TENNIS APPROFONDIMENTI – Tempo di bilanci in classifica prima dell’inizio della lunga stagione sul rosso. Battaglia per il numero uno fra Rafael Nadal, che difende una quantità importante di punti, e Novak Djokovic. Federer deve fare bene a Montecarlo visti i dubbi sulla partecipazione a Madrid o Roma, dove difende la finale dello scorso anno. La strada per la top-10 di Fognini passa dalla terra rossa.
Il mese di aprile dà il via alla lunga stagione sulla terra rossa, iniziando dal Montecarlo Rolex Master, primo mille su terra della stagione (13-20 aprile). Il vincitore in carica quest’anno non è Rafa Nadal, ma il numero 2 del mondo Novak Djokovic, che l’anno scorso ha interrotto il dominio monegasco dello spagnolo dopo 8 anni consecutivi. Sarà da qui inoltre che inizierà la parte di stagione che secondo molti sarà decisiva per decidere i vertici della classifica mondiale. Dal mese di aprile e fino al Roland Garros, Rafa Nadal dovrà difendere una mole enorme di punti, 5.100. Non è la prima volta che lui, che viene definito “King of Clay”, si trova ad affrontare un cammino del genere, su una superficie sulla quale ha una percentuale di vittorie pari al 93,40%. Ma i tornei che hanno preceduto la stagione Europea, in particolare Indian Wells e Miami, ci hanno consegnato un Nole rigenerato, fisicamente e mentalmente, dopo l’inizio appannato di stagione, e un Nadal invece che non è sembrato in grande forma, ancora lontano da quella condizione straripante a cui ci ha abituato e probabilmente in ritardo sulla preparazione a causa dell’infortunio alla schiena patito in finale all’Australian Open. La finale di Miami parla chiaro, un Nadal che ha praticamente subito durante tutto il match il ritorno di Nole. Il cammino di Nadal sarà intenso, difende infatti la finale a Montecarlo (600) e le vittorie a Barcellona (500), Madrid (1.000), Roma (1.000) e Roland Garros (2.000). Un totale appunto di 5.100 punti che rappresentano il 37, 14% del totale dei punti che lo mantengono al momento saldo al numero 1, quindi una stagione da difendere in soli 3 mesi. Di contro il serbo Novak Djokovic potrebbe avvicinarsi allo spagnolo, dato che ha solo 1.900 punti da difendere: campione a Montecarlo (1.000), secondo turno a Madrid (10), quarti di finale a Roma (180) e semifinale al Roland Garros (720). Quasi sicuramente Rafa arriverà a Parigi da numero uno, ma potrebbe essere proprio lo Slam parigino a decretare un cambio al vertice. Rafa potrebbe fare meglio solo riconquistando la corona del principato. L’occasione per il serbo è quindi ghiotta.
Dai 1.525 di Wawrinka agli 865 di Berdych
Altra lotta, questa volta fratricida, quella per il terzo posto. Stanislas Wawrinka difende in questa parte di stagione un totale di 1.525 punti: semi a Casablanca (a cui non ha partecipato) -90 punti, quarti a Montecarlo (180), vittoria a Oeiras (250), finale a Madrid (600), e quarti al Roland Garros (360). Lo svizzero vincitore di 17 Slam invece ne difende solo 1.050: ottavi a Madrid (90), finale a Roma (600) e quarti di finale al Roland Garros (360). Roger Federer ha inoltre accettato una wild card messa a disposizione dal torneo monegasco, al quale non partecipava dal 2011. Molti credono sia in previsione del parto di Mirka, che potrebbe avvenire in concomitanza con uno dei due mille di Madrid o di Roma, che potrebbe essere costretto a saltare, e la cambiale più pesante è proprio quella della finale al Foro. Fra i due lo scarto è di soli 405 punti attualmente. Ma Roger potrebbe fare cassa proprio a Montecarlo, torneo che non ha mai vinto ma in cui è stato finalista per tre volte, sconfitto sempre da Rafa Nadal. Tomas Berdych di punti ne difende invece 865: ottavi a Montecarlo (90), ottavi a Barcellona (45), semifinale a Madrid (360), semifinale a Roma (360) e il primo turno al Roland Garros (10).
La top-ten chiama Fognini
Fabio Fognini è attualmente numero 13 della classifica ATP, suo best ranking, con 2.400 punti. Il cammino per la top-ten deve passare assolutamente dalla stagione sulla terra, dato che dopo Fabio difende le vittorie a Stoccarda e Amburgo e la finale a Umag. A Montecarlo la cambiale più pesante, in cui difende i 360 punti della finale, che se non eguagliati potrebbero farlo scendere di parecchie posizioni. Il tennista di Arma di Taggia, reduce dalla straordinaria vittoria di Coppa Davis contro Andy Murray, che ha riportato dopo 16 anni l’Italdavis in semifinale, può fare punti a Roma (difende solo 45 punti) e a Parigi (per lui un terzo turno lo scorso anno). Delle occasioni alla sua portata vista anche l’ottima forma e il bel risultato in Davis.