TENNIS ROLAND GARROS – In campo le italiane Errani e Giorgi in una giornata che non sembra promettere troppi scossoni
Se nel campo centrale, al centro di qualche malumore per il momentaneo esilio comminato a Nadal, nell’orario di punta mettono Caroline Garcia contro Ana Ivanovic, beh non dev’essere una gran giornata. Con tutto il rispetto – soprattutto per la serba che qui in fondo ha già vinto nel 2008 – le due non sono proprio la Evert e la Navratilova anche se i francesi ripongono non poche speranze nella ventenne di Saint-Germain-en-Laye, non foss’altro perché è nata a pochi passi da Amelie Mauresmo, l’ultima francese ad aver vinto uno slam prima dell’incredibile vicenda della Bartoli. E magari gli organizzatori hanno ricordato lo scherzo che Caroline stava giocando a Maria Sharapova un paio d’anni fa, quando nel secondo turno si era trovata a condurre per 63 41 prima di essere travolta dalla siberiana. La Garcia progredisce abbastanza lentamente, ma adesso è pur sempre la numero 43 del mondo, la Ivanovic farà bene a stare attenta, considerato che le due non si sono mai incrociate.
L’altro incontro programmato sul centrale è quello tra Simona Halep e Alisa Kleybanova. La neo numero 4 del mondo non dovrebbe fare troppa fatica per sbarazzarsi della rivale che ha già incontrato due volte senza mai concederle un set.
Ma tutti i nostri occhi saranno puntati naturalmente su Sara Errani, semifinalista l’anno scorso, e finalista appena 9 giorni fa a Roma – e in entrambi i casi maltrattata da Serenona – che avrà di fronte Madison Key. La ragazza americana sembra troppo meno esperta della bolognese che se vuole confermare ulteriormente il suo status da top players non può certo farsi intimidire.
Diverso il discorso sulla Giorgi, di cui non si è fatto che parlare in questi ultimi mesi. Ormai di lei si sa quasi tutto persino che ogni partita è praticamente nelle sue mani. Camila ha colpi talmente potenti che impedisce letteralmente alle altre di abbozzare strategie di una qualche efficacia. Anzi no, una strategia in effetti ci sarebbe: provare a rimettere straccetti dall’altra parte e sperare che si sia alzata col piede sinistro. In quel caso non c’è classifica che tenga, puoi essere anche la numero 450 ma la partita finirai per vincerla. Per fortuna da un po’ di tempo la Giorgi si alza col piede giusto e allora possono essere dolori persino per la Sharapova. E quindi figurarsi per la povera Bojana Jovanovski che comunque la precede sempre di 13 posizioni in classifica.
Domani è anche il turno della Li Na che non dovrebbe incontrare chissà quali difficoltà per liberarsi della Mladenovic, già incontrata e superata qui nel 2010, quando la francese era ancora una bimba.
Il resto non propone molto, forse uno struggente “come poteva essere” tra la Wozniacki e la Wickmayer; l’eterna Kimiko Date contro la Pavlyuchenkova; l’ex vincitrice di slam Kuznetsova contro la georgiana Shapatava. In attesa di tempi migliori.