TENNIS- Jon Wertheim analizza il panorama del tennis maschile e femminile nella sua consueta Tennis Mailbag settimanale.
Nella più recente delle corrispondenze settimanali di Jon Wertheim , senior editor di “Sports Illustrated”, sono state affrontate diverse tematiche del tennis attuale e non sono mancate sapienti dosi d’ironia come in occasione della questione sui punti bonus da attribuire per le vittorie conseguite sui tennisti migliori, che trova in disaccordo Wertheim dato che “i punti bonus trasformerebbero il tennis in uno sport da combattimento dove battere il campione significa ottenere la cintura”.
Ad ogni modo tra i molteplici e ficcanti passaggi dell’intera corrispondenza sono ricorrenti le opinioni in merito ai tennisti più giovani e qui il commento si fa più particolareggiato;in ambito WTA ci si sofferma su Stephens ”che vacilla solo fuori dei majors ma è meglio così” e su Halep che “vince nei tornei piccoli ma rimedia sconfitte cocenti negli Slam (doppio 6-1 con Stephens) anche se non bisogna dimenticare che nella recente Cremlin Cup a Mosca ha letteralmente intrappolato negli angoli la Stosur,vincitrice degli Us Open 2011 “.
Entrambe in ogni caso “devono essere orgogliose di quanto fatto nel 2013 e devono puntare con decisione alla top ten per il 2014”.
Per quanto riguarda l’ATP viene posto l’accento sui vari Raonic, Fognini, Dimitrov, Janowicz, Tomic e Nishikori e sul punto Wertheim si mostra deciso nel ritenere Dimitrov ” il tennista con più possibiità di vincere uno Slam” anche se è forse Janowicz “ad avere più possibilità nel breve periodo perché per quanto sia inferiore al bulgaro, ha nel servizio una macchina da punti infallibile e contro la quale non è semplice avere contromisure.In questo l’epoca dei BIG Four ci ha decisamente viziato”. Una latente allusione agli eccellenti risponditori attuali?
Ed è proprio venendo ai protagonisti attuali – con la disamina sulle vittorie in sequenza prima di Djokovic e poi di Nadal – che le parole di Wertheim assumono connotati quasi “epici” dichiarando che l’alternanza delle rivalità tra tennisti al vertice e delle vittorie tra questi ”rappresenta il motivo per cui seguiamo il tennis in questo momento. Quando pensiamo di aver inquadrato il paesaggio questo cambia”.
Se il paesaggio cambierà ancora a favore di Roger Federer non è dato saperlo ma Wertheim è categorico nel puntualizzare che “il fatto che non sia più tra i primi quattro non significa che si è dimenticato come colpire una palla da tennis” e “già contro Mannarino sembrava frizzante come il vecchio Roger perché se è vero che il francese è un tennista che Federer deve battere 95 volte su 100, è sempre importante controllare le abilità migliori anche in anni da dimenticare”.
Ed è a riguardo brillante la sua motivazione ironica circa il miglioramento dello stato di forma dello svizzero, apparso in rilancio rispetto alla debacle di Shanghai .
”Mirka ha forse segretamente sostituito la sua bevanda sportiva con i fiocchi di cristalli di Folger”. Serio o faceto? Chiedere a Mirka.
Andrea Pagnozzi