TENNIS WTA CHARLESTON – Andrea Petkovic annulla un set-point sul 5-4 a Jana Cepelova e vince sette game consecutivi nella finale del WTA di Charleston. La tedesca chiude con il punteggio di 7-5 6-2 e succede nell’albo d’oro a Serena Williams. Terzo titolo in carriera, il primo dopo tre anni.
[14] A. Petkovic b. J. Cepelova 7-5 6-2
Sono passati 1052 giorni dall’ultimo titolo di Andrea Petkovic. La tedesca ha interrotto un digiuno di quasi tre anni – durante i quali ha giocato tre finali perdendole tutte – a Charleston, battendo Jana Cepelova, la sorpresa della settimana in due set. Sono stati 1052 giorni piuttosto difficili per Andrea, che dopo l’exploit nel 2011 (vittoria agli Australian Open contro Maria Sharapova, titolo a Strasburgo, finale a Pechino e best ranking a ottobre, al numero 9 del mondo) ha passato il 2012 più fuori che dentro al campo a causa di numerosi infortuni, prima alla schiena, poi alla caviglia e infine al ginocchio. La tedesca ha terminato il 2012 al numero 143 del mondo (ma era scesa fino al numero 177) e ha dovuto passare tutto il 2013 alla ricerca del ritmo perduto. La vittoria su Azarenka a Pechino è simbolica non tanto per il risultato – date le condizioni deficitarie della bielorussa – ma per la ritrovata fiducia di Petkovic. Così l’anno scorso la tedesca ha chiuso l’anno alla trentanovesima posizione mondiale raggiungendo due finali, a Norimberga e a Washington. Il ritorno nella top-50 sembrava un buon trampolino per il 2014. Tuttavia i risultati fino ad oggi scarseggiavano: solo a Parigi ha passato più di due turni mentre negli altri tornei ha collezionato molte uscite premature. A Charleston è scattato qualcosa: prima la vittoria sulla stellina Bouchard e oggi il primo titolo dopo tre anni su Jana Cepelova. “È come essere sull’ottovolante” ha detto Petkovic, “è arrivato tutto assieme“.
È stato un match piuttosto equilibrato, almeno nella prima parte. La tedesca è rimasta un po’ sorpresa dalla profondità dell’avversaria che ha dimostrato di avere un buon rovescio oltre che una buona attitudine a variare il gioco all’interno dello scambio. La slovacca, classe 1993 e alla prima finale WTA, non ha tradito l’emozione (e del resto dopo aver battuto Serena Williams si è fatta largo nel torneo eliminando due tenniste esperte come Hantuchova e Vesnina) anche se ha dovuto rincorrere la tedesca, subito salita 3-1. Con un break Cepelova è riuscita a sorpassarla e sul 5-4 si è anche procurata un set point ma Petkovic è riuscita ad annullarlo. Lì il match è girato e, di fatto, si è chiuso. Petkovic, numero 14 del tabellone, ha infatti cominciato a trovare traiettorie sempre più angolate e una grande solidità al servizio mentre Cepelova faticava sempre di più al servizio.
La slovacca, numero 78 del mondo, ha subìto un parziale di otto game che hanno chiuso ogni possibilità di rimonta. Sul 7-5 5-0 Petkovic ha però perso il servizio e allungato un po’ la finale ma alla seconda opportunità ha potuto finalmente esibirsi nella celebre Petko-dance, che avevamo ormai dimenticato. Per Cepelova resta comunque la soddisfazione di aver battuto la numero uno del mondo e di aver raggiunto un risultato di prestigio senza montarsi troppo la testa. Petkovic da domani sarà numero 28 del mondo: l’obiettivo della top-20 a fine anno sembra già a portata di mano. A Charleston ha vinto il titolo più importante della sua carriera, il primo Premier dopo due International, e forse non è un caso. Suo padre, infatti, ha giocato per ben quattro anni per la University of South Carolina ed è stato numero uno con un bilancio di 79 vittorie e 31 sconfitte. “Non so perché venne in South Carolina” ha detto Andrea, “l’anno scorso è venuto con me ed era molto felice perché tutti lo riconoscevano“.
Evidentemente a Charleston Andrea Petkovic ha riconosciuto l’aria di casa.