TENNIS ATP 500 DUBAI – Roger Federer vince il 78° titolo in carriera battendo Berdych 36 64 63 e supera John McEnroe nella classifica all-time. E’ il 14esimo anno consecutivo che lo svizzero non si fa mancare un titolo.
ATP500 DUBAI, FINALE
Federer (4)- Berdych (3) 36 64 63
Roger Federer e Tomas Berdych si affrontano per la 18° volta. Le ultime due sfide sono state vinte dal tennista ceco che ha superato il suo avversario di oggi proprio l’anno scorso a Dubai in semifinale e agli US Open nel 2012, ma lo svizzero è avanti 11-6 nel bilancio totale. Per Roger è l’ottava finale in carriera a Dubai, dove vanta 5 vittorie e 2 finali, sconfitto nel 2006 da Nadal e nel 2011 da Djokovic. Mentre per Berdych è la seconda finale consecutiva dopo quella dell’anno scorso persa con Djokovic. Da notare che il tennista ceco comunque andrà questa finale raggiungerà nuovamente il suo best ranking, cioé la posizione nr. 5, mentre Federer per il momento rimarrà nr. 8.
Per Berdych è la finale nr. 21 in carriera (9-11 il bilancio), ultimo successo a Rotterdam due settimane fa. Per il suo avversario invece è addirittura la 115° finale della sua incredibile carriera, l’ultima vittoria risale però all’erba di Halle dell’anno scorso.
Qui a Dubai Federer ha superato nell’ordine il tedesco Becker, il ceco Stepanek (soffrendo non poco, indietro di un break nel terzo set), l’altro ceco Rosol e ieri in una bellissima semifinale il nr.2 del mondo Novak Djokovic. Berdych invece non ha perso un set, eliminando nell’ordine il rumeno Copil, l’ucraino Stakhovsky, Tsonga nei quarti e Kohlschreiber in semifinale.
Inizia Berdych al servizio, Roger conferma quanto visto ieri, attacca appena può con il diritto, non avendo paura semmai qualche volta di sbagliare il colpo, ma non rinunciando mai all’accelerazione. Se il suo avversario tiene la battuta nel primo game e invece costretto a cederla nel terzo. Federer gioca due risposte molto profonde e martella con il diritto da fondo campo, arriva così il break a zero e lo svizzero sale 2-1 e servizio.
Ma Roger si prende una pausa nel game successivo ed arriva l’immediato controbreak. Il nr. 8 del mondo sbaglia tre diritti e gioca un brutto game nel quale non mette nemmeno una prima, Berdych centra il break e poi ritorna in testa sul 3-2 vincendo un turno di battuta non facile ai vantaggi dopo essere stato avanti 40-15.
Lo svizzero fatica molto con il servizio e nel sesto game Berdych addirittura allunga. Stavolta Federer di prime ne mette una su sei, il suo avversario quando può risponde profondo e tra i piedi di Roger che fa fatica ad organizzarsi, break a 30 e 4-2 per il ceco. Il 5 volte campione di Dubai sembra cercare troppo la lotta sul ritmo mentre forse dovrebbe muovere un po’ di più il suo avversario e lavorare di più i colpi, ma soprattutto Federer dovrebbe ritrovare il servizio che latita un po’ troppo.
Berdych non molla, dopo i 4 giochi di fila che lo portano sul 5-2, il tennista ceco chiude il 1° set nel nono game nonostante si trovi 0-30, ma al momento opportuno chiama un “falco” provvidenziale che gli dà ragione e poi trova un ace (il primo della partita) che gli spianano la strada per la conquista del parziale.
La differenza è tutta nel servizio. Federer fa l’88% dei punti con la prima ma solo il 33% con la seconda. Il problema è che lo svizzero serve il 40% di prime, troppo poche. Per il resto i due sono molto vicini, sia nel saldo vincenti-gratuiti (6-8 Federer, 5-8 Berdych) sia nei punti totali (26-24 per Berdych che però ha servito una volta in più).
