TENNIS- Peter Haas, condannato per frode, si dichiara pentito e spera in una diminuzione della pena. Il figlio Tommy, intervistato per la Bild, si mostra scioccato ma non per questo motivo intende abbandonare i suoi genitori al loro destino.”E’ un disastro ma nessuno è perfetto, li sosterrò ancora”.
“Ho fatto un errore. L’ho fatto per i miei bambini ma non è una scusa, anche perchè ho assolutamente esagerato. Questo è accaduto perchè la mia grande avidità ha offuscato la mia ragione. Sono triste per questo”.
A parlare è Peter Haas, padre del campione Tommy, chiaramente provato dopo essere stato di recente condannato per frode.
L’ammontare dell’evasione sembra superare i 14.000 €, ma Peter Haas non sembra però concordare sull’entità della pena: “Abbiamo presentato ricorso in appello perchè la pena possa essere ridotta. Credo davvero che non ci sia una giusta proporzione tra le due cose.”
Haas padre dunque si è preso le sue responsabilità, sperando in una diminuzione della pena. Haas figlio, attualmente impegnato a Roma dove ha già eliminato Seppi e Wawrinka, ha trovato il tempo per esprimere il suo pensiero: “E’ un disastro ed è una questione che dovremo affrontare nella sua interezza alla conclusione del mio torneo a Roma. Sto facendo bene e sono concentrato per andare avanti, ma ogni giorno lotto contro la distrazione che la problematica mi ha causato”.
Per quanto stia dando spettacolo agli Internazionali d’Italia, è evidente che Tommy Haas non possa evitare di parlare della questione familiare e dunque, intercettato anche dalla Bild, ha aggiunto ulteriori dettagli alla vicenda.
“Non ne sapevo nulla ed è scioccante quello che viene fuori, sia per me che per le mie sorelle. Come ho detto prima ora voglio rigare dritto e concentrarmi sul torneo ma spesso mi viene da pensare al peso che i miei genitori hanno dovuto sopportare per tutto questo tempo. Nessuno è perfetto e nemmeno mio padre, ha sbagliato. Ma sono sempre stato dalla parte dei miei genitori e non verrò meno nemmeno stavolta, li sosterrò ancora perchè hanno sbagliato, ma li ho capiti”.