TENNIS – Serena Williams spazza via Varvara Lepchenko 6-1 6-2. Ana Ivanovic batte nettamente Maria Sharapova per 6-1 6-4 in un’ora e 19 minuti. Tra Li Na e Stosur c’è partita fino al 3-3. Poi la cinese vince otto game di fila e si qualifica ai quarti dove affronterà Errani o Cetkovska.
Williams S. (USA) b. Lepchenko V. (USA) 6-1 6-2 (Enrico Cotini)
Serena Williams ha demolito in un’ora e diciassette minuti la connazionale (di origini uzbeke) Varvara Lepchenko. Il punteggio la dice tutta sulla facilità con cui la vincitrice ha potuto disporre della sua avversaria.
Una dimostrazione di forza, di piena concentrazione mentale e anche di ottima forma fisica, che pongono Serena come logica favorita per la vittoria finale.
L’unico precedente tra le due giocatrici è stato quello dell’anno scorso a Brisbane. Certo non era molto incoraggiante ed infatti il risultato non era stato molto differente da quello di oggi (6-2 6-1).
Primo set che inizia con entrambe le giocatrici che mantengono il servizio senza palle break. La Williams però oggi è molto concentrata. Il vento non la distrae minimamente. Prende sempre l’iniziativa quando batte l’avversaria, spesso anche sulla sua prima palla. Conquista cinque giochi consecutivi e chiude il primo parziale 6-1. Sono passati trentatre minuti. Guardando le statistiche gli errori gratuiti sono uguali, la Williams però è nettamente avanti nei vincenti. La numero uno al mondo oggi ha nel rovescio un colpo micidiale. Appena l’avversaria accorcia, entra nel campo e la punisce spesso in lungolinea.
La Lepchenko in realtà non gioca male. Servizio mancino ad uscire molto incisivo e dritto uncinato in top con cui trova spesso il vincente. Prima di questo incontro aveva infatti vinto agevolmente sia con la cinese Peng che con la connazionale Stephens, lasciando per strada solo cinque games.
L’inizio del secondo set vede l’unico piccolo passaggio a vuoto della Williams. L’avversaria sembra sbloccarsi e giocare a tutto braccio. Si porta avanti 2-1 trasformando la quinta palla break del game. Per un attimo ci si illude che possa esserci un po’ di lotta. Invece Serena torna a macinare gioco. Sbaglia pochissimo e e gestisce anche degli ottimi punti sulla difensiva. Di nuovo cinque giochi consecutivi e il match si chiude dopo settantasetta minuti.
Domani ci sarà la cinese Zhang a provare a sbarrarle la strada. L’eventuale semifinale invece potrebbe essere con la Ivanovic. La serba oggi ha estromesso con grande facilità la Sharapova dimostrando di essere tra le giocatrici più in forma del circuito. Potrebbero dare vita a una delle più belle partite del torneo.
Ana Ivanovic b. Maria Sharapova 6-1 6-4 (Laura Guidobaldi)
È la rivincita della finale di Stoccarda, il derby della grande bellezza del tennis. Sì, sono di nuovo loro, Maria Sharapova e Ana Ivanovic che, dopo la spumeggiante finale del Porche Tennis Grand Prix, si ritrovano sul centrale del Foro Italico. Masha è ormai una grande beniamina del pubblico romano dopo aver trionfato nelle edizioni del 2011 e del 2012. Ma anche Ana è amatissima a Roma dove era giunta in semifinale nel 2010
E proprio come a Stoccarda, Ana parte con il piede sull’acceleratore; come un rullo compressore, comincia travolgendo la russa e sale rapidamente 4-1. Ana è lanciatissima, spinge e si avventa sulla palla con tutto il peso del corpo. Dalle sue corde partono siluri micidiali di dritto e rovescio, incrociati e lungolinea. E arriva un altro break per la serba che prende il largo sul 5-1, producendo un tennis impeccabile. Dall’altra parte della rete Maria è in notevole difficoltà, soprattutto con il servizio. Ana la sta surclassando con il suo stesso gioco, con grandi fendenti da fondo ma sapendo anche variare all’improvviso, proprio per non rischiare di farsi ingabbiare dal ritmo sfrenato di Masha. Il primo set scivola via rapidamente, con la Ivanovic che se lo aggiudica 6-1 in soli 31 minuti.
La tennista di Belgrado sembra non fermarsi più: mette a segno un altro dritto incrociato al fulmicotone in apertura di secondo set, annichilendo ancora una volta l’avversaria. Per il momento sembra non ci sia nulla da fare per la Sharapova che subisce anche il break nel primo game, tradita inoltre da un duplice dioppio fallo, il primo sulla palla game e il secondo sulla palla break. La serba entra benissimo con i piedi dentro il campo, caricando con massima potenza i propri fendenti. Dopo essere stata martellata in tutti i modi, Maria ha ora la possibilità di brekkare Ana che però si salva brillantemente scendendo a rete e chiudendo con un ottimo smash. Alla fine, però, arriva il controbreak per la siberiana anche se la serba sembra davvero scatenata.
