TENNIS ROLAND GARROS – Uno spento Dimitrov perde in 3set da Karlovic. Il croato vince 6-4 7-5 7-6(4). Ferrer batte facilmente Sijsling. Murray non brilla ma vince in quattro set. Si ritirano Haas e Almagro. Gasquet batte Tomic in 3 set.
Il commento di Ubaldo Scanagatta al day 3 del Roland Garros
[7] A. Murray b. A. Golubev 6-1 6-4 3-6 6-3 (Milena Ferrante)
Orfano di coach e di vittorie, a ogni Roland Garros Murray è destinato a faticare per convincersi che la terra rossa non è un boccone indigesto. La solita carenza di punch, spesso colpevole della sua bocciatura su superfici lente, continua a tormentarlo, così come l’incostanza al servizio e un dritto che gli annali segnalano come il punto interrogativo soprattutto su questa superficie.
Golubev, vittima predestinata solo in teoria, gli indora da subito la pillola con una pletora di errori non forzati nei momenti in cui si sforza di sollevare la testa da sotto l’acqua. Pur mantenendosi in sella per due set, Andy perde il servizio a intervalli regolari a causa della solita scarsa proattività e dei suoi noti intermezzi sonnacchiosi. Golubev vorrebbe sì approfittarne, ma non ha né qualità né continuità per portare a termine una mattanza credibile. Perde giochi già vinti mandando alle ortiche dritti peraltro ragguardevoli. Peccato che anche Murray, irretito dall’inconsistenza del kazakho, sceglie la pennichella e concede a Golubev di sopravanzarlo nel terzo set grazie a un doppio fallo e a una chiara flessione mentale sul 3 a 1. Sbaglia di misura i colpi del ko quando decide di giocare d’attacco. Golubev si porta 5-2 nel terzo set, favorito da un Murray che non riuscirà mai ad assicurare percentuali accettabili al servizio e confuso dalla fragilità dell’avversario, per poi chiudere 6-3. Il risveglio dell’eroe arriva come è ovvio nel 4° set: Andy onora il copione pur lasciando più che un dubbio sulla propria convinzione. Serve un coach padre-padrone e anche abbastanza in fretta, prima che i dubbi aprano voragini mentali difficili da colmare.
[5] D. Ferrer b. I. Sijsling 6-4 6-3 6-1 (Daniele Vallotto)
Tutto come previsto: Ferrer batte un Igor Sijsling generoso ma del tutto sprovvisto di un qualsiasi colpo che possa far male sulla terra al numero 5 del tabellone. A parte tanta buona volontà, come il controbreak subito ottenuto sul 2-1 e realizzato con una pregevole veronica a rete, l’olandese ha dimostrato che contro un avversario di questo tipo non ha alcuna chance di fare partita pari. Dritto e rovescio sono buoni ma troppo piatti e – soprattutto – troppo poco forti per mettere in difficoltà una belva da mattone tritato come David. Il valenciano ha brekkato subito, poi si è fatto riprendere ma è stato un momento. Per il resto Ferrer ha giocato un match troppo ordinato per poter farsi impensierire. Perso anche il secondo set, Sijsling ha tirato i remi in barca e si è accontentato di vincere un game nell’ultimo set. Al prossimo turno Ferrer giocherà contro un italiano: Bolelli o Arnaboldi.
I. Karlovic b. [11] G. Dimitrov 6-4 7-5 7-6(4) (Carlo Carnevale)
Clamorosa impresa di Doctor Ivo, che si impone in tre set sul più giovane e accreditato Dimitrov, fresco semifinalista al Masters 1000 di Roma, dove per altro aveva conquistato l’unico precedente in suo favore. Prestazione chirurgica del trentacinquenne croato, una sola palla break concessa e annullata, condita da ventidue ace, l’ultimo dei quali utile a mettere in ghiaccio tiebreak e incontro; Dimitrov spesso passivo, che non ha saputo approfittare dei pochi spiragli concessigli dall’avversario, ha dato l’impressione di poter ribaltare il risultato rimanendo in attesa di una falla al servizio del gigante di Zagabria, che però non è arrivata.
