TENNIS WTA STOCCARDA – Una partita piena di colpi di scena apre la serata tedesca. Nel pomeriggio Italian Show sul centrale: Errani e Vinci…
…passano il turno battendo rispettivamente Koukalova e Beck, Barbieri lotta come può, ma cede a Kuznetsova.
La partita inaugurale del pomeriggio a Stoccarda è l’incubo del fotografo: tenniste fisicamente simili, stesso completo, oltretutto prevalentemente nero su sfondo nero e illuminazione bruttina… Al momento di catalogare le foto, gli occhi lacrimano sangue!
Sara inizia una partita difficile contro Klara Koukalova, un’avversaria che è imprevedibile quanto il suo nome (per alcuni anni ha giocato come Zakopalova, il nome da sposata)
Nel passato, dopo un paio di vittorie della ceca, Sara ha sempre avuto la meglio in due set, ma mai facilmente.
Oggi però Sara è concentrata e riesce abbastanza agevolmente ad aggiudicarsi l’incontro.
Durante l’intervista del dopo partita, molto serenamente ci dice che è vero che i risultati non sono all’altezza della sua migliore stagione, ma che comunque finora è un buon anno. Cercherà di vivere più tranquillamente la pressione dei tornei su terra, cosa che non le è riuscita l’anno passato e farà, come sempre, del suo meglio.
Ma ecco che in campo scende Gioia Barbieri contro nientepopodimenoche Svetlana Kuznetsova
Chi si aspettava che Gioia fosse intimidita ha avuto ragione…. per qualche game. Gioia ha infatti continuato a giocare aggrassivamente
e non si è rifugiata sui teloni di fondo, nonostante Svetlana le tirasse “dei frigoriferi”!
anzi, a volte la ha messa abbastanza in difficoltà,
ed ha conquistato ben cinque game. Vi assicuro che forse non sembra molto, ma se avete visto Svetlana dal vivo potete capire cosa possa significare
e immaginare che, al momento della stretta di mano, per Gioia non c’è stata delusione.
Gioia è arrivata per l’intervista del dopo partita elegantissima e già pronta per prendere il volo… in tutti i sensi. Riconosce a Galimberti il merito sia per la determinazione e l’aggressività mostrati in campo che per la programmazione estenuante. Vola ovunque riesca ad entrare in tabellone e giocherà le prequalificazioni a Roma. In bocca al lupo!
Look particolarissimo, arriva per l’intervista anche Svetlana Kuznetsova,
che, nonostante l’aspetto intimidente, è di una mansuetudine che diventa disarmante quando si scioglie in un sorriso tenerissimo al pensiero del suo cane Dolce, che, dice, è a casa e le manca moltissimo.
Entra in campo Roberta Vinci (già, stesso completo di Sara e Klara) contro Annika Beck (la foto non la metto per protesta: anche lei stesso completo!!!)
Roberta, nonostante una prima un po’ ballerina, regola agevolmente la tennista di casa, pronta a scusarsi con il pubblico (“Sorry sorry sorry Germany”) durante l’intervista in campo.
E dopo la partita è sorridente e disponibilissima come sempre. La sconfitta di Ostrava tutto sommato ci poteva stare, essendo la loro squadra fortissima, ma non per questo non è dispiaciuta. A suo dire qui le palline sono più pesanti dell’anno scorso e si scivola di meno in campo… ma ora le tocca Radwanska…
Inizia poi il primo incontro del serale. Davanti a uno stadio quasi completamente esaurito, una partita di primo turno che se fosse stata una finale nessuno si sarebbe indignato: Sharapova – Safarova, un incubo per chi non ha la lingua più che sciolta.
La partita è molto tirata, quasi tutti i game sono lottati, spesso Maria, quando i punti contano di più, chiede conferma al giudice di sedia (che peraltro non pare mai placare i suoi dubbi!)
D’altronde, bisogna dire che le due si impegnano in modo particolare nello spolvero delle righe!
Safarova, contrariamente a quanto si vede spesso nella WTA, dove, se una tennista vince a fatica un set molto lottato, spesso passeggia nel set successivo, non perde la concentrazione quando Maria vince il primo set al tie break e le ricambia il favore nel secondo.
Quando però Maria nel terzo vola sul 5-1, ormai la partita sembra finita. Lucie non ci sta e rimonta con grande grinta, costringendola al terzo tie break. Ma la ceca gioca in riserva già da un po’ e cede a 2 game, set and match!
Maria è molto più provata di quello che vuol far credere e neanche il suo viso d’angelo riesce a nascondere la tensione accumulata in partita, ma tant’è, un’altro passo verso la Porsche blu l’ha fatto!