E infatti, a forza di spingere con un’intensità elevatissima, la Ivanovic comincia a concedere qualche palla in più e, in pochissimi minuti, la Sharapova si porta in vantaggio 2-1.
Ma Ana non si scompone e tiene a zero il proprio turno di battuta pareggiando sul 2-2. Tuttavia Maria ora è nel match e, ritrovando progressivamente il servizio, ritorna competitiva e aggressiva, salendo ancora 3-2. Sul 30-30 arriva il secondo doppio fallo per la serba che poi, cacciando un facile dritto in rete, concede a Masha la palla break per il 2-4. La annulla ma ce n’è un’altra per la russa, nuovamente annullata da Ana. Tanta grinta e autoincoraggiamento da parte della serba che sta mettendo in campo tutta la carica agonistica e l’aggressività di cui è capace, tant’è che induce Masha all’errore per poi andarsi a prendere il 3-3 con un servizio vincente.
Le due spingono all’impazzata, mettendo a segno, prima l’una poi l’altra, vincenti sugli angoli e sulle righe. Con l’ennesima spinta, Sharapova si aggiudica il settimo game e sale 4-3 ma, ancora una volta, Ana pareggia i conti sempre grazie al servizio e ad una solida tenuta psicofisica. La serba entra moltissimo nel campo in risposta al servizio e fa sì che Maria incappi così nel doppiofallo; poi….con una deliziosa e perfetta smorzata di rovescio da fondo su un fendente della Sharapova, si procura 3 palle break per poi strappare inesorabilmente la battuta alla siberiana e volare sul 5-4. La Ivanovic continua ad affondare, senza paura e solida.
Masha non è da meno; sappiamo quanto la russa possa essere pericolosissima proprio nello svantaggio. E infatti si scatena con lo sventaglio di dritto, lasciando ferma l’avversaria. La serba commette doppio fallo ma poi sbaglia anche Maria e si arriva sul 40-40.
Con una prima perfetta slice e un winner di rovescio, Ana si procura il matchpoint, per poi chiudere 6-1 6-4 con un dritto devastante sul quale Maria nulla può.
Questa volta è Ana a trionfare nel derby della grande bellezza, vince con Maria per la terza volta in carriera su 11 incontri, la prima dal 2007. Ana ferma la corsa della russa sulla terra rossa e ora per lei ci sarà la spagnola Carla Suarez Navarro.
[2] Li Na b. S. Stosur 6-3 6-1 (Daniele Vallotto)
Non c’è stata partita per quello che poteva essere uno dei match più stimolanti di questo giovedì. Invece Li Na ha battuto per la prima volta in carriera Samantha Stosur dopo sei incontri in cui aveva raccolto un set su tredici (anche se si trattava di match molto datati, l’ultimo risaliva a ottobre 2011). Stavolta ne ha vinti due senza troppi problemi in meno di un’ora di gioco. Colpa un po’ del servizio di Stosur (il kick sul rovescio di Li non ha praticamente mai funzionato) e merito di una sorprendente resistenza della numero 2 del mondo sulla diagonale di dritto, dove teoricamente avrebbe dovuto soffrire di più. Il risultato è stato un assolo della cinese, che ha brekkato per prima sul 2-2 con la specialità della casa, il rovescio lungolinea. Stosur è stata brava a recuperare subito lo svantaggio ma si è trattato di una parentesi in mezzo ad un repertorio schiacciante di superiorità.
Li ha infatti ripreso a pressare da fondo campo senza concedere respiro all’australiana, che come detto, non ha trovato la continuità necessaria al servizio. Tradizionalmente il kick sul rovescio dà molto fastidio a Li: oggi invece Stosur non è riuscita ad infastidire minimamente la sua avversaria con questo colpo. Subìto il break, infatti, Li ha vinto i sucessivi otto game, volando 6-3 5-0 e chiudendo di fatto il match. Le sporadiche discese a rete di Stosur servivano solo ad offrire qualche bel colpo allo sparuto pubblico della SuperTennis Arena ma per il resto la partita è stata tutta nelle mani di Li Na, superiore in tutti i fondamentali da fondo campo. Se sulla diagonale di rovescio non c’è storia, Stosur poteva almeno sperare in una giornata-no dalla parte del dritto. Invece Li ha giocato in tutta sicurezza da quel lato, neutralizzando del tutto gli aspetti di gioco su cui Stosur sperava di far partita. Alla fine Samantha è riuscita ad evitare il bagel ma Li ha chiuso in scioltezza con un altro vincente di dritto. Lo score finale è piuttosto eclatante: 17 vincenti a 8, stesso numero di errori (19).
Ai quarti Li Na affronterà Errani o Cetkovska.