Come di consuetudine un’ora prima della finale femminile c’è stata la tradizionale conferenza stampa di fine torneo del Presidente della Federtennis Angelo Binaghi. Un incontro in cui si è fatto il punto sulla continua crescita del torneo e di tutto il movimento tennistico italiano. Quest’anno si supereranno i 175 mila spettatori (paganti) nell’intero periodo con punte di oltre 30 mila spettatori in un giorno. Che la crescita del Torneo sia sotto gli occhi di tutti è oramai cosa innegabile, ma la cosa che ci lascia ogni anno ulteriormente sorpresi è la bellezza dell’impianto che cresce proporzionalmente con l’aumentare del pubblico.
“Siamo molto ma molto contenti di come è andato il torneo. Abbiamo – ha spiegato il presidente Binaghi seduto al fianco del grande Nicola Pietrangeli – concluso una grande edizione e da domani garantiamo il nostro impegno per preparare la prossima in modo ancor migliore. Dal punto di vista tecnico sportivo siamo al top. Nel maschile dei 4 semifinalisti 3 sono stati i primi del ranking mondiale e la finale sarà tra il numero 1 e 2. Nel femminile abbiamo lo strapotere della Williams, probabilmente la più grande giocatrice di sempre, e la nostra sempre più commovente Sara Errani. Il tennis italiano, grazie a lei, anche qui a Roma si è espresso ad altissimi livelli cosi come avviene nel resto del mondo. Delle nostre favolose ragazze è stato detto di tutto ma fatemi sottolineare il loro impegno e la tenacia con la quale ogni giorno affrontano questo sport. Un esempio per tutti i giovani. Il pubblico è perfetto; appassionato e corretto ed il miglioramento che c’è stato anche nel comportamento è stato a anche grazie alla nostra TV Supertennis che oltre alle migliori partite trasmette quanto di positivo c’è intorno al nostro mondo. Gli anni passati quando arrivavamo a 10 mila spettatori eravamo contenti, quest’anno c’è stato l’ulteriore boom ed il mercoledì abbiamo addirittura superato le 30 mila presenze. Ieri per la Errani e per Nadal Supertennis ha avuto un ascolto record con oltre 1,5 milioni di telespettatori e l’ascolto medio giornaliero ha avuto picchi di 65 mila utenti. Sono numeri che fanno paura in relazione al trend e se continua cosi voglio fare un appello all’ATP aiutateci a placare la fame di tennis che c’è in Italia fateci allungare il torneo per farlo diventare ancora più grande. Noi siamo al limite, mercoledì non si camminava da nessuna parte tra i campi secondari. Non è un fenomeno passeggero ma che si protrae negli anni un lungo percorso inarrestabile che viene da lontano anche senza le vittorie italiane, ma è frutto d’investimenti oculati grazie alla CONI servizi. Lavoro che ha fatto riesplodere la passione del tennis in Italia”.
Mini slam si, mini slam No. “Palmieri in questi giorni – ha continuato Binaghi – ha parlato con il presidente dell’ATP e con i vertici e l’impressione è stata di grande meraviglia. Non si discute più sul fatto che Roma possa diventare mini slam ma va fatto con la rivoluzione complessiva del calendario (processo avviato dal precedente presidente). Il passo era stato fatto con una lettera tra una gara tra noi e Madrid e noi ci siamo adoperati con più campi e con l’aumento del montepremi. A Madrid le donne giocano nel deserto più assoluto mentre da noi ci sono file di persone. Non ci sono paragoni noi siamo su un altro livello e non abbiamo Nadal, ma un Fognini che speriamo possa imitare la Errani nei comportamenti. In prospettiva visti i giovani siamo messi meglio noi della Spagna. Proveremo ulteriormente a migliorare la struttura ma abbiamo dei vincoli della sovraintendenza che non ci permette di fare le tribune alla supertennis arena come vorremmo oppure di lasciare i tre campi dopo il centrale per tutto l’anno. Noi siamo pronti sotto tutti i pronti di vista attendiamo loro per diventare un mini slam da 10 giorni”. Poi rispondendo al direttore Ubaldo Scanagatta Binaghi ha precisato che: “la tendenza dei grandi giocatori è quella di avere tabelloni a 56 cosi da entrare in gioco con più giorni di pausa tra un torneo e l’altro quindi l’unica soluzione è allungare il torneo a 10 giorni”. Il presidente però non ha risposto alla seconda parte della domanda nella quale Ubaldo ha chiesto di migliorare la location della sala stampa dove i giornalisti sono costretti a lunghe camminate per arrivare in sala interviste con i giocatori.
Poi il discorso si è spostato sulla TV federale. “Come certificato dalle università italiane e da Petrucci (presidente della Federbasket) che ci imiterà a breve, la Tv è stato il più grande investimento per il rilancio del tennis e da fine anno saremo in due e quindi potremmo ridurre le spese. Ora siamo stati chiamati dal grande basket come esempio è per noi grande stimolo. In un anno e mezzo abbiamo ottenuto il punto di pareggio della TV ed abbiamo visto che il delta di fatturato della nostra federazione è di 9 milioni di euro e la Bocconi ci ha detto che il 50% deriva dalla TV”.
Tra le cose che non vanno i problemi con la biglietteria. “Errori ci sono stati per chi il martedì ha perso un’oretta di tennis per fare la fila alla biglietteria per colpa di una concomitanza di cause. Dobbiamo prendere esempio dal Roland Garros per l’emissione dei biglietti elettronici che vanno messi in vendita con netto anticipo”.
DF (AGL)