ATP ROMA – Incontro di quarti di finale. R. Nadal b. A. Murray 1-6, 6-3, 7-5. L’intervista del dopo partita.
Ci puoi parlare delle sensazioni che hai provato quando eri sotto 6-1 nel primo set e 4-2 nel terzo?
Quando ero sotto 6-1 non sentivo di giocare male, probabilmente non molto bene tatticamente, ma l’energia che avevo dentro era migliore di ieri, l’attitudine positiva e in generale le sensazioni erano migliori rispetto a ieri. Ho avuto qualche game difficile all’inizio del secondo set, ha avuto dei break points, ho preso la linea e sono stato fortunato. Sentivo di essere in grado di poter cambiare qualcosa, l’ho fatto, sono andato più spesso a rete, ho aspettato e cercato di essere più paziente. Di sera la palla viaggia più lenta, il rimbalzo è più basso, ma allo stesso tempo giocavo contro il suo rovescio e lui riusciva a controllare il mio dritto, e in quel momento ho cercato di analizzare cosa ci fosse di sbagliato, perché sentivo che non stavo giocando male. E quindi ero fiducioso che se fossi riuscito a cambiare qualcosa potevo rientrare in partita e lottare. Non di vincere ma di poter essere competitivo e poi ho avuto delle opportunità: quando ho iniziato ad andare a rete gli ho messo il dubbio di non poter difendere la palla più alta, più lenta, a crearmi il vincente e a proseguire bene. E sul 4-2 nel secondo set credo di essere stato un po’ fortunato perché all’inizio del terzo set stavo giocando molto bene: lui ha giocato alcuni colpi fantastici e anche io e non so come riuscisse a colpire la palla in cross… Ogni vittoria è speciale ma questa per me è molto importante, contro uno dei giocatori più forti del mondo. Lui ha giocato alla grande e questa è una vittoria che significa molto per me. Ho avuto un grande spirito oggi e credo davvero che dopo aver giocato 3 partite come queste, dopo aver perso il primo set, ed essere stato in grado di lottare, sia una gran cosa: dal punto di vista fisico sto bene e anche la parte mentale è buona. Nel mio tennis, se la parte mentale è buona allora il mio gioco arriverà prima o poi, e questa è una delle mie migliori partita da un po’ di tempo a questa parte e sono molto felice. È una sensazione bellissima essere in semifinale dopo questa partita con Andy. Questo match mi da la forza, la fiducia, mi fa sentire vivo. Nella mia carriera ho disputato tante partite come questa e sono proprio le partite che mi danno grande forza. (Andy), è già nel circuito da un po’, ed è sempre difficile ritornare dopo un infortunio alla schiena ma la cosa importante è che sia in grado di allenarsi bene. Il suo livello è altissimo, non ne ho mai dubitato, e sarà sempre uno dei tennisti più difficili da battere. Ha avuto il tempo di prepararsi, di adattarsi e oggi ha giocato una grande partita. Oggi quando ho avuto l’opportunità di chiudere il match ci sono riuscito, anche se ci sono stati tre grandi colpi da fronteggiare, ma alla fine l’ho chiusa perché sentivo di avere un’energia positiva, pensavo di potercela fare e di cancellare tutte le sensazioni negative che ho avuto nei giorni scorsi. Lui è molto veloce, è per questo che ho giocato solo due drop shot, Fognini è un grande giocatore ed è sorprendente che sia riuscito a batterlo 64, 63, 63, e anche se avesse fatto 15 drop shot il match non sarebbe andato così se Andy è in forma, è impensabile batterlo con quel risultato. Probabilmente Andy non era al 100%. Puoi cercare il drop-shot contro di lui e l’ho fatto, ma la cosa più importante è trovarsi nella tua posizione preferita, se sei dentro non c’è possibilità di provare a fare questo tipo di cose.