S. Errani b C. Suarez-Navarro 6-3 6-7(6) 4-0 rit.
Ritiro a parte, la numero 1 d’Italia ha giocato un match strepitoso, con la solita tenacia nel voler rigiocare ogni palla, anche la più difficile, e sperimentando anche soluzioni inedite per il suo repertorio, come un insolito rovescio lungolinea portatore di molti punti, e riscoprendo le vecchie soluzioni affidabili, ovvero le palle corte. Una Errani smagliante, che sulla terra rossa ritrova un nuovo stato di forma, con di fronte una Suarez-Navarro che pure su questa superficie sa esprimersi altrettanto bene.
Nel primo set la spagnola voleva farsi inaspettatamente avanti, aspettando la battuta dell’Errani per rispondere con il dritto anomalo, piuttosto che con il rovescio magico, per entrare prepotentemente nello scambio. La strategia funzionava e i primi due servizi dell’italiana venivano strappati, seppur con molta difficoltà. Ma Sarita, che non ha mai contato troppo sul suo servizio, dal canto suo rimaneva aggrappata in risposta, e alle prime palle break riportava il risultato in parità.
Più gli scambi si allungavano, più l’italiana macinava punti e logorava l’avversaria. Le due insistevano sulla diagonale del rovescio, non salutare all’Errani considerando quale colpo monomane ha la Navarro in repertorio; ed infatti Sara era costretta ad allungare gli scambi in una tenuta difensiva o ad uscirne con l’uso della delicatissima palla corta e, strano a dirsi, colpendo rovesci lungolinea. Pur mantenendo la spagnola una altissima percentuale di prime palle (89% a fine primo set), veniva continuamente breakkata.
Dal 2-2 la Navarro ha iniziato letteralmente a fare da tergicristallo in campo, con l’Errani che, attuando le soluzioni più variegate, riusciva a costruire i punti essenziali. Le due si portavano sul 3-3 ma poi era Sara ad ingranare la quinta e fare il tris necessario al 6-3.
Come il primo set, anche il secondo partiva con due break consecutivi, stavolta però era la spagnola a servire per prima. Sara non riusciva a portarsi sul 2-0, una delle non poche occasioni sfruttate in questo parziale. La Suarez-Navarro si era un po’ impigrita, forse sfiduciata, non provava più ad aggredire la battuta dell’avversaria come nel primo set, sebbene avesse ritrovato una certa solidità al servizio, cosa che le era mancata fino a questo punto del match. Tra le due comunque l’equilibrio regnava sovrano, gli scambi erano sempre lottati e quindi spettacolari.
È così che s’alternavano guadagnando i game, fino ad arrivare sul 3-3. L’Errani tentava la zampata, riuscendo a breakkare la Suarez-Navarro, mantenendo il cinismo necessario a trasformare la prima occasione utile, con la rimonta dal 40-15. Ma non basta, perché la spagnola si rifaceva sotto, o meglio era Sara a sprecare una ghiotta palla per il 5-3.
La spagnola allora si portava avanti 5-4 e aveva anche un setpoint sul turno di servizio dell’avversaria, che però veniva annullato con una splendida smorzata da fondo campo che regalava all’italiana il punto più bello del match. Non era abbastanza, le due si trascinavano al tiebreak, dove a spuntarla era la Suarez-Navarro per 8-6, complice un po’ di insicurezza della Errani, che gettava in rete il matchpoint sul 6-5.
La spagnola a fine secondo set era costretta a chiamare la fisioterapista per dei problemi al polso destro, mentre Sara andava a sfogarsi negli spogliatoi. Dopo il tempo necessario alla fasciatura le due ricominciavano con una nuova verve. Sara era costretta subito sul 15-40 sulla sua battuta, ma ne usciva bene, sempre con l’aiuto di Mr. Dropshot; in un batter d’occhio ribaltava la situazione strappando il servizio alla Navarro dopo la terza palla break del game, sporcando il suo rendimento sui breakpoint (100% fino ad allora).
