TENNIS – Vittoria di cuore e coraggio per Paolo Lorenzi, che raggiunge le semifinali per la prima volta in carriera in un torneo del circuito maggiore dopo una lunga e intensa battaglia con Juan Monaco. Paolo Lorenzi approda per la prima volta in carriera alle semifinali di un torneo ATP , dopo 4 quarti di finale persi. Lo fa all’ATP 250 di San Paolo, al termine di un quarto di finale combattutissimo contro l’argentino Juan Monaco, testa di serie n. 4 del seeding e n.43 ATP. Il senese, n.114 del mondo, ha sconfitto l’argentino col punteggio di 7-6 (6) 6-7 (4) 6-4, dopo 2 ore e 34 minuti di autentica battaglia, fatta di solidità da fondo campo, diverse discese a rete tra cui parecchi serve & volley, un servizio capace di grandi picchi (12 ace) ma molto altalenante (59% di prime in campo, con un calo importante nel terzo set) e soprattutto una tigna e una concentrazione che non lo hanno visto mollare nemmeno quando, a metà del terzo set, la maggiore freschezza atletica del rivale sembrava poter fare la differenza. Il primo set si apre con due game nei quali i giocatori tengono la battuta a zero, poi nel terzo game Lorenzi si procura sul 30-30 una prima palla break, annullata da Monaco con un pregevole servizio in kick da sinistra a buttare fuori dal campo l’azzurro, per colpire poi in contropiede col dritto. Sarà questo schema una costante del gioco di Monaco, che servendo da sinistra è spesso stato in grado di portare a casa molti punti aprendosi il campo e chiudendo col colpo successivo . Paolino si procura però un secondo break point, che trasforma rispondendo profondo al kick dell’argentino e aspettando l’errore dopo uno scambio lungo tipico da terra battuta: rovescio diagonale in corridoio e 2-1 pesante Lorenzi. L’italiano tiene bene il servizio successivo, ma poi Monaco si scuote, alza il livello del suo gioco e infila tre game consecutivi (contro break al sesto gioco, con Lorenzi che non chiude una volee abbastanza facile sul 15-30 e poi non salva la prima palla break mandando in corridoio un rovescio lungo linea), portandosi sul 4-3. Il match segue i servizi fino al tie break anche se, sul 6-5 40-40 Monaco, una discesa a rete velleitaria di Lorenzi proietta l’avversario al set-point, che l’azzurro annulla al termine di uno scambio spettacolare con un passante di rovescio incrociato. Un ace e un’altra prima vincente consegnano il set al tie-break. Anche questo si gioca su un grande equilibrio: il minibreak di apertura a favore di Lorenzi è molto fortunoso (la sua risposta prende il nastro e cade morta di là dalla rete), ma sul 3-2 il senese spara fuori un rovescio incrociato. Da registrare un drop shot perfetto di Paolo di rovescio da fondo campo per il 5-3, ma Monaco risponde subito e raggiunge il 5-5. A quel punto un non forzato di rovescio dell’argentino concede a Lorenzi un primo set point che Monaco annulla col solito kick a uscire da sinistra, poi il sudamericano sbaglia e al secondo set point una volee di rovescio vincente consegna tie break (8-6) e set a Lorenzi. Il secondo set comincia con un break di Monaco e un immediato contro break di Lorenzi, prima che i servizi dei due tennisti dominino il resto del set fino al 6-5 Lorenzi, quando l’italiano, grazie a un dritto inside-out e una conseguente volee comoda ottiene un match point, che l’argentino annulla con un servizio al corpo prima di conquistare il secondo tie-break di fila del match . Lorenzi si porta sull’1-0 ma poi Monaco sale in cattedra e con 6 punti di fila segna l’esito del tie-break, che si chiude 7-4. Dopo 1 ora e 57 minuti tutto da rifare per Lorenzi, che nel