[1] G. Monfils b. [6] P. Kohlschreiber 4-6 7-6 (5) 6-4 (da Umago, Ilvio Vidovich)
Bellissimo match l’ultimo quarto di finale di Umago tra la testa di serie n.1 Gael Monfils e il n.6 del seeding Philipp Kohlschreiber.
L’inizio del match è molto equilibrato con entrambi i giocatori solidi al servizio e propositivi nel gioco da fondo. Monfils entusiasma il pubblico con alcuni colpi dei suoi (spettacolare un dritto vincente al salto, ma il francese ne regalerà altri di simili nel corso dell’incontro), ma Kohlschreiber conferma l’ottimo stato di forma mostrato nei match precedenti. Ed è lui, grazie ad un paio di ottimi dritti – e anche a causa di un improvviso calo di efficacia del servizio del francese- ad ottenere il break al nono gioco e a chiudere per 6-4 la prima frazione di gioco.
Emozionante e ricco di colpi di scena il secondo set, che inizia con il n. 17 del ranking che pare incapace di reagire e complici due doppi falli regala subito il break al tedesco. Ma qui Kohlschreiber gioca un brutto game alla battuta e rimette in carreggiata il 28enne parigino concedendo l’immediato controbreak. Il francese a questo punto sale in cattedra ed ottiene un altro break al sesto gioco per poi portarsi sul 5-2. Dopo un inizio di frazione in cui il livello era calato, con una maggiore percentuale di errori da entrambe le parti, ora la qualità del gioco è tornata elevata e i punti spettacolari non mancano.
E proprio con paio di ottime giocate Kohlschreiber ottiene il controbreak al nono gioco ed impatta sul 5 pari. Il tedesco è “on fire”: annulla i due set point sul 6-5 (il primo lo sbaglia Monfils, ma poi è il 31enne di Augusta a giocare dei gran punti) e si invola sul 5-2 nel tie-break, arrivando a due punti dal match.
Quando tutto sembra finito e che dopo Coric e Fognini anche l’ultimo dei tre testimonial della locandina e dei cartelloni pubblicitari del torneo sia sul punto di salutare Umago, per la disperazione del direttore del torneo Frankopan, Monfils alza il livello e con 5 punti consecutivi ribalta la situazione, conquistando il tie break per 7-5, per l’entusiasmo del pubblico presente (in particolare due scatenati personaggi del suo entourage, che lo incitano con un tifo praticamente da stadio). Si va al terzo.
Anche nel set decisivo i due continuano a darsele di santa ragione e dopo un iniziale calo di intensità, quasi fisiologico dopo l’emozionante finale del secondo set, il gioco torna ad essere di ottimo livello: i vincenti sono sempre più degli errori non forzati, nonostante ci siano molti scambi prolungati.
Sul 3 pari la svolta, con Monfils che ottiene il break che si rivelerà decisivo. La testa di serie n.1 non concede più nessuna chance di rientrare al tedesco e chiude per 6-4 al primo match point per poi esultare a suo modo con un paio di movimenti di street dance in mezzo al campo.
Esce a testa alta Kohlschreiber, che forse può solo rimproverarsi per un po’ di “braccino” nel finale del tie-break del secondo parziale dove ha un po’ rallentato permettendo a Monfils – che però nel contempo ha saputo cambiare marcia – di uscire da una situazione quasi disperata.
[2] R. Bautista Agut b. [7] B. Coric 6-3 6-3 (da Umago, Laura Guidobaldi)
In una serata umida ma più fresca rispetto ai primi giorni della settimana, Roberto Bautista Agut delude le speranze del pubblico croato eliminando il beniamino di casa, la stellina Borna Coric. Il 18enne di Zagabria paga la mancanza di costanza e i tanti gratuiti, subendo la solida regolarità dell’iberico che s’impone con un impietoso doppio 6-3.
Calmo, regolare e geometrico, Bautista Agut pressa senza sosta Coric che, nonostante soluzioni pregevoli da fondo campo, negli scambi prolungati spesso incappa nell’errore. Dopo un game combattuto, Borna non riesce ad evitare il break sul 4-3 del primo set, vantaggio che consente così allo spagnolo di salire 5-3 e chiudere la prima frazione per 6-3.
Il tennista di Zagabria si dimostra nervoso e spesso impaziente, alternando errori grossolani e vincenti spettacolari. Ma i winners messi a segno non bastano. Alla fine è sempre Bautista ad avere la meglio negli scambi, perseverando nel pressing asfissiante e spezzando le traittorie con smorzate improvvise e velenosissime. Sono tante le corse in avanti e laterali alle quali deve sottoporsi Borna che, dal canto suo, non fa male allo spagnolo con i suoi recuperi in back. Insomma, davanti ad un pubblico partecipe ma allo stesso tempo sconsolato dalla performance di Coric, il n. 22 del mondo si assicura un posto nella semifinale del 26° Croatia Open. Ad aspettarlo non ci sarà Fognini ma il portoghese Joao Sousa, vittorioso sul nostro Fabio dopo un match lottato e vinto in tre set.
