TENNIS – Con la semifinale raggiunta a Casablanca, Robarto Carballes Baena è stata la rivelazione della settimana nel circuito ATP.
Roberto Carballes Baena è la rivelazione della settimana del circuito ATP. Partito dalle qualificazioni del torneo 250 di Casablanca si è issato fino alle semifinali. Qui, dopo sei successi consecutivi, è stato fermato dal vincitore del torneo Garcia Lopez.
Prima di questa settimana lo spagnolo era n. 273 della classifica e giocava prevalentemente futures. Ora sale al numero 186, ma se consideriamo solo i giocatori nati come lui nel 1993, è addirittura il numero 3, dietro il ceco Vesely e l’austriaco Thiem.
Carballes ha 21 anni ed è nato a Tenerife, nelle Canarie. Si allena però a Barcellona con Jose Maria Arenas. Coach che è stato il vice capitano di Alex Corretja, durante la sua esperienza alla conduzione del team spagnolo di Davis. Esperienza che è recentemente terminata a causa della nomina di Moya.
Da junior ha raggiunto nel 2011 l’ottava posizione in classifica. In quell’anno ha vinto i campionati europei di categoria, è arrivato in semifinale agli Australian open e ha vinto il torneo di doppio al Roland Garros.
Nel 2012, dopo alcune apparizioni negli anni precedenti, inizia a giocare stabilmente nel circuito maggiore. Iniziano ad arrivare anche le prime vittorie a livello futures. Attualmente in bacheca può annoverare sette tornei di questa categoria, l’ultimo lo ha vinto ad ottobre dell’anno scorso in Spagna.
Dal 2013 inizia a giocare anche alcuni challenger, il suo miglior risultato lo ha raggiunto ad Orbetello, sconfitto in semifinale da Volandri.
Il 2014 infine, inizia con la sua prima partecipazione ad un torneo del grande slam, tenta infatti di qualificarsi agli Australian open, ma viene subito fermato al primo turno da Martin Fischer. Sull’austriaco però, si è preso prontamente la rivincita proprio a Casablanca.
In terra marocchina ha quindi messo in luce per la prima volta le sue qualità a livello ATP. Dopo aver superato le qualificazioni, ha battuto Goffin, che ha appena superato le quali anche a Montecarlo, quindi il portoghese Sousa, nr. 38 ATP e infine Kuznetsov. La sua corsa è stata fermata solo dal vincitore del torneo Garcia Lopez.
Il suo gioco è fatto di colpi da fondocampo molto solidi, che gli consentono spesso di comandare lo scambio e spostare il suo avversario. Chiude spesso il punto con il diritto, suo colpo migliore, giocato spesso da posizione anomala. Il rovescio bimane lungolinea, rappresenta un’ottima arma che spesso il giovane di Tenerife adopera per sorprendere i suoi avversari. Il servizio è un colpo che non gli porta moltissimi punti diretti, ma soprattutto quando usa traiettorie ad uscire, gli consente di non essere attaccato in risposta. Buon gioco di gambe e doti di corsa e resistenza non indifferenti, completano le caratteristiche principali dell’attuale n. 187 ATP.
Ora con l’exploit di Casablanca, la sua carriera è sulla rampa di lancio. Con la tarda maturazione che attualmente vede tanti giocatori, anche ultra trentenni, essere tra i primi posti della classifica, i suoi risultati, in così giovane età, assumono ancora più valore. A maggior ragione se paragonati con i suoi coetanei. Vedremo se nelle prossime settimane confermerà quanto di buono fatto vedere al Gran Prix Hassan II.