Primo incontro sul campo 1, clima fresco e leggermente ventoso, complice anche la posizione riparata della struttura; apre Dimitrov al servizio, con un improbabile polo verde a strisce nere orizzontali, ed è subito costretto ad annullare una palla break, prima di rifugiarsi ai vantaggi ed esordire sul tabellone. Andamento lineare del set, piovono ace croati, addirittura tre nel solo quarto gioco; perla di Dimitrov per andare 3-2, quando aggredito dall’avversario si produce in un pregevolissimo lob con taglio indietro, che termina ad una spanna dalla linea di fondo, dopo aver scavalcato i 208 otto centimetri nemici, non una barzelletta. Il break arriva nel proverbiale settimo game, grazie all’aggressività di Karlovic che risponde piatto di dritto ad ogni servizio, forzando gli errori a rete del bulgaro e strappando la battuta a 15. Non basta un lampo di rovescio di puro polso a Dimitrov, per evitare di soccombere 6-4 in mezz’ora.
Il secondo parziale si inaugura con l’ace di Dimitrov, che appare più propositivo e sul 2-1 in suo favore indovina un passante di dritto prima, e una risposta bloccata di rovescio incrociato poi, per guadagnarsi l’unica chance di break dell’incontro, che dura lo spazio di un ace del croato, seguito da due servizi vincenti per impattare sul 2-2. Il punto del match è quello che serve a Dimitrov per andare avanti nel settimo gioco, dopo aver salvato una palla break; chiamato a rete da un dropshot di Karlovic, reagisce con una contro smorzata facile da raggiungere per il croato che lo scavalca con un pallonetto ai limiti della perfezione, vanificato dal passante di dritto incrociato praticamente spalle alla rete del babyFed. Capolavoro di fatto sprecato dal sanguinoso doppio fallo con cui Dimitrov regala il break e di fatto il set, che Karlovic griffa con una elegantissima stop volley di rovescio nel game seguente, per il 7-5 che lo manda al doppio vantaggio.
Terzo set che giunge in un lampo al tiebreak, senza scossone alcuno, con Karlovic che spara otto ace in sei turni di battuta. Gioco decisivo viziato dall’errore di Dimitrov in recupero su una velenosissima rasoiata di rovescio in back dell’avversario, che con un altro paio di ace si porta sul 3-0 con minibreak di vantaggio; solo la personalità, peraltro insufficiente quest’oggi, di Dimitrov gli permette di non subire un passivo troppo pesante, dato che Karlovic è gelido nel chiudere con il ventiduesimo ace del match.
Il croato raggiunge quindi il secondo turno al RG per la terza volta dopo 2006 e 2007, ben lontano dal suo miglior risultato Slam, i quarti a Wimbledon del 2009. Dimitrov avrà invece di che riflettere, entrato in campo morbido ed evidentemente privo della scintilla che in molti ancora si aspettano da lui.
[12] Richard Gasquet b. Bernard Tomic 6-2 6-1 7-5 (Alberto Prestileo)
La sfida tra Richard Gasquet e Bernard Tomic avrebbe potuto essere una delle più interessanti ed equilibrate del primo turno del Roland Garros. Ma entrambi vengono da periodi non propri felici a causa di tanti problemi fisici: il francese ha avuto dei dolori alla schiena che lo hanno fortemente condizionato nella prima parte della stagione; l’australiano ha invece subito un’operazione chirurgica ad entrambe le anche, oltre ai soliti problemi relativi alla poca concentrazione e costanza.
L’esito è un match non particolarmente brillante: il beniamino di casa, o almeno uno dei tanti, parte subito forte nel primo set. Brekka l’avversario al primo turno di battuta salvo poi farsi controbrekkare nel game successivo. Gasquet è però bravo a non perdersi d’animo e nel gioco successivo, il sesto, strappa nuovamente il servizio a Tomic. Il primo parziale scivola così via fino al 6-2 finale, arrivato in virtù d’un altro break conquistato dal transalpino, proprio nell’ultimo game.
Il secondo set somiglia molto al primo: il padrone di casa non va mai in difficoltà sul proprio servizio e brekka invece il collega tre volte al secondo, al quarto e al settimo ed ultimo gioco, vincendo il parziale 6-1 in appena 25′.
