TENNIS – Nella seconda giornata dell’Open 13 di Marsiglia si rivede un buon Davydenko che sorprende Sijsling. Passano anche Stakhovsky e Roger-Vasselin. L’esperienza di Dodig travolge il “bombardiere” Olivetti. Da Marsiglia, Laura Guidobaldi
Nikolay Davydenko, attuale n. 63 della calassifica mondiale, torna a far “male” e il malcapitato quest’oggi è stato l’olandese Igor Sijsling. Nel match di primo turno dell’Open 13 di Marsiglia, l’ex n. 3 del mondo cerca di ritrovare parte di quel gioco che, nel 2006, gli aveva valso l’entrata nell’Olimpo del tennis mondiale. Dopo un 2013 decisamente sottotono (esce infatti per la prima volta dal 2002 dai Top 50) e segnato da un infortunio al polso, Kolya rientra e proprio in terra di Francia, al torneo di Montpellier, in coppia con Istomin, intasca il suo primo successo in doppio dal 2004.
Oggi, all’Open 13, con lo score di 6/4 6/4, mettendo a segno ben 12 ace, Nikolay liquida il 26enne Igor, attuale n. 52 del mondo (best ranking finora per lui) e fresco semifinalista nel torneo di casa a Rotterdam. Il russo è, insieme a Llodra e Benneteau, il “veterano” del torneo e ora lo aspetta la sfida con il n. 2 del seeding nonché beniamino di casa, Jo-Wilfried Tsonga.
Match combattutissimo in tre set invece per l’ucraino Sergiy Stakhovsky che estromette dal torneo il qualificato Daniel Evans con lo score di 3/6 7/6 6/4. Ora l’attuale n. 93 del ranking, celebre soprattutto per aver ottenuto lo scalpo di Roger Federer a Wimbledon nel 2013, se la vedrà con il francese Edouard Roger-Vasselin, anch’egli reduce da un incontro lottatissimo e vinto per 3/6 7/6 7/5 contro il croato Ante Pavic.
Dopo due anni dal suo magnifico exploit in cui aveva estromesso l’allora n. 10 del mondo Mardy Fish, la giovane speranza francese Albano Olivetti ritorna all’Open 13. Il “bombardiere” alsaziano delizia ancora il pubblico del Palais des Sport con il suo splendido e “scoppiettante” serve&volley e, soprattutto, con il suo servizio travolgente, la cui prima raggiunge a volte la velocità dei 236 km/h ! Nonostante le continue discese a rete e le battute devastanti, Albano commette comunque parecchi doppi falli (infatti spinge senza limiti anche la seconda) e alcuni errori di troppo, subendo così il break sul 5-5 del primo set per cedere poi 5/7.
Certo, l’alsaziano di origine italiana è ancora giovane e la maggiore esperienza di Ivan Dodig ha fatto la differenza. Il croato è più attento e, nei momenti chiave, riesce ad ottimizzare il vantaggio procuratosi. Nel secondo set non c’è più nulla da fare e Dodig si aggiudica l’incontro per 7/5 6/2. Se la vedrà con il vincente tra Kamke e Edmund.