TENNIS – Il tedesco batte in due set Ivo Karlovic (6-2 7-6(4)) a Dusseldorf e conquista il 5° titolo, il 4° in Germania. Gulbis supera Delbonis in 2 set a Nizza per il sesto sigillo in carriera. Primo titolo WTA per la canadese a Norimberga e per la portoricana a Strasburgo.
ATP Dusseldorf (Finale) (Stefano Tarantino)
Philipp Kohlschreiber continua ad essere profeta in patria. Il tedesco, nr. 29 del ranking, batte in due set Ivo Karlovic e conquista il 5° titolo della sua carriera su 11 finali giocate, il 4° dei quali in patria.
Kohlschreiber infatti aveva vinto in precedenza a Monaco nel 2007, Auckland nel 2008, Halle nel 2011 e ancora Monaco nel 2012.
La partita ha avuto due facce.
Nel primo set Karlovic dopo aver sprecato due palle break nel secondo game ha praticamente mollato la contesa, accusando dei problemi alla schiena come lui stesso ha dichiarato a fine match.
Nel secondo invece c’è stato più equilibrio, Kohlschreiber è andato avanti di un break sul 4-3 ma lo ha subito ceduto denotando la solita debolezza mentale nei momenti cruciali. Karlovic che nel frattempo sembrava avesse in buona parte superato i suoi problemi fisici riusciva a portare il set al tie break, ma alla fine il tedesco riusciva ad avere la meglio vincendolo 7-4.
Una buona settimana anche per Karlovic che nel suo cammino ha battuto avversari non facili quali Monaco e Vesely.
Da domani c’è il Roland Garros, la musica sarà diversa per entrambi (Kohlschreiber difenderà i quarti di finale dell’anno scorso).
Kohlschreiber (1) b. Karlovic (7) 62 76(4)
Si tratta dell’undicesima finale in carriera per il beniamino di casa Philipp Kohlschreiber (4-6 sin qui il bilancio), della decima per il croato Ivo Karlovic (5-4) che dopo aver inanellato una serie di apparizioni anonime sulla terra in questa stagione ha infilato sin qui un bel filotto eliminando tra gli altri Juan Monaco (apparso in netta ripresa) e il giovane ceco Jiry Vesely.
Sono 3 i precedenti tra i due giocatori, conduce Karlovic 2-1, l’ultimo però si è disputato nel 2011. Piccola curiosità, su 8 set disputati tra i due, ben 6 sono finiti al tie break.
Il 35enne croato parte al servizio e poi si procura subito due palle break nel secondo game, complice anche un doppio fallo di Kohlschreiber. Ma il tedesco dal 15-40 mette 4 punti di fila e tiene la battuta.
Nel game seguente le palle break invece se le procura la testa di serie nr.1 del tabellone sul 15-40, grazie ad un fantastico recupero su demi-voleé dell’avversario e contestuale passante incrociato.
Il tedesco sfrutta subito la prima occasione, gran risposta di diritto e break centrato.
Karlovic pare accusare dei problemi alla schiena, ripete numerosi esercizi di strethcing e soprattutto non forza più di tanto la prima.
Kohlschreiber si invola tranquillamente mettendo a segno un parziale di 16 punti a 2, strappa nuovamente la battuta all’avversario, sale 5-1 e poi chiude agevolmente 6-2 il primo set dopo appena 27 minuti.
I problemi di Karlovic vengono evidenziati dalle statistiche, il croato con la prima fa appena il 44% di punti e realizza appena un ace in tutto il primo set.
Nel secondo set c’è invece più equilibrio, il nr. 49 del ranking pare aver superato almeno in parte i suoi problemi, ricomincia a far male con il servizio e si mantiene attaccato al match.
Si seguono i servizi sino al 3 pari, poi nel settimo game Karlovic sbaglia un diritto, commette un doppio fallo e subisce una gran risposta, 15-40 e due palle break per Kohlschreiber. Basta la prima, gran passante di diritto, 4-3 e servizio per il tedesco.
Il match è nelle sue mani, ma come spesso gli è già capitato in carriera, Kohlschreiber accusa la tensione e si irrigidisce.
Infatti gioca un ottavo game terrificante, 4 gratuiti, controbreak Karlovic e match riaperto.
Il tedesco rischia tantissimo perché sul 4-5 si viene a trovare 15-30, ma alla fine riesce a rimediare e tiene la battuta.
Non vi sono altri sussulti, si va al tie break.
Kohlschreiber lo inizia benissimo, subito minibreak con una gran risposta, il tedesco va prima sul 3-0, poi altro minibreak per il 6-2 e sul 6-3 due servizi a disposizione per chiudere la contesa.
