TENNIS ATP MASTERS 1000 – Per la dodicesima volta in venti incontri Nole Djokovic batte Murray e raggiunge le semifinali a Miami dove potrebbe ritrovare ancora una volta Federer. Murray perde ma dimostra di aver recuperato definitivamente dall’infortunio alla schiena.
[2] N. Djokovic b [6] A. Murray 75 63
Miami – Il “Clàsico” numero 20 arride a a Djokovic, che impiega un’ora e mezza per battere Murray, vendicando così a distanza di 9 mesi la finale di Wimbledon. Rispetto ai giorni precedenti c’è stato molto più vento, ma raramente questo ha rappresentato un problema durante il match. L’episodio chiave è avvenuto nel dodicesimo gioco del primo set, quando il serbo ha conquistato il primo punto del game commettendo una plateale invasione di campo proprio sotto gli occhi del giudice di sedia che però, a differenza di quanto accaduto durante la semifinale del Roland Garros dello scorso anno, non ha preso provvedimenti. A fine match il numero due del mondo avrebbe dichiarato candidamente di pensare che fosse possibile colpire la palla prima che attraversasse la rete, ma che se l’avesse saputo avrebbe restituito il punto. Dopo le vane proteste, Murray ha di fatto smesso di giocare, commettendo tre errori gratuiti che gli sono costati il primo set.
E dire che fino a quel momento la partita aveva ripagato gli spettatori del prezzo del biglietto grazie a un Murray che stava giocando il suo miglior tennis dai tempi della vittoria a Wimbledon al cospetto del “solito” Djokovic, per di più oggi molto solido al servizio. Nel secondo parziale l’equilibrio si è rotto nel quinto gioco quando Murray ha ottenuto il break grazie a tre ottime risposte e un passante di rovescio sul serve and volley tentato alla disperata da Nole. Ancora una volta però lo scozzese ha staccato la spina, stavolta del tutto immotivatamente, concedendo prima l’immediato contro break con due doppi falli e un incomprensibile rovescio sotterrato in rete e poi sparendo del tutto dal campo senza realizzare più un punto anche grazie a un avversario che, avvertito l’odore del sangue, ha violentato il campo a suon di dritti vincenti.
Murray, che annunciato che resterà a Miami ancora qualche giorno prima di partire direttamente per Napoli, può dirsi comunque soddisfatto per il tennis mostrato quest’oggi bissando l’ottima prestazione fornita nel match dei quarti contro Tsonga, in attesa di una stagione sul rosso dove difende davvero poco in termini di punti. Prosegue invece la marcia di Djokovic, che potrebbe affrontare per il terzo torneo consecutivo Roger Federer.