“Ho avuto alcune occasioni nel primo set che non ho saputo sfruttare” ha affermato Coric al termine delal partita “e poi nel secondo parziale sono calato, sia mentalmente che fisicamente. Ero nervoso, fa parte un po’ del mio modo di essere in campo, ma comunque stasera non sentivo alcuna pressione“.
J. Sousa b. [5] F. Fognini 6-2 3-6 7-6(6) (da Umago, Ilvio Vidovich)
I quarti di finale del torneo di Umago iniziano con la sfida sul Centrale tra Fognini e Sousa. Secondo incontro in carriera tra i due, il primo match risale al 2012 con l’azzurro che si impose sulla terra di Bucarest per 75 76.
Partenza a razzo del 26enne portoghese – reduce dalla convincente vittoria su Seppi per 62 62 nel turno precedente – che inizia da subito a spingere da fondo, specie con il dritto. Fognini invece fa fatica a carburare, sbaglia molto e subisce l’iniziativa del n. 51 del mondo che vince i primi 4 game dove Fabio raccoglie la miseria di 5 punti.
Fognini si scuote, comincia a tenere un po’ meglio lo scambio da fondo e tiene finalmente i suoi turni di battuta. Ma lo stesso fa Sousa – seppur con molta fatica in un combattutissimo ottavo gioco – che incamera così il primo set per 6-2.
La sensazione però è che Sousa sia sceso di intensità e che Fognini stia prendendo in mando le redini del match, anche se sbaglia ancora qualche palla di troppo, specie col rovescio.
Sensazione che viene confermata poco dopo l’inizio del secondo set, quando Fognini conquista il break al quarto gioco per poi portarsi sul 4-1.
Ora è Fabio a comandare il gioco, trovando anche alcune eccellenti giocate, sia in accelerazione da fondo, sia di tocco a rete, tipiche del suo repertorio. E che entusiasmano il pubblico del Centrale di Umago, in maggioranza schierato a favore del ligure.
Sousa continua a lottare, ma il n. 32 della classifica ATP tiene agevolmente i suoi turni di battuta e conquista il secondo parziale con il punteggio di 6-3.
Il set decisivo vede però d’improvviso un Fognini da subito teso e nervoso – e inizialmente anche nuovamente falloso – come dimostra il lancio di racchetta dopo il punto che vale il break del 2-0 per Sousa.
Il ligure però controbrekka immediatamente, per chiamare subito dopo il medical time out al cambio campo per un problema alla mano destra.
I due continuano a mantenere i servizi fino al 6 pari. Fabio è ancora nervoso e la racchetta ne fa le spese più volte, anche se sono sempre le sue giocate ad entusiasmare il pubblico, come una stupenda demivolée dopo un incredibile scambio nel ottavo punto del settimo gioco. Non si sa se sia per il problema alla mano o forse perché non riesce a scrollarsi di dosso un Sousa che continua ad essere estremamente solido e a trovare diversi vincenti con il dritto.
Si arriva così al tie-break, dove la citata solidità di Sousa sembra avere il sopravvento all’inizio, con il portoghese che si porta sul 3-1. Qui però il 26enne di Guimaraes si ricorda che nel tennis esistono gli errori non forzati e incredibilmente – per come stava giocando sino a quel momento – ne commette due di fila, permettendo a Fogini di impattare sul 3 pari. Ora l’azzurro sembra padrone del proprio destino: prima con una stupenda volée bassa e poi con un vincente da fondo, e nonostante uno sciagurato doppio fallo, arriva sino al match point sul 6-5. Ma proprio sul più bello Fabio si spegne e con tre errori consecutivi consegna a Sousa il pass per la semifinale ad Umago.
“Non ho giocato bene oggi.” ha esordito Fognini nel dopo partita, dove ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media italiani nella “mixed zone” sotto il Centrale di Umago.
“La differenza l’ha fatta il primo set, dove sono entrato tardi in partita. Praticamente gli ho dato un set di vantaggio. Comunque poi ho lottato, e sono arrivato al match point nonostante non stessi giocando bene. Certo dispiace aver perso, però sono fiducioso per i prossimi tornei, perché se arrivo al match point giocando male…” ha proseguito l’azzurro, che ha confermato che la prossima settimana sarà all’ATP 500 di Amburgo. Anche perché il problema alla mano destra per il quale ha chiesto il medical time out durante il match non desta preoccupazioni: “Sto bene. Ho una ferita alla mano ma non è niente di serio. Non mi ha dato neanche particolare fastidio durante l’incontro.”
Altri risultati:
[4] D. Thiem b. A. Haider – Maurer 6-7 6-1 3-0 rit.