TENNIS – Un’indomita Maria Shararapova soffre nel primo set contro una scatenata Halep ma poi sfodera tutta la grinta e la potenza e si aggiudica per 1-6 6-2 6-3 il Mutua Madrid Open. È il 31esimo titolo in carriera per lei. Dal 2010 ha vinto 11 tornei, 8 dei quali sul rosso.
[8] M. Sharapova b. [4] S. Halep 1-6 6-2 6-3 (Marco Gatti)
Eccoci alla finale del torneo di tennis femminile di Madrid, a contendersi il titolo Maria Sharapova, numero 9 del ranking WTA e testa di serie no. 8 del torneo e Simona Halep, numero 5 della classifica e testa di serie no. 4 del torneo.
Due i precedenti: risalgono al 2012 (Indian Wells e China Open), hanno espresso un verdetto univoco per Maria Sharapova che si è assicurata entrambi i match in due set, non si giocava sulla terra battuta.
Il primo servizio è di Maria Sharapova, che è in questo match pare partire più tranquilla rispetto al match di ieri con la Radwanska, si aggiudica il primo 15, ma la Halep conquista i tre punti successivi e sale 15-40 che trasforma immediatamente nel primo break: 1-0 Halep e servizio. Subito dopo primo game ai vantaggi, vantaggio Halep, servizio vincente e 2-0 Halep, che non dà ritmo e non concede alla russa di spingere.
È in difficoltà col servizio la russa e non riesce a prendere posizione e buon timing per mettere pressione: va sotto 15-40, chiude la Halep, 3-0 e servizio. Vola 40-0 nel turno di servizio la rumena e chiude per il 4-0 con un servizio vincente, impressionante il miglioramento di questa ragazza nel servizio.
Sharapova vince il primo game ma sul 5-1 scappa ancora il diritto della russa e Halep può chiudere il primo set: 6-1 in 29 minuti.
La Sharapova non riesce a prendere campo e pressare nei primi scambi del gioco e quando lo scambio si allunga prende il comando la Halep che riesce a mettere sempre in difficoltà la russa e la costringe all’errore o a concedere facili chiusure in avanzamento.
Secondo set, inizia Simona Halep: c’è un ottimo diritto in lungo linea della russa che per fare punti deve giocare sulle righe, rischia la risposta sulla seconda la Sharapova, ma la palla esce, 30-15, rischia ancora la risposta ed ottiene un vincente la russa, 30-30, riesce a prendere il comando dello scambio e chiude Maria, 30-40, primo break della Sharapova in apertura di secondo set: 1-0 per la russa, che si trova subito sotto 15-40 nel game successivo ma trova un ace e con un accelerazione di diritto allunga sul 2-0.
In questo inizio di secondo set sta giocando meglio Maria Sharapova, un po’ passiva la Halep, che è comunque ancora vicina, ma ora c’è più partita, la russa riesce ad essere più efficace ed a colpire la Halep sui contropiede, una situazione tattica che pare infastidire la Halep.
Il match è in un momento in cui potrebbe girare: sta salendo il livello di gioco e la velocità di palla della Sharapova, appare un po’ incerta la Halep, che fatica negli scambi, sembra ripetersi la situazione del match di semifinale della Halep: pare un problema più di testa che fisico.
La Halep, colpita in varie occasioni sul contropiede, appare incerta: parte con qualche frazione di secondo di ritardo per leggere il colpo della russa e ciò consente a Masha di prendere il comando dello scambio, doppio fallo e 30-15, 40-15 con la Sharapova che prende il punto a rete con uno schiaffo di diritto al volo, stecca la Halep e la russa conduce 4-2 nel secondo set.
Sul 4-2 Halep sale 40-15 ma commette un doppio fallo e poco dopo subisce l’aggressività della russa che guadagna sempre più campo: ora si gioca sui ritmi della Sharapova, secondo doppio fallo Halep e palla break Sharapova, altro cross di diritto di Masha che passa a condurre 5-2 e servizio e chiude poco dopo a zero aggiudicandosi il secondo parziale.
Per la prima volta la finale femminile di questo torneo sarà decisa al terzo set. Halep tiene il primo turno di servizio e torna ad essere davanti dopo aver inseguito per tutto il secondo.
Ma Sharapova sta prendendo fiducia mentre la Halep appare infastidita dal vento e da alcune sue incertezze. La russa pareggia subito i conti. Sull’1-1 la romena sale ancora 40-15 ma finisce per perdere un game decisivo: Halep non riesce più a spostare la Sharapova e finisce per andare in confusione e sbagliare. Vantaggio per la russa, accelerazione di rovescio Sharapova e primo break del terzo set (2-1). Sharapova gioca meglio nel terzo set, ma non riesce a prendere definitivamente in mano il gioco.
Halep prova a reagire ma finisce per sbagliare troppo, commette un doppio fallo e cede di nuovo il servizio: è 4-1 pesante, il “vento del gioco” è cambiato, è migliorata la Sharapova, meglio nel servizio, più vicina al campo e pronta ad entrare; momento involutivo per la Halep: serve male, scambia male, commette troppi errori.
Maria però si prende una pausa e cede il servizio subito dopo e Simona riesce a salire fino al 4-3. Tuttavia, la rumena pare avere qualche problema, si tocca il costato più volte nel corso del game, prova a respirare profondamente mentre prende posizione.
Sharapova non si guarda più indietro: carica tutti i punti con il c’mon e tiene a 15, mandando a servire per restare nel match Halep. La romena sale 30-15 ma non vince più un punto: ancora un contropiede della russa dopo la risposta al servizio frutta il 30-30, entra sempre più nel campo la russa che trova il primo match point e lo converte subito: gioco, set, e match, tempo di gioco un’ora e cinquantasette minuti.
Conquista il suo primo titolo a Madrid Maria Sharapova, il 31° della carriera e sale al numero 7 della classifica WTA. Non è stata una giornata di particolare splendore per Maria Sharapova: non ha visto palla nel primo set, ha combattuto e remato per aggiudicarsi il secondo set, non ha perso l’occasione di approfittare della situazione involutiva in cui è caduta la Halep che di tanto in tanto nel secondo set e con frequenza sempre maggiore nel terzo. Ma il risultato finale è ciò che conta: Maria Sharapova vince il suo primo torneo Master 1000 di Madrid battendo la rumena Simona Halep 1-6, 6-2, 6-3.
Fino al 2010 Maria Sharapova aveva vinto un solo titolo su terra, peraltro quella anomala di Amelie Island. Dal 2010 in poi ha vinto 11 titoli e 8 di questi sono arrivati sulla terra. Con quella di oggi completa la collezione: ha vinto infatti tutti i tornei che più contano su terra battuta (Roland Garros, Roma, Madrid e Stoccarda).