secondo parziale ha fatto complessivamente 4 punti in più di Monaco ma è stato meno incisivo quando più contava . Il terzo e decisivo set segue un canovaccio completamente diverso dagli atri due, con la stanchezza che domina e porta 3 break nei primi tre turni di servizio. Lorenzi tiene il quarto turno di battuta ma a quel punto, sul 3-1, Monaco sfrutta un calo vertiginoso del servizio di Lorenzi (che non mette quasi più una prima da inizio set) e impatta sul 3-3. Lorenzi appare il più stanco, è quello dei due che ha corso di più: decide allora di giocare il tutto per tutto e carica come un matto tutti i colpi. La tattica paga perché Monaco capisce che se accorcia perde il punto, così cerca la profondità ma si dimostra molto più falloso dell’azzurro , che trova un nuovo break grazie a un ottimo dritto incrociato: è 4-3 “pesante”. Lorenzi ritrova a quel punto anche la prima di servizio (con la seconda fino a quel momento aveva fatto nel set solo un punto su quattro!) e conduce in porto il match senza concedere un quindici all’avversario nel game conclusivo, chiudendo 7-6 6-7 6-4 dopo più di due ore e mezzo. Sfuma così per Monaco l’appuntamento con la vittoria n.200 sulla terra rossa, mentre Lorenzi centra il risultato più importante della carriera meritando non tanto per il valore dell’avversario sconfitto (Monaco ha avuto un inizio di stagione pessimo), che peraltro è avanti a lui in classifica di ben 71 posizioni, quanto per il modo con cui ha saputo portare a casa un match equilibratissimo che sembrava prima vinto (match-point annullato dall’argentino nel secondo set sul 7-6 6-5 30-40), poi quasi compromesso al momento del recupero di Monaco sul 3-3 nel terzo, quando l’italiano era in netto debito d’ossigeno. A quel punto il coraggio di Lorenzi e la concentrazione nel ritrovare la prima di servizio hanno fatto la differenza. In semifinale Lorenzi affronterà per la prima volta in carriera Tommy Haas (testa di serie n.1) che ha dovuto ricorrere al terzo set per avere la meglio su Horacio Zeballos 6-3, 5-7, 6-2. Per il tedesco è la seconda semifinale stagionale dopo quella raggiunta a Zagabria e con Lorenzi va a caccia della sua 29esima finale in carriera, la settima sul rosso. Per la prima volta dal 2004 in finale al Rio Open non arriverà un tennista spagnolo, loro che dal 2008 sono stati gli assoluti dominatori con sei trionfi consecutivi (Almagro 2008, 2011 e 2012, Robredo 2009, Ferrero 2010, Nadal 2013). Con l’uscita di Albert Montanes per mano di Federico Delbonis – 6-4, 6-3 – non resta alcun rappresentante spagnolo tra i primi quattro. A contendersi un posto in finale con Delbonis sarà Thomaz Bellucci, in un match tutto sudamericano che promette scintille. Il brasiliano ha disposto agevolmente dello slovacco Martin Klizan battuto 6-3 6-3 grazie ad una solida prestazione al servizio, conclusa con il 96% dei punti ottenuti con la prima e con zero palle break concesse. L’ultima semifinale raggiunta nel circuito ATP da Bellucci risale al torneo di Mosca giocato sedici mesi fa, in cui raggiunse poi la finale perdendola. Non vince un titolo da Gstaad 2012. Già finalista in questo torneo nel 2009 quando si svolgeva ancora a Costa do Sauipe, Bellucci con Delbonis tenterà di invertire un trend negativo che lo vede sotto 2-0 nei confronti diretti.
Risultati quarti di finale:
Thomaz Bellucci (Brazil) beat Martin Klizan (Slovakia) 6-3 6-3
[1] Tommy Haas (Germany) beat Horacio Zeballos (Argentina) 6-3 5-7 6-2
Federico Delbonis (Argentina) beat Albert Montanes (Spain) 6-4 6-3
Paolo Lorenzi (Italy) beat [4] Juan Monaco (Argentina) 7-6(6) 6-7(4) 6-4