TENNIS ATP BARCELLONA – Nessun problema per il giapponese che dispone agevolmente anche di Giraldo. Da domani sarà numero 12, il colombiano 47
Ci aveva provato anche il presidente colombiano a spingere il buon Santiago Giraldo – il miracolato di Barcellona – all’ultima prodezza. Ma Kei Nishikori sta prendendo le misure alla sua nuova dimensione, niente più retrovie per lui da quest’anno e buon per Rafa che è incappato in Almagro perché il giapponese è cliente ben più complicato e se non l’affronti in buone condizioni rischi di fare le stesse figure di Cilic, Gulbis e oggi il povero Giraldo. E fa anche pensare il fatto che il giapponese – primo successo asiatico qui, quinto per lui, primo nella terra rossa – non sia un giocatore da terra quanto uno nato e cresciuto nel cemento. Sarà merito di Michelino Chang – anche se Kei dice di non aver notato grandi differenze tecniche rispetto al passato, forse giusto qualcosina in più dal lato della fiducia – sarà merito di una ritrovata condizione fisica decente, ma il punto è che Nishikori si pone davvero come un brutto cliente per il prosieguo della stagione sul rosso. Se è vera gloria lo sapremo tra pochi giorni, quando a Madrid il giocatore orientale, che sta scatenando una Kei-mania al suo paese, sarà alle prese con tutti i big. Lui mantiene un profilo basso, dicendo che “il mio obiettivo è provare ad entrare nei primi 10, non so se sono ancora pronto per vincere uno slam”. Abbiamo provato a chiedergli come mai in semi e in finale abbia commesso doppio fallo proprio sul match point e con un sorriso disarmante ha detto “che forse sono un po’ nervoso, ma ero molto avanti; certo potrebbe essere pericoloso in altre circostanze”.
L’incontro è durato 5 minuti in pratica. Giraldo ha sorpreso Nishikori strappandogli subito il servizio, ma è stato il classico fuoco fatuo perché Nishikori è partito nel game successivo e non si è più fermato fino al 2-0 del secondo set. Qui ha concesso un altro game al bistrattato avversario ma la partita era finita posto che fosse mai cominciata. Così l’unico scossone ci ha pensato a darlo Mohamed Lahyani, il giudice di sedia, che ha redarguito con forza una ragazzetta che urlava da un palazzo di Pedralbes che si affacciava sul campo. Tante risate e poi saluti e ringraziamenti di prammatica da parte di vincitore e sconfitto. Anche Giraldo alla fine non sembrava prendersela più di tanto: “era importante servire bene, cosa che non sono riuscito a fare per tutto il match, ma sono molto contento della mia settimana”.
Finale
Nishikori b. Giraldo 62 62