TENNIS WTA STOCCARDA – Troppo forte la Sharapova per Sara, superata senza troppe difficoltà (6-1 6-2). In finale affronterà la Ivanovic che supera la Jankovic (6-3 7-5).
M. Sharapova b. S. Errani 6-1 6-2 (Giulio Fedele)
Una devastante Maria Sharapova conferma il suo stato di forma ed il suo feeling con il torneo di Stoccarda, dove è uscita vincitrice nelle passate due edizioni. La siberiana è apparsa in gran spolvero e non ha lasciato scampo alla nostra Sara. Le due si sono affrontate varie volte in carriera, con il più famoso scontro nel Roland Garros del 2012 in finale, ma anche più recentemente dove l’azzurra aveva avuto serie chance per mettere in difficoltà la russa (vedi il 7-5 7-5 di Miami 2013). Però una Maria in versione sparatutto ha dato l’impressione di essere di un altro pianeta rispetto all’Errani, che pure sulla terra rossa ha dimostrato di potersela giocare con le migliori del circuito. Alla Sharapova quindi va il posto in top10, oltre che la possibilità di vincere una Porsche blu scintillante, che come ricorda Monique, la nostra inviata a Stoccarda, già possiede nel garage, e il primo torneo della stagione.
L’italiana si è svegliata troppo tardi nel primo set, e lo ha fatto per poco tempo. Ci sono voluti tre game persi prima di vedere l’Errani cercare di attuare una sua tattica per indurre l’avversaria all’errore. Una Sharapova centratissima sparava ogni colpo per cercare il vincente, ed il guaio è che non sbagliava quasi mai. Dall’altra parte Sara non riusciva a mantenere i suoi colpi profondi quando lo scambio s’allungava, e naturalmente la russa non si faceva pregare per mettere i piedi in campo ed attaccare la pallina. Partita sotto 3-0, l’italiana ha allora cercato di rimettersi in gioco, con maggiore aggressività e concentrazione; tenuto il servizio a 15, era sembrata poter dire la sua, rimanendo attaccata al set. Sensazione illusoria, perché Maria non ci stava e dominava il resto del set, infilando una altra tripletta. Inutile dire il perché: in risposta la siberiana era ingiocabile, e tutt’al più Sara non riusciva minimamente ad essere incisiva negli scambi interlocutori, dove avrebbe potuto metterla in difficoltà.
A fine set Sharapova collezionava 16 vincenti contro i 4 di Sara, il che, sulla terra rossa, non è poco. L’italiana con espressione sfiduciata chiamava il coach che, con una raffica di parole indecifrabile, cercava di sfruttare il poco tempo disponibile per rassicurare la sua beniamina.
Il secondo set non iniziava meglio per l’azzurra: servizio perso a 0. Ma si sa che Sarita è l’ultima delle giocatrici nel circuito a voler mollare, tanto più sulla terra. Delle risposte aggressive, quasi a voler copiare il gioco della avversaria, le fruttavano il controbreak, sempre a 0. Ma il servizio è rimasto un problema quest’oggi, non per le percentuali, quanto più per l’attitudine della Sharapova che ha ucciso letteralmente ogni palla che scavalcava la rete. Stavolta la battuta veniva strappata a 15. E non c’è stata più alcuna chance di rientrare effettivamente in partita per l’italiana. Dal 2-1 la siberiana si lanciava sul 4-1 e, prima di subire un piccolo stop, il break del 4-2, infilava gli altri due game per assicurarsi la sua prima finale della stagione e la terza occasione di vincere il torneo di Stoccarda.
“Sono contenta di come ho giocato, con il servizio ho reso molto bene. So che lei è una giocatrice molto dura da affrontare, sapevo che mi avrebbe fatto giocare una grande quantità di palle e quindi avrei dovuto avvantaggiarmi fin dall’inizio del match.” – ha dichiarato la Sharapova a fine match.
