TENNIS WTA – La russa ha messo in guardia le nuove stelle del circuito Wta dalle insidie del successo: bisogna imparare a dire di no.
Maria Sharapova conosce bene le trappole del successo. Dopo aver vinto Wimbledon a 17 anni nel 2004, la russa è diventata un colosso del marketing, affermandosi ogni anno, a partire da quella data, come l’atleta femminile più pagata al mondo. Ma la quattro volte campionessa del Grande Slam ed ex numero 1 ha dichiarato che la fama guadagnata fuori dal campo è completamente accessoria alle sue ambizioni. “Noi giocatrici vogliamo essere conosciute per la nostra forza sul campo, perché abbiamo iniziato la nostra carriera come atlete, non come modelle. Le sfilate e la pubblicità fanno parte del nostro lavoro ma non sono il nostro lavoro”, ha specificato la siberiana.
Ora, si sta facendo largo una nuova generazione di giovani stelle WTA (Eugenie Bouchard, Sloane Stephens) con grande potenziale a livello di marketing. La Sharapova, però, indica una differenza fondamentale rispetto al periodo della sua esplosione: i social media. Facebook e Twitter, infatti, stanno cambiando completamente anche il mondo dello sport e posso amplificare l’esposizione mediatica sia in senso positivo che negativo: “Siamo costantemente esposti al giudizio degli altri. Non importa chi sei, quanto sei grande, ci sarà sempre qualcuno pronto a criticarti e per le giocatrici emergenti, a inizio carriera, puo’ essere difficile da gestire”.
Un problema vissuto in prima persona da Sloane Stephens che, dopo l’exploit in Australia nel 2013 (quando estromise Serena Williams dal torneo), ha avuto un calo di rendimento dovuto all’eccessiva pressione. La Sharapova ha dato il suo suggerimento su come gestire l’attenzione crescente: imparare a dire di no: “E’ difficile non farsi distrarre. Soprattutto all’inizio, vuoi fare tutto e dire di sì a tutto, ma presto si scopre che non è la strada da percorrere”.
Masha è riuscita a mantenere i piedi per terra solo grazie il supporto del suo team (famiglia, allenatori, agenti) che le ha sempre ricordato il vero motivo per cui ha preso in mano la racchetta, ovvero giocare a tennis : “Nel corso della mia carriera ho dovuto affrontare continui up and down. Quando arrivi in cima pensi di essere imbattibile ma si può cadere molto velocemente”.
Oscar Lanti