Come miglioro nel tempo lo vedo nel pannello EVOLUZIONE che riporta le date dei nostri match dove si possono vedere per singole voci, tecnica e resistenza, i nostri progressi (o regressi).
E andiamo quindi a vedere la classifica. Eccomi qui al posto numero 561 su diverse migliaia, classifica peggiorata di circa 200 posizioni dopo che ho aggiunto una sessione. Col valore del Pulse al 64% ero infatti dentro i primi 300 della Community Babolat. Potete cercare il ranking italiano (non funziona ancora per bene quello relativo a una singola città) e confrontare i vostri valori di Pulse con i numeri uno. Potete seguire un giocatore à la Twitter, scorrere la classifica e ovviamente condividere su Facebook e Twitter i vostri progressi.
Conclusioni
Cosa ne penso? Divertente. Se la Wilson adottasse questo sistema sulla mia Blade allora ci penserei molto seriamente (anche se c’è da considerare la questione prezzo: oggi la Play è in vendita a 399 euro). Ad oggi il software ha qualche limitazione ma sicuramente verrà aggiornato costantemente, con consequenziale miglioramento dell’accuratezza dei dati. Ad oggi le palle che colpiamo e che non hanno valore in partita (quando passiamo la palla all’avversario che deve battere, le risposte sui servizi fuori buttate via di rabbia) finiscono nella statistica. Sul discorso rotazione ho le mie perplessità; gioco un top spin esasperato delle volte ma non gioco tutti questi diritti piatti (che sono in realtà chiusure di punto quasi piatte) e decisamente molti meno slice, anche con il rovescio, colpo che gioco sicuramente arrotato e piatto solo negli anticipi. Idem sul servizio: contano le prime fuori, i doppi falli e quant’altro.
E quindi a cosa ci può servire questo sistema Play? Se vogliamo sapere quanti diritti ho giocato (o quanti ne ho fatti giocare al mio avversario se anch’egli utilizza Babolat Play) o quanti rovesci questo lo possiamo sapere. Possiamo vedere quanti rovesci in back ho giocato oppure come sono andato al servizio. C’è tutto il fattore intrigante del mondo sociale, della condivisione dei risultati, dello stimolo a migliorare e scalare la classifica accrescendo i nostri livelli perseguendo un miglioramento dettato dalle percentuali che Play ci assegna sessione dopo sessione.
Ma quanto può aiutare Play il giocatore di quarta categoria? Quanto può essere di conforto statistico il sistema Play al tennista di seconda categoria? I Big Data già imperanti nel tennis a livello statistico si sono diffusi negli ultimi anni anche nel calcio, uno sport considerato inadatto per essere analizzato matematicamente. Il tennis lo è molto di più. Di fatto, il sistema Play mette a disposizione del principiante come del semi-professionista una sorta di assaggio di dati che possono tornare utili.
Ad oggi la tecnologia Play è disponibile solo su Pure Drive GT ma, come ha confermato Eric Babolat durante la presentazione della racchetta al torneo di Roma, entro fine anno il sistema Play verrà implementato anche su altri modelli con l’intenzione di coprire l’intera gamma di racchette. Se il sistema Play sia il pròdromo di una nuova rivoluzione tennistica a livello di materiali lo sapremo negli anni a venire.