TENNIS WTA MADRID INTERVISTE – Incontro di primo turno, Sharapova b. McHale 6-1 4-6 6-4
D: Parliamo del secondo set.
R: Sì, non sono riuscita a crearmi nessuna opportunità sul suo servizio, non ho avuto alcuna palla break fino al terzo set. Il problema è stato non creare nulla alla risposta e lasciare che fosse lei a comandare dal primo scambio.
D: Hai battuto Christina qui l’anno scorso, al secondo turno. Ti aspettavi un macth così duro, stavolta?
R: Ho iniziato bene, poi non sono riuscita mantenere quel livello, continuare a fare quello che stavo facendo, mi sono un po’ disunita. Lei è un osso duro, non regala nulla, lavora sodo e credo si sia visto oggi.
D: Il lavoro con Sven ti sta portando qualcosa di nuovo? Ti senti più sicura? L’obiettivo è battere Serena o semplicemente migliorare?
R: Penso che il primo obiettivo per chiunque si unisca ad un team nuovo sia prima di tutto imparare ed osservare, poi lavorare su quello che si può migliorare. A questo livello sono davvero pochi i dettagli che possono fare la differenza; non l’ho assunto per un cambiamento radicale, piuttosto per piccoli accorgimenti utili a migliorare il mio gioco.
D: In che modo pensi sia d’aiuto avere la possibilità di avere il coach in campo, rispetto ai tempi in cui non era possibile?
R: In realtà non preferisco questa possibilità; è uno sport individuale, dipende da te e da come ti approcci alla situazione. Certo è utile se perdi un po’ la presa sul gioco, ma non è che entra e cambia tutto, serve forse più ad avere una carica in più o un punto di vista diverso, quello che vede lui dal box è differente da quello che percepisci tu in campo.
D: Ieri abbiamo visto tutta la famiglia del tennis in campo. Conoscevi Elena?
R: Sfortunatamente non ho mai avuto la possibilità di conoscerla personalmente, ma nonostante ciò penso sia una enorme tragedia non solo per il mondo tennistico, ma specialmente dal lato umano vedere qualcuno di così simile a te, che compete come atleta nel tuo stesso sport. Vedere qualcuno combattere per la propria vita in così poco tempo è molto triste, ti apre gli occhi. Le mie preghiere sono per lei e la sua famiglia.
D: Giocherai contro Sam o Garbine al prossimo turno. Hai giocato moltissimo con la Stosur, ovviamente, e mi sembra abbia incontrato Garbine a Roma lo scorso anno. Cosa ti aspetti da loro?
R: In ogni caso penso sarà un incontro duro, e dovrò senz’altro alzare il mio livello. Preferisco concentrarmi sul mio gioco, piuttosto che pensare a chiunque sia dall’altra parte della rete, e sarò pronta.