La Suarez iniziava ad avvertire i troppi problemi al polso, cercava il punto più velocemente, ma non bastava a lenire il dolore. Tempo di essere sotto di 4-0 e avvertiva il giudice di sedia di non poter più continuare a giocare. Come consolazione per la Navarro l’ultimo punto del match, una splendida stop volley di dritto che deve aver dato il colpo di grazia al povero polso.
Baci e abbracci con Sara Errani, amica prima che avversaria, che, molto dispiaciuta per la situazione, andava a sincerarsi della condizione della Suarez-Navarro prima ancora di poter gioire della vittoria. Affronterà ora Maria Sharapova in semifinale, dove un’italiana non giungeva sin da 5 anni: allora c’era Flavia Pennetta.
Sara affronterà Maria Sharapova in semifinale: “Dovrò essere aggressiva e cercare di muoverla, ma con lei i punti non durano molto, devo essere pronta a scambi di 3-4 colpi. Sarà dura” ha commentato la Errani.
Gli altri quarti di finale
Negli altri incontri di giornata, Maria Sharapova ritrova un successo di prestigio con il ritorno sulla terra battuta: Masha batte in 2 set Agnieszka Radwanska 6-4 6-3. La russa, che va alla caccia del terzo titolo consecutivo a Stoccarda, si impone in una partita stranissima dove ci sono stati 7 break nei primi sette giochi dell’incontro. Chiuso il primo set per 6-4, la Sharapova è volata 4-0 nel secondo e la reazione della sua avversaria è stata tardiva e la Radwanska si è arresa 6-3 dopo aver annullato 7 match point. Ora l’aspetta Sara Errani in semifinale.
“Ovviamente è stata una partita difficile e lei ha giocato molto bene quei match-point, sono felice di essere rimasta aggressiva ed essere riuscita a vincere l’ultimo punto. E’ una grande vittoria, la più grande dall’infortunio probabilmente”- ha commentato Maria.
La partita più combattuta della giornata è stata quella tra 2 campionesse del Roland Garros: Ana Ivanovic ha superato in 3 set Svetlana Kuznetsova, 6-3 2-6 6-4 il punteggio finale con la serba che è avanti ora 9-3 nei confronti diretti.
I primi 2 set sono stati dominati in modo simmetrico: la Ivanovic ha infilato 6 giochi su 7 dal 2-0 sotto nel primo set. La russa ha risposto dominando il secondo set dal 2-2, infilando 4 giochi consecutivi. Nel terzo grande equilibrio, non ci sono stati break nei primi 7 giochi, finche la Ivanovic non ha capitalizzato alla prima occasione nell’ottavo gioco.
“E’ stato un match molto difficile oggi, di alto livello però. L’ho capito subito dalla durata degli scambi e dal suo livello di gioco – sta migliorando di nuovo. La sua palla è molto più pesante sulla terra battuta, ha molto spin ed era difficile entrare in ritmo, ma dopo qualche game ci sono riuscita. Al di là del secondo set sono contenta di come ho giocato” ha detto la Ivanovic.
Per la Ivanovic ora derby serbo visto che Jelena Jankovic sarà la sua avversaria in semifinale, avendo battuto la russa Kleybanova per 6-4 6-3.
La Jankovic ha portato avanti fino alla fine del parziale un early-break nel primo set e dopo un certo equilibrio nel secondo ha infilato 3 giochi consecutivi dal 3 pari.
“E’ meglio che io e Ana ci incontriamo in semifinale, vuol dire che una di noi due andrà in finale, il che è importante per il nostro paese, e una di noi potrà giocare per vincere la Porsche (sponsor del torneo). Sarà una partita difficile naturalmente.” ha commentato la Jankovic.
Risultati
(8) S . Errani (ITA) d C . Suarez (ESP) 63 67(6) 40 (rit.)
(5) J . Jankovic (SRB) d A . Kleybanova (RUS) 64 63
(6) M . Sharapova (RUS) d (1) A . Radwanska (POL) 64 63
(9) A . Ivanovic (SRB) d S . Kuznetsova (RUS) 63 26 64