Rassegnata invece Sara Errani che ha commentato nel post-partita:
“Ho provato ad essere più aggressiva perché qui le condizioni sono veloci e quindi non si può giocare molto in top spin e comunque lei è molto alta quindi anche il top spin non le dà molto fastidio. L’unico modo oggi era essere aggressiva ma non ha funzionato, lei ha giocato un match incredibile”.
A. Ivanovic b. J. Jankovic 6-3 7-5 (Enrico Cotini)
Seconda semifinale quest’oggi a Stoccarda caratterizzata dalla vittoria di Ana Ivanovic sulla connazionale Jankovic con il punteggio di 6-3 7-5, la vincitrice affronterà domani la Sharapova in finale (7-2 i precedenti per la russa, ,la tennista serba non la batte dal 2007).
Attualmente la Jankovic precede la connazionale di quattro posizioni essendo le giocatrici rispettivamente numero 8 e 12 del ranking. Nei precedenti invece è nettamente avanti la Ivanovic, che ha vinto otto dei precedenti undici incontri disputati.
Entrambe le tenniste sono state numero 1 al mondo nel 2008 e dopo un periodo di appannamento sono dal 2013 in netta risalita. La Jankovic ha fatto finale a Bogotà quest’anno e la Ivanovic ha vinto due titoli a Auckland e a Monterrey.
Partita caratterizzata dalla sfida tra il diritto esplosivo della Ivanovic e il suo tennis molto potente, contro il gioco d’incontro e il grande rovescio della Jankovic.
L’inizio della partita, che vede Ivanovic servire per prima, è titubante per entrambe le giocatrici, che mantengono il servizio annullando palle break. Successivamente la campionessa del Roland Garros 2008 sale in cattedra. Grazie ad un altissima percentuale di prime, riesce a comandare facilmente gli scambi e trovare facilmente il punto con il diritto. La Jankovic invece trova poco aiuto nella prima palla di servizio. Sulla seconda la connazionale entra nel campo e ottiene il break al quarto gioco. Successivamente vengono mantenuti i servizi con la Ivanovic che non trema quando deve chiudere e spingere con il suo colpo migliore.
Nel secondo set il match sembra poter girare con la finalista dell’US Open 2008 che trova il break e va sul 2 a 0. Ivanovic però subito lo recupera, rimanendo incollata alla concittadina di Belgrado.
In questo parziale però c’è più partita, con la Jankovic che è meno fallosa di diritto e più profonda con il rovescio lungolinea, che gioca spesso in contropiede. La partita si decide sul punteggio di cinque pari, dove a causa di un doppio fallo della Jankovic, l’avversaria ottiene due palle break che subito trasforma. L’ultimo game è invece quasi drammattico. Ivanovic si procura due palle match, ma la Jankovic le annnulla dopo due scambi lunghissimi. Sulla parità dopo un nuovo scambio fatto di un palleggio forsennato, la Jankovic cade male sulla caviglia e consente di andare di nuovo all’avversaria a un punto dal match. Jankovic non molla e annulla anche questa palla decisiva, sfruttando un net della connazionale che la favorisce. La partita però si conclude con due errori gratuti della Jankovic che probabilmente non ne aveva più e si sente insicura sulla caviglia.
La Ivanovic è serena a fine partita:
“Sono certamente sollevata; quando ha salvato quel match point con la mia palla che ha preso il nastro, quello è stato un punto incredibile. Ma è stato un grande modo di finire il match, ho cercato di prendere l’iniziativa in quei momenti difficili alla fine – è il mio gioco”.
Delusa invece la sua avversaria:
“Mi è difficile leggere il suo gioco, a volte non so da che parte piazzerà certi tiri, specialmente il servizio e ho fatto fatica a breakkarla. Inoltre non ho servito bene come nei giorni precedenti questa settimana. E’ stato comunque un match di buona qualità”
Finale meritata dunque per la Ivanovic, che oggi ha fatto vedere l’esplosività che la portò ad essere numero uno al mondo e a vincere gli open di Francia, domani sarà una finale apertissima con Maria Sharapova.