Secondo set con andamento più regolare all’inizio. Federer serve meglio ma Berdych gli rimane incollato, lo svizzero continua ad insistere sul ritmo e paradossalmente tiene in palla l’avversario che avanti di un set è in piena fiducia. Così è ancora una volta Roger ad andare in difficoltà nel quinto game. Il nr.3 del seeding non chiude una stop volley alquanto agevole, Berdych si procura tre palle break, le prime due annullate con ace dal suo avversario che però sulla terza mette largo un diritto. Il ceco è 3-2 e servizio, il match è nelle sue mani.
Potrebbe essere la svolta ma arriva lo scatto d’orgoglio dell’ex nr.1 del mondo. Roger trova di nuovo la sua aggressività, Berdych per un attimo trema e lo svizzero torna in partita. Il controbreak arriva subito, un paio di diritti vincenti dello svizzero ed un gratuito di rovescio del ceco e si torna in parità sul 3 pari.
D’improvviso il match cambia volto. Roger ritrova la verve mostrata ieri contro Djokovic, in due turni di battuta non concede nemmeno un punto (circa un minuto di durata a game), le percentuali di prime salgono a dismisura, arrivano gli ace (5 in tutto il secondo set), lo svizzero si scioglie e dà il meglio di sé. Berdych regge nell’ottavo game ma capitola nel decimo, dove cede il turno di battuta a zero, sommerso dai vincenti di diritto e dai back di rovescio velenosi in risposta del suo avversario. Secondo set Roger 6-4, l’Atp di Dubai si deciderà al terzo set, con Federer che prova a vincere la seconda partita consecutiva in rimonta contro un Top10.
La chiave ancora una volta nel servizio, Federer è salito al 76% di prime con le quali realizza l’80% di punti. Stavolta però il nr.8 del mondo fa meglio anche nel saldo vincenti-gratuiti, positivo il suo dato (10-7), negativo quello del suo avversario (6-9). Insomma se Roger gioca come sa la vittoria finale è alla sua portata.
L’inizio del terzo set pare confermare questa tesi, lo svizzero va come un treno, Berdych annaspa a fondo campo. Federer sale 1-0 e poi va 0-40 sul servizio dell’avversario, sarebbe il momento del ko ma lo svizzero tira un attimo il fiato e rimette in corsa Berdych. Il quale si aiuta un po’ con il servizio ed un po’ con il diritto, Federer sbaglia un paio di colpi ed il ceco si salva.
Roger addirittura rischia di andare sotto di un break nel game successivo, quando prima sale 0-30 e poi finisce in balia del diritto vincente del suo avversario, che va 30-40 e si procura una palla del 2-1. Ma stavolta lo svizzero si salva, gran diritto vincente e turno di battuto portato a casa.
Gol sbagliato, gol subito, Roger si galvanizza e riparte di nuovo alla grande, Berdych pare un po’ alla canna del gas fisicamente. Il ceco sbaglia un diritto non impossibile e nel quarto game concede tre palle break sullo 0-40. Stavolta Federer non perdona e azzanna la preda. Lo svizzero sbaglia la risposta sulla prima palla break, ma sulla seconda lavora molto con il rovescio e provoca il gratuito dell’avversario. E’ il break che determina l’allungo decisivo, Federer con autorità lo conferma nel game successivo (tre ottime prime ed una palla corta sontuosa di rovescio) e sale 4-1.
Berdych è sul cornicione, ma riesce ad allungare l’agonia. Nel sesto game Federer va 0-30, ma ancora una volta non ammazza la partita e rischia. Infatti sul 4-2 offre due palle del controbreak a Berdych sul 15-40, ma rimedia con un gran diritto lungolinea e con una buona prima che il suo avversario affossa in rete. Lo svizzero prova di nuovo a complicarsi la vita con un doppio fallo ma alla fine tiene la battuta. Il tennista ceco non molla, con rabbia ed orgoglio (e con un minimo aiuto di Federer) annulla due match point sul 2-5 ma Roger non trema nel nono game, una risposta fuori di Berdych gli consegna il titolo nr. 78, il sesto a Dubai.
Il “vecchio” leone è tornato, se il fisico lo assiste ci sarà da divertirsi in questo 2014.