TENNIS – Diramate ieri le convocazioni per il prossimo week-end di Davis. Barazzutti premia gli ultimi risultati di Lorenzi e lo convoca assieme a Fognini, Seppi e Bolelli. Smith invece rispetto a San Diego toglie un doppista (Inglot) e chiama Evans. Brutte notizie nella notte da Miami.
Rispettando il time-limit previsto dall’ITF ieri sono state diramate le convocazioni per il prossimo week-end di Coppa Davis (4-6 aprile), dove i riflettori saranno puntati soprattutto sui quarti di finale del World Group.
Quarti di Davis che ci riguardano da vicino visto che per il secondo anno consecutivo la nostra nazionale vi sarà impegnata e stavolta, rispetto all’anno scorso (trasferta in Canada), anche con il vantaggio del fattore campo, in quanto giocheremo a Napoli dove ospiteremo la Gran Bretagna di Andy Murray.
Anche i due capitani non giocatori, Corrado Barazzutti e Leon Smith, hanno ieri sciolto le riserve in merito alle convocazioni, con qualche piccola variazione rispetto alle sfide sostenute nel primo turno (entrambe vinte fuori casa, gli azzurri in Argentina, i britannici in California).
Difatti il nostro capitano ha scelto al fianco degli inamovibili Fognini, Seppi e Bolelli, Paolino Lorenzi, premiandolo per gli ottimi risultati conseguiti in questo inizio di stagione, primo tra tutti la finale al torneo di San Paolo.
Per Lorenzi si tratta di un gradito ritorno, visto che il tennista di origini toscane l’anno scorso era sstato convocato per il match casalingo di ottavi contro la Croazia, dove aveva impegnato non poco nella prima giornata Marin Cilic, vincitore sì ma solo al quinto set.
Lorenzi è stato dunque preferito a Filippo Volandri, convocato invece a febbraio per la sfida con l’Argentina.
Novità anche in casa britannica, Il capitano Smith ha infatti deciso di portarsi dietro un singolarista in più (Dan Evans) rispetto ad un doppista, sacrificando così Dominic Inglot, schierato a San Diego in coppia con Fleming regolarmente convocato anche per la sfida di Napoli.
Questo ci fa presupporre che al contrario di quanto successo nella sfida di ottavi con gli Usa stavolta Andy Murray (oltretutto visto in crescendo di forma nel torneo in corso di svolgimento a Miami) sarà con tutta probabilità impiegato anche in doppio. Certo a San Diego non ci fu bisogno di farlo, perché la Gran Bretagna dopo la 1° giornata si trovò sul 2-0 e strategicamente non era il caso di far stancare il vincitore di Wimbledon 2013 anche in doppio visto che oltretutto di fronte c’erano i Bryan. Ci auguriamo naturalmente che a Napoli le cose vadano in maniera diversa e che Murray sia “costretto” a giocare anche il sabato.
Chiudiamo richiamando quanto scritto dai nostri corrispondenti a Miami. Non arrivano infatti buone notizie dal secondo Masters Series sul cemento americano. Fabio Fognini è stato sconfitto da Rafa Nadal, e ci può stare, ma soprattutto ha accusato dei problemi fisici che ne mettono in dubbio il suo impiego proprio nella sfida di Davis di cui abbiamo parlato.
E’ chiaro che un’eventuale assenza del nostro nr.1 sarebbe un duro colpo da assorbre (anche se per noi le cose non cambierebbero, ci sarebbero sempre da fare 2 punti con il nr.2 britannico e poi vincere il doppio), sconvolgendo gli equilibri che ci prefiguravamo per la sfida e rendendola sicuramente più complicata per i nostri colori.
Ma sull’argomento aspettiamo il responso definitivo delle visite alle quali si sottoporrà Fabio al suo rientro da Miami prima di lanciarci in ulteriori condizioni.
LE CONVOCAZIONI DEGLI ALTRI MATCH
Giappone- R. Ceca
I bi-campioni in carica della Repubblica Ceca cercano la 10° vittoria consecutiva nella manifestazione affrontando la trasferta giapponese.
Trasferta che qualche piccola preoccupazione la riveste, visto che tra i cechi mancherà Tomas Berdych che ha preferito dare precedenza alla sua preparazione personale nel circuito rispetto all’impegno di Davis.
Le alternative non mancano a Jaroslav Navratil, che al fianco della quercia inossidabile Radek Stepanek ha convocato Lukas Rosol, il giovane promettente Vesely e l’esperto Hajek, buona alternativa anche in doppio.
Tra i giapponesi Nishikori (in ottima forma) e Soeda saranno i due singolaristi, mentre per la seconda volta consecutiva è stato convocato Yasutaka Uchiyama, schierato in doppio con Nishikori nel match poi vinto con il Canada a febbraio.
Sulla carta i cechi sono favoriti, ma ripetiamo la trasferta riserva qualche insidia.
Sembrano invece scontati le sfide di Nancy tra Francia e Germania e quella di Ginevra tra Svizzera e Kazakhstan.
Davvero messi male i tedeschi che non possono contare su 3 elementi di prim’ordine, Kohlschreiber, Haas e Florian Mayer. Arriens così è stato costretto a chiamare 4 esordienti (o quasi) e cioé Struff, Gojowczik, Kamke e Begemann.
Arnaud Clement ha invece scelto Jo-Wilfried Tsonga, Richard Gasquet, Gael Monfils (nonostante l’eclettico tennista francese avesse dichiarato di avere problemi familiari e che probabilmente si sarebbe preso una pausa dall’attività agonistica) e Julien Benneteau, probabilmente da schierare in doppio. Scartato così Simon, in non perfette condizioni fisiche (“ma lo terrò sempre in considerazione non appena starà meglio” ha dichiarato Clement).
Nessuno dei francesi ci ha entusiasmato ultimamente, ma i giochi sembrano fatti.
Così come non dovrebbe avere problemi la Svizzera, che con Wawrinka e Federer (convocati insieme a Chiudinelli e Laaksonen) ha i favori del pronostico contro il Kazakhstan che schiera i soliti Golubev, Kukushkin e Korolev, affiancati dal giovane Nedoyesov.
I kazaki in Davis stanno andando oltre le previsioni, ma ci sembrano alquanto spacciati nella circostanza.