TENNIS ROLAND GARROS – Stanislas Wawrinka esce anzitempo dal Roland Garros sotto i colpi d’uno splendido Guillermo Garcia Lopez: finisce 64 57 62 60. E’ dal ’92 che non si centra la doppietta Roland Garros-Australian Open.
G. Garcia Lopez b. S. Wawrinka 6-4 5-7 6-2 6-0
Ci si aspettava tanto da Stan Wawrinka. Lui stesso si aspettava tanto da se stesso. L’aveva ripetuto più volte di temere ancor meno avversari su terra rossa di quanti non ne temesse sul cemento o peggio ancora sull’erba. Forse aiutato poco anche dal suo coach Magnus Norman che alla vigilia anziché allontanare pressioni e aspettative naturali su chi è reduce da una vittoria nel primo Slam dell’anno, ci aveva tenuto a dichiarare che Stan avrebbe potuto vincere altri Slam. Ora che è stata eliminato subito a Parigi da un perfetto Guillermo Garcia Lopez, è difficile che possa riuscirci a Wimbledon. Maggiori possibilità le ha sicuramente a New York.
Oggi è apparso troppo sulle gambe sebbene l’inizio lasciasse ben sperare. Break già nel quarto gioco con quattro punti consecutivi dal 30-0 Garcia Lopez, subito restituito. Le precise geometrie del suo gioco si andavano presto a scontrare contro le fragilità della sua mente e ad un avversario ben presente in partita. Lo spagnolo che quest’anno ha vinto a Casablanca e messo in difficoltà Djokovic a Monte-Carlo era propositivo e per nulla intimorito dalla partenza sprint dello svizzero. Prima il dritto, poi il rovescio lentamente abbandonavano Wawrinka al suo destino. Garcia Lopez si portava dal 3-1 al 3-4 con doppio break e si spianava la strada al 6-3 del primo parziale. Con la consapevolezza della difficoltà del match riscontrata nel ciuffo ribelle, Wawrinka si portava subito sul 4-1 nella seconda frazione. Univa però sprazzi d’ottimo tennis ad errori grossolani che ne condizionavano prestazione e risultato, concedendo a Garcia-Lopez la chance di rientrare nel set grazie a quattro errori consecutivi che facevano alzare l’asticella a 28, il doppio rispetto al suo avversario. Si sfiorava il dramma sportivo quando a due punti dal set sul 5-4, Wawrinka faceva tutto bene finendo per sbagliare la cosa più semplice: la volèe di dritto a campo aperto appena sopra la rete. Era 5-5. Ci si avviava così verso il tiebreak ma ci si fermava prima, nel dodicesimo gioco con lo svizzero che riusciva finalmente a trovare il break decisivo con una risposta vincente di dritto: 7-5 e un set pari. L’inerzia degli scambi brevi – meno di tre colpi – era passata dalle mani dello spagnolo (31% nel primo set) in quello dello svizzero (28% nel secondo.
Lo svizzero subito in avvio di terzo parziale, pagava lo sforzo profuso sul finire di secondo set e si trovava costretto a dover recuperare un break di svantaggio. Ci andava vicino nel game successivo ma sciupava due palle break. Non sarebbero state le uniche, sebbene fossero arrivate sul 5-2 Garcia Lopez che intanto nel settimo gioco avrebbe piazzato un secondo break che lo portava a servire per il nuovo vantaggio. Qui Wawrinka accennava ad una reazione ma doveva fare i conti con il suo gioco traballante: altri tre errori e 6-2 Garcia Lopez. A fine set il conto dei gratuiti era di 52 a 26.
La strada si faceva sempre più in salita. Come dimostrava il break subìto in avvio anche di quarto set. Wawrinka non sembrava avere la pazienza necessaria per girare una partita che non pensava potesse prendere questa piega. E che finiva per essere sempre più pura accademia per lo spagnolo, che senza grossi sforzi vedeva consegnarsi il break che valeva il 3-0 pesante. Ci provava il pubblico a svegliare Stan, come si fa chiamare da una settimana a questa parte, ma era tutto inutile: Stan non ne aveva più e Garcia Lopez sbracciava col rovescio manco fosse Kuerten. Il passante stretto per il 5-0 era per palati fini. L’impresa era servita, la debacle completata da un pesante 6-0 finale.
Le certezze dello svizzero alla migliore stagione della sua carriera finivano per sgretolarsi contro un avversario battuto quattro volte negli ultimi sei confronti. Wawrinka che quest’anno aveva battuto 6 top ten – Djokovic, Berdych e Nadal in Australia e Raonic, Ferrer e Federer a Monte-Carlo – e vinto oltre che a Melbourne pure nel Principato, ha finito per fare la stessa fine di Nystrom che nell’86, vinto Monte-Carlo, perse al primo turno da Paul McNamee ai French Open. Correva l’anno 1998 invece quando Petr Korda vinse a Melbourne e si fece buttare fuori all’esordio a Parigi. E’ la seconda volta dal 2000 che una delle prime quattro tds non abbandona subito il torneo. Nel 2007 stessa sorte era toccata a Roddick contro Andreev. Continua dunque la maledizione Australian Open con Jim Courier ultimo giocatore ad aver centrato la doppietta con il Roland Garros (1992).