TENNIS – Abbiamo testato per voi le corde Vortex 6 Turbo 1.20 della Starburn. L’azienda, con sede in Germania, è approdata in Italia grazie a Marco Gazziero e Mario Parisio, incordatore storico del circuito ATP e WTA.
Dati laboratorio Corda:
Prezzo di listino “set 12mt” € 8,00
Tipo di corda : monofilamento
Materiali utilizzati : alfa-olefine + etilene modificato
Spessore corda : 1.20 mm (mis./cal. 17)
Sezione corda : esagonale
Peso a incordatura : 12 grammi su Piatto Corde : 98 sq.in. / 630 cm2
Sito web distributore italiano: www.eiffel59ts.it
Sensazioni in campo
Capacità di produrre potenza : 8
Capacità di produrre spin : 8
Controllo : 8.5
Durata : 7.5
Casa produttrice
Starburn è una marca di nicchia nel settore corde avente sede in Germania ma con il cuore pulsante in Italia grazie a due appassionati e soprattutto competenti professionisti. Si deve infatti a Marco Gazziero (incordatore ERSA MRT), gestore commerciale, e a Mario Parisio, incordatore storico del circuito ATP e ITF da oltre 30 anni di stanza fissa al Master Series di Roma, l’approdo in Italia delle corde Starburn. Questa azienda ha in catalogo alcuni fra i mono-filamento fra più tecnologici ed evoluti in commercio ma completa l’offerta con ottimi multi-filamento e budelli naturali per un totale di ben 24 modelli in catalogo oltre ad alcuni accessori per la racchetta. Peculiarità della Starburn è la possibilità di acquistare i suoi prodotti esclusivamente tramite contatto diretto dal sito distributore. Questa scelta commerciale ha il suo vantaggio nello stabilire un contatto diretto con i distributori che offriranno consulenza appropriata in base al tipo di gioco, al livello e all’attrezzo utilizzato, aiutando il cliente nella scelta di un prodotto praticamente sartoriale e di qualità.
Tipologia di corda
La Starburn Vortex Turbo 6 rientra nelle corde di nuova generazione, composte e sviluppate con l’aggiunta di alfa-olefine, molecole che hanno dato vita ai mono-filamenti di 3a generazione rivoluzionando di fatto il settore di questa sottocategoria. La corda in oggetto è formata dalla struttura base in alfa-olefile con l’aggiunta di etilene modificato, è rivestita in polvere di carbonio e si presenta con un profilo esagonale. Le sue caratteristiche, frutto proprio dei materiali appena elencati, sono quelle di durare tanto (non inganni il calibro sottile), assicurare un’ottima tenuta della tensione e permettere un’eccellente facilità di gioco, ovvero velocità dell’uscita di palla e rotazioni. La corda necessita – come tutte quelle realizzate con queste molecole – di un assestamento post-incordatura vista l’elevata rigidità statica che però viene annullata con la giusta premura nell’uso e nei tempi da rispettare per scendere in campo. La casa consiglia infatti di incordare il giorno prima dell’uso della racchetta per ottenere le performance giuste, fra cui l’ottima elasticità dovuta ad una scarsa resilienza meccanica. La Turbo 6 fa parte della linea Vortex che comprende vari calibri e sezioni tra i quali: Vortex Turbo 1.25 tonda liscia, Quadra 1.23 quadrata, Vortex 6 alu (sorella maggiore di quella testata ed esclusivamente agonistica) 1.25 esagonale, Vortex 7 1.25 eptagonale, Vortex 3 triangolare 1.23 a punte stondate. Tutta la gamma Vortex è completamente realizzata in olefine e per quanto sia un prodotto ricercato e di ottimo livello, in continua evoluzione, il rapporto qualità/prezzo è tra i migliori paragonato alle proposte del mercato.
Test in campo
Marco 27 anni, 4.5 (Head Prestige Pro incordata a 22/22Kg)
“Controllo e potenza, cosa chiedere di più? La cosa stupefacente è appunto che pur generando molta potenza non si perde nulla dal punto di vista del controllo. Altro punto d’eccellenza è la pastosità. Se confrontata infatti con altre corde similari – che di solito sono sempre un pochino più secche, per una sensazione di rigidità – qui si sente meno. Ottimo il feeling a rete dove si può giocare sia d’attacco – grazie all’esplosività – che di tocco. Al servizio è meglio prediligere gli effetti, che escono naturali con il movimento scelto, anche senza esasperare la velocità. Per giocare dentro il campo piatto bisogna essere prestanti fisicamente e non avere fretta”.
Daniele 2.4 (Wilson Blade Tour 93 incordata a 23/23Kg):
“Nella prima mezz’ora in campo l’incordatura conferisce un’elevata stabilità al piatto corde che inizialmente sembra quasi suggerire la sensazione di una corda rigida. Man mano che il tempo passa invece si esaltano le caratteristiche di elasticità e di reattività della corda che permettono di sentire la palla in tutte le fasi di gioco, in particolare si riesce a gestire la palla da fondo campo, meglio se con leggere rotazioni anche se non è minimamente penalizzata l’accelerazione. Sul tocco sotto rete, come anche quando si cerca la palla corta, si percepisce quell’attimo in più che permette alla pallina di rimanere sulle corde per una precisione impeccabile. Ma dove eccelle è nel servizio: le doti di reattività permettono ottime rotazioni sia in kick che slice mentre è meno pesante nella botta piatta, dove si sente il calibro sottile che spesso perde in controllo”.
Claudio 4.2 (Wilson Blade BLX 93 incordata a 20/20Kg):
“Ho provato questa corda con una tensione che non è mia, più bassa di almeno quattro/cinque chili rispetto al mio standard. Dopo aver preso confidenza con il mezzo, la cosa che più mi ha esaltato è stato il tocco. La palla rimaneva ovviamente più a lungo sul piatto corde ma la sensazione era di un’elasticità eccellente. Ovviamente la tensione bassa favoriva la potenza ma bisogna dire che giocare di tocco con questa corda è operazione dal sapore naturale. Ho perso qualcosina a livello di feeling nei colpi carichi di spin – esasperato nei miei fondamentali – ma questo fattore è una conseguenza della bassa tensione. Con reticolo 18×20 le corde non si spostano mai, neanche a basse tensioni”.
Giudizio finale
La Turbo 6 è una corda di calibro sottile 1.20: questa è la richiesta attuale di mercato anche per i giocatori agonisti di fascia alta. Con questa corda si riesce ad ottenere il giusto compromesso tra controllo e potenza senza perdere in durata. Rientra tra quelle di nuova generazione ma è più gestibile di altre proposte sul mercato dove la rigidità si sente maggiormente e dove i tempi richiedono particolari attenzioni. Qui si accorciano e si riesce a giocare da subito senza doversi abituare. Sicuramente questo modello rivolge principalmente a chi vuol competere seriamente ma è rivolto anche a quei giocatori che solcano i campi frequentemente e in possesso di buona tecnica. Un giudizio ottimo in definitiva per una corda che potremmo definire a tutto campo considerato le eccellenze riscontrate (controllo-potenza-durata) e considerata l’adattabilità alle differenti tipologie di giocatore in campo. Chi gioca in maniera fluida, attaccando la pallina prediligendo le rotazioni e non disdegnando discese a rete troverà nella Turbo 6 una fedele alleata.