Si arriva così al terzo set: l’australiano comincia a giocare come sa e non concede alcuna chance di farsi strappare il servizio; dall’altra parte, Gasquet continua a mostrarsi sicuro nei propri turni di battuta e così si procede senza palle break fino all’undicesimo gioco: Tomic è costretto ad annullare la prima di due palle per il vantaggio francese, che però sulla seconda fa centro. Sul 6-5, il francese gioca un game molto sicuro, servendo bene e concedendo un solo quindici all’avversario. Chiude quindi al primo match point, conquistandosi l’accesso al secondo turno, dove troverà Berlocq, vincitore su Hewitt in quattro set.
Negli altri match da segnalare il ritiro di Almagro dopo aver giocato cinque game (perdendoli tutti) contro Jack Sock e il secondo forfait consecutivo (e trentaduesimo totale in carriera) di Tommy Haas mentre conduceva 5-2 nel primo set contro Jurgen Zopp. Almagro e Haas erano nella stessa sezione e si sarebbero dovuto incrociare al terzo turno. Il vincitore avrebbe presumibilmente incontrato Nadal agli ottavi. A questo punto tra gli ultimi 16 ci sarà uno tra Sock, Lokoli, Johnson, Lajovic, Delbonis e Zopp.
L’altro vecchietto terribile del circuito, Lleyton Hewitt, ha messo in campo il solito cuore ma non è bastato a domare l’altrettanto combattivo Carlos Berlocq. Vinto il primo set, Hewitt ha racimolato tre game nei successivi due set. Poi nel quarto, il risveglio del leone. Hewitt è andato sotto di un break, ha annullato una palla del secondo break ed ha agganciato l’avversario sul 4-4. Ma la luce se n’è andata di nuovo: Berlocq ha brekkato di nuovo e poi ha dovuto annullare un paio di palle break. Se ne va un bel pezzo di vecchia guardia, quindi, in questi primi turni: ieri è stato sconfitto anche Davydenko, che ha cominciato a pensare al ritiro.
Primo turno:
Marinko Matosevic (Australia) beat Dustin Brown (Germany) 7-6(5) 6-4 6-7(1) 7-5
Jan-Lennard Struff (Germany) beat Albano Olivetti (France) 6-1 6-4 6-4
(23)Gael Monfils (France) beat Victor Hanescu (Romania) 6-2 4-6 6-4 6-2
(7)Andy Murray (Britain) beat Andrey Golubev (Kazakhstan) 6-1 6-4 3-6 6-3
(24) Fernando Verdasco (Spain) beat Michael Llodra (France) 6-2 7-6(4) 7-6(3)
Dusan Lajovic (Serbia) beat Federico Delbonis (Argentina) 6-3 6-2 6-3
Pablo Cuevas (Uruguay) beat Matthew Ebden (Australia) 6-1 6-2 6-3
Andreas Haider-Maurer (Austria) beat Daniel Brands (Germany) 4-6 4-6 6-2 6-3 6-4
Simone Bolelli (Italy) beat Andrea Arnaboldi (Italy) 6-4 6-4 6-2
Jack Sock (U.S.) beat (21)Nicolas Almagro (Spain) 5-0 (Almagro retired)
(12) Richard Gasquet (France) beat Bernard Tomic (Australia) 6-2 6-1 7-5
Denis Istomin (Uzbekistan) beat Sergiy Stakhovsky (Ukraine) 6-3 6-4 2-6 6-3
Axel Michon (France) beat Bradley Klahn (U.S.) 6-1 6-7(4) 5-7 6-1 6-4
(19)Kevin Anderson (South Africa) beat Stephane Robert (France) 7-5 6-3 6-4
Juan Monaco (Argentina) beat Lucas Pouille (France) 6-3 6-1 6-4
Carlos Berlocq (Argentina) beat Lleyton Hewitt (Australia) 3-6 6-2 6-1 6-4
(28)Philipp Kohlschreiber (Germany) beat Pere Riba (Spain) 7-5 6-4 6-1
(5)David Ferrer (Spain) beat Igor Sijsling (Netherlands) 6-4 6-3 6-1
Ivo Karlovic (Croatia) beat 11-Grigor Dimitrov (Bulgaria) 6-4 7-5 7-6(4)
(32) Andreas Seppi (Italy) beat Santiago Giraldo (Colombia) 6-3 7-5 6-3
Juergen Zopp (Estonia) beat (16)Tommy Haas (Germany) 2-5 (Haas retired)