cibulkova 7-5 5-7 7-6(4)