Ritorna la tensione dei momenti cruciali, Karlovic recupera uno dei due minibreak, sul secondo match point al servizio il tedesco si butta malamente avanti ma il suo avversario spedisce fuori un non impossibile passante di diritto.
Kohlschreiber può alzare le braccia al cielo, Dusseldorf 2014 è suo.
ATP Nizza (Finale) (Giulia Vai)
(2)E. Gulbis b (7) F. Delbonis 6-1, 7-6(5)
Sesta finale per Gulbis. Terza finale per l’argentino. Primo confronto tra i due giocatori.
Primi tre giochi per chi è al servizio. Nel quarto game Del Bonis offre una palla break a Gulbis che approfitta di uno smash sbagliato e si porta in vantaggio 3-1. Gulbis non ha problemi a tenere il suo servizio anche con ottime seconde palle e variazioni con discese a rete e palle corte. L’argentino perde nuovamente il servizio anche perché il lettone sembra più concentrato. Non smentisce la sua fama però e deve salvare una palla break nel turno successivo. Gulbis chiude comunque il primo set per 6-1 con lo stesso numero di errori non forzati dell’avversario (9) ma 8 a 1 in vantaggio nella statistica dei colpi vincenti.
Nel secondo set, Del Bonis riesce a tenere testa a Gulbis: quest’ultimo sembra in controllo della partita ma non ha sempre continuità nei colpi e permette all’avversario di provarci. In particolare nel settimo gioco Gulbis ha tre palle break ma non riesce a sfruttarle per l’eccessiva fretta di chiudere. Tanto che nel gioco successivo, l’ottavo, deve salvare due palle break: quattro punti consecutivi di gran classe, tra cui due ace, risolvono la situazione.
Nel dodicesimo gioco il lettone gioca un game perfetto con quattro smorzate imprendibili. L’argentino resiste e arriva fino al tie break. Primo punto di mini-break per Del Bonis che alza notevolmente il livello di gioco e costringe Gulbis a fare altrettanto. Ernest recupera il mini-break ma lo restituisce su un gran colpo dell’argentino. Nuova parità sul 4 pari. Gulbis tira due servizi molto potenti che lo portano sul 6-5 e gli permettono di chiudere e vincere in un’ora e 38 minuti il primo titolo sulla terra rossa della sua carriera, il sesto in assoluto.
WTA Norimberga (Luca De Gaspari)
(2) E. Bouchard b K. Pliskova 6-2 4-6 6-3
Arriva finalmente il primo titolo WTA della carriera per Eugenie Bouchard, che ha battuto Karolina Pliskova nella finale del WTA di Norimberga in Germania. Il successo, arrivato dopo 3 set e 1h53, consente alla canadese di diventare solamente la seconda giocatrice del suo paese a vincere un torneo del circuito maggiore negli ultimi 26 anni (l’altra è Aleksandra Wozniak).
La Bouchard sembrava in realtà destinata a chiudere molto prima la sua fatica ma sul 6-2 4-2 in suo favore la ceca, N.64 mondiale, ha reagito infilando 4 giochi consecutivi per forzare il terzo set.
Un set decisivo dove però la Bouchard è tornata a macinare il suo gioco come nel primo mantenendo la testa avanti senza mai voltarsi indietro con il break decisivo che arriva nell’ottavo gioco sul 4-3.
Dopo la semifinale a Melbourne e l’ingresso nelle prime 20 del mondo arriva dunque un altro passo importante nella carriera della giocatrice di Montreal che non solo vince il torneo tedesco, ma sarà Lunedì N.15 del mondo.
WTA Strasburgo (Luca De Gaspari)
M Puig b (Q) S. Soler-Espinosa 6-4 6-3
Prima volta anche per Monica Puig che conquista il suo primo titolo WTA della carriera a Strasburgo battendo la qualificata spagnola Silvia Soler-Espinosa in una finale dominata anche oltre quanto indica il punteggio finale in meno di 70 minuti di gioco.
La portoricana, che non era mai andata oltre i quarti di finale prima di questa settimana in un torneo WTA, non ha concesso una palla break in tutto l’incontro senza nemmeno mai andare nemmeno ai vantaggi. Nel primo set le basta un break nel primo gioco dell’incontro per chiudere poi il parziale 6-4.
Nel secondo set il primo break arriva sul 2-2 prima di quello che ha poi sigillato l’incontro nel nono gioco.
Per la portoricana arriverà lunedì il best ranking di carriera N.46, un salto di 10 posti dovuto a questo successo in Francia alla vigilia del Roland Garros a Parigi.