NON SOLO TENNIS – Atletico stregone e stregato, il Real Madrid di Ancelotti vince la Decima.
CHAMPIONS LEAGUE FINALE REAL MADRID ATLETICO – Nel postpartita di ieri sera si è ampiamente filosofeggiato sui meriti di un Real Madrid farcito di stelle dimenticando però che fino al 93’ minuto la coppa fosse roba altrui: è vero, partita finisce quando arbitro fischiaraccontava un saggio del calcio che da poco ci ha lasciato, ma almeno in chiave di analisi e giudizio si dovrebbe procedere in maniera più accorta.
IL MIRACOLO ATLETICO – E’ altamente probabile che stia scrivendo ancora amareggiato dall’epilogo finale: nulla contro il Real Madrid sia chiaro, club che non mi è neanche particolarmente antipatico, ma questo anno e questa settimana dei Colchoneros meritavano il pieno. Se i numeri non bastano – Fatturati: Real Madrid 518.9, Barcellona 482.6, Atletico Madrid 120; Monte Ingaggi: Real Madrid 218, Barcellona 202, Atletico Madrid 65 – che vi siano sufficienti le dimostrazioni del campo: dopo aver sciupato causa probabile braccino tennistico due matchpoint scudetto in pochi avrebbero scommesso sulla sopravvivenza degli uomini di Simeone in quel di Barcellona. Eppure il gol di un fantastico Diego Godin ha regalato il titolo all’Atletico, la storia si è ripetuta ieri nello splendido scenario del Da Luz dove i Colchoneros hanno guardato negli occhi gli avversari senza tremare ma sono stati brutalmente castigati da una sola leggerezza. Ad un certo punto sembrava faccenda da stregoni: ma come, vincono anche se scendono in campo in finale di Champions in inferiorità numerica e bruciano un cambio dopo nove minuti? Chi ha seguito l’intero percorso dell’ultimo triennio un cazzotto sul tavolo lo avrà dato.
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