TENNIS- Dopo la sconfitta di Raonic ad opera di Berdych, il francese Gasquet si è matematicamente qualificato alle Barclays ATP World Tour Finals 2014. Di seguito le sue considerazioni.
A volte ritornano.E adesso che per Richard Gasquet, il “fu incompreso Mozart”, si spalancano le porte del Masters di fine anno (il secondo dopo l’unico del 2007), il sogno è diventato realtà. Ma è stato davvero un sogno? E quanto realmente voluto da parte di colui che in passato ha ammesso di soffrire oltremisura la pressione e le luci della ribalta?
“Se qualcuno mi avesse chiesto se fossi voluto tornare al Masters, non so cosa avrei risposto” e v’è da credergli per un ragazzo rimasto schiacciato per sua stessa ammissione “più dall’immagine che dal talento”; ma tant’è, ormai la qualificazione è cosa fatta.
Una qualificazione raggiunta prima di entrare in campo (Raonic sconfitto per mano di Berdych), una partita perfettamente controllata (6-3 6-2 a Nishikori), l’esultanza doppia davanti al proprio pubblico; un mix perfetto.
“Effettivamente è così. E’davvero una combinazione perfetta, la stagione in generale è stata molto buona perché ho già vinto 50 partite e non è mai facile qualificarsi per il Masters. Quando ho visto che mezz’ora prima della partita Raonic aveva perso, sapevo ormai di poter giocare tranquillo e l’ho fatto molto bene ,dando tutto dall’inizio alla fine. Era un obiettivo e l’ho raggiunto davanti al mio pubblico, è stato un giorno memorabile, davvero una grande ricompensa…difficile far meglio!”
Difficile infatti che potesse fare meglio persino del 2007, anno della sua unica partecipazione al Masters (si giocò però a Shanghai). ”Questo è stato il mio anno migliore sin dall’inizio e gli Us Open poi, mi hanno aiutato molto. In campo mi sento bene e di questo sono molto felice perché è importante per il mio futuro e contribuisce a motivarmi.”
Il segreto è dunque nella motivazione ritrovata perchè ”questo è stato importante anche per vincere la partita di oggi e, in generale, per qualificarmi. Infatti penso di arrivare meglio e più in forma al Masters rispetto a quello di 6 anni fa a Shanghai. Ho sofferto meno per arrivarci, nonostante il livello del tennis di oggi sia molto alto e non fosse facile tornare al Top, sono orgoglioso” come si evince dalle dichiarazioni rilasciate all’Equipè.
Orgoglioso dunque, più convinto ma anche raggiante all’idea di assaporare l’atmosfera della O2 Arena.”Beh lo stadio è meraviglioso. E’molto prestigioso ed è totalmente diverso da altri tornei. Penso sia ancora più emozionante che a Shanghai. E’sempre pieno e l’atmosfera è fantastica. Per questo spero di andare il più lontano possibile ma voglio fare bene anche oggi (nei quarti di finale a Bercy contro Nadal)”. Insomma un Gasquet più forte ma che non vuol mollare niente. E a chi poi gli ricorda che anni fa non avrebbe saputo cosa rispondere, oggi ha la risposta pronta ”Sono felice di essermi qualificato”. E’ proprio vero, a volte ritornano…
Andrea Pagnozzi