TENNIS – In un match lottatissimo e con la tensione a 1000, Maria Sharapova supera 6-4 6-7 6-4 Simona Halep e conquista il suo secondo Roland Garros nonché il 5° slam della carriera.
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– Ubaldo commenta la finale con Steve Flink di Tennis Channel
M. Sharapova b. S. Halep 6-4 6-7 6-4
DA PARIGI – A trionfare sul rosso è ancora lei, Maria Sharapova. In una partita al cardiopalma, la russa riesce a superare la bravissima Simona Halep al terzo set con lo score di 6-4 6-7 6-4. Maria ha sfoderato in campo una grinta e una voglia di vincere forse ancora superiori alla sua celebre e impareggiabile determinazione. Simona, dal canto suo, si è battuta egregiamente fino alla fine ma non è bastato. Ancora una volta la siberiana si aggiudica il 20° match di fila disputato al terzo sulla terra. Tanti errori comunque per lei che, però, sono stati compensati dalle soluzioni vincenti sfoderate ad hoc, nel momento fatidico del match. Maria Sharapova diventa inoltre la 12a tennista dell’era Open ad aggiudicarsi almeno 5 major.
È tutto pronto sul Philippe Chatrier per il grande evento di questo sabato parigino a Porte d’Auteuil che vede protagoniste Maria Sharapova e Simona Halep in un derby dell’est europeo. Gli spalti sono gremiti di spettatori che sfoggiano prevalentemente una mise color panna, dovuta soprattutto ai numerosissimi panama, da sempre un must nel major parigino. Le due finaliste, invece, scendono in campo all’insegna dell’arancio, quasi a voler rendere omaggio alla splendida tonalità del mattone tritato : tutta di rosa e arancio vestita la russa, di arancio e viola la rumena.
Le due tenniste si sono scontrate già 3 volte, nelle quali Maria ha sempre vinto e, l’ultimo confronto, è avvenuto proprio quest’anno nella finale di Madrid, in cui la russa si è aggiudicata il torneo spagnolo con lo score di 1-6 6-2 6-3.
La Halep è alla sua prima finale slam ma ha dimostrato di avere talento, solidità e grinta da vendere. Ce la farà a tener testa e a superare la pluricampionessa russa?
Insomma, che lo show abbia inizio. Ready ? Play.
Fin dal primo gioco, Maria e Simona danno vita ad un testa a testa senza esclusione di colpi. La russa, come da copione, comincia a spingere e a martellare l’avversaria la quale, però, tiene benissimo il ritmo. Non solo. Simona entra immediatamente in partita, contrasta egregiamente da fondo Masha che, nonostante abbia scelto di servire per prima, cede immediatamente la battuta permettendo alla Halep di salire 1-0 e servizio. La russa sembra tesa, incitandosi sin dai primissimi punti mentre la rumena, nonostante stia disputando la sua prima finale slam, appare invece serafica e serena.
La calma e la precisione continuano ad essere il leitmotiv del tennis di Simona che fa suo anche il secondo gioco; Maria, dal canto suo, non è poi così precisa: è già al suo secondo doppio fallo e deve battagliare non poco per conquistarsi il punto, acutizzando sempre di più i suoi gemiti e stringendo il pugno ogni qualvolta intasca un 15. Comunque, Maria lotta con le unghie e i denti riuscendo così a impattare sul 2-2.
Per ora è la Sharapova a muovere le “fila” del match, avendo commesso 13 vincenti e 10 errori a fronte dei 5 vincenti e 4 gratuiti della Halep. Il match è davvero sofferto e lottatissimo poiché le due approdano solamente 3-2 per Sharapova dopo ben 35 minuti.
Masha adesso sembra essere passata alla marcia superiore poiché, dallo 0-2, infila 5 giochi di seguito salendo 5-2. La siberiana adesso è più scatenata che mai, bersagliando l’avversaria con i suoi fendenti micidiali ed estremi. La rumena fa un passo in avanti sul 3-5 mentre Maria “svela” l’inevitabile tensione commettendo il 4° doppio fallo. Simona ha la possibilità di brekkarla e, con un altro dritto sprecato in corridoio dalla russa, si avvicina ulteriormente sul 4-5. La Sharapova aggredisce ancora e ancora, ottenendo così il primo setpoint. La Halep però è subito pronta ad annullarlo con un precisissimo e potente incrociato di dritto.
Ce n’è un secondo.
Nel momento in cui Simona si appresta a servire, si leva dalle tribune il pianto di un neonato. Avrà distratto la rumena? Forse no, anche perché non si ferma tra la prima e la seconda; però, ad un fendente di Maria, risponde buttando in corridoio.
La Sharapova, dopo un inizio traballante, si riprende e intasca così la prima frazione della finale parigina per 6-4 in 57 minuti. È il primo set perso dalla Halep dall’inizio del torneo.
Maria continua imperterrita la sua corsa staccando rapidamente la Halep sul 2-0.
Simona cerca di reagire, supportata instancabilmente dai suoi tifosi che cantano “Simona haiideeee haideeee !”. E la reazione sembra arrivare : la rumena si impone sul servizio dell’avversaria avvicinandosi sull’1-2.
Adesso è tutto il centrale ad urlare a squarciagola “Simona ! Simona ! Simona !” e la rumena non lo delude perché rimonta la siberiana pareggiando sul 2-2. La situazione pare essere la stessa che si era profilata all’inizio del primo set, soltanto che adesso è Masha a subire la rimonta dal 2-0. Maria sembra ancora tesissima, tant’è che commette ancora 2 doppi falli all’inizio del 5° game. Recupera poi fino al 40-30 per incorrere nuovamente in un malaugurato doppio fallo, l’8°. Comunque Masha sale 3-2; Simona, poi, le resta attaccata sul 3-3.
La rumena, nonostante riesca a non farsi staccare troppo nello score, non propone nulla di diverso che possa far girare il match a suo favore. Ingaggia, sì, molto bene lo scambio ma la russa è maestra nel martellamento infernale e, alla fine, la Halep vi rimane ingabbiata. Non ci sono tentativi di spezzare il ritmo con variazioni e soluzioni alternative e la Sharapova, imperterrita, sale ancora 4-3. Ma Simona si salva ancora, almeno per adesso e, nonostante le due palle per il 5-3 a disposizione di Maria, riesce a frenare l’avanzata russa pareggiando i conti sul 4-4.
Ma attenzione. La rumena resiste ancora e attua l’inversione della rotta del set; adesso è lei a salire in cattedra, strappando ai vantaggi la battuta alla siberiana per condurre 5-4.
Masha arriva sul 40-30 e, con un nastro tutto “russo”, si aggiudica anche il 10° gioco, pareggiando sul 5-5. La tennista di Costanta sale ancora 6-5 ma Maria non molla.
Sulla palla per il 6-6, la Halep rompe le corde, tenta di sopperire con le smorzate ma, alla fine, è la Sharapova ad aggiudicarsi il punto.
Si arriva al tie-break.
Quest’anno la rumena ha vinto un solo tie-break su 4 mentre la Sharapova ne ha vinti 4 su 7.
Le due resistono portandosi sul 2-2 con un totale di 4 errori. Arriva il quinto errore, ed è della Halep, Maria avanza così 3-2 per poi salire ancora 4-3.
La Halep affossa poi un dritto a rete e i punti per Masha diventano 5. Le bandiere rumene sventolano numerose sugli spalti dello Chatrier con Simona che fa un piccolo passo sul 4-5 grazie ad un dritto appena fuori di Maria.
E arriva il pareggio sul 5-5. Ed è ancora il dritto a tradire l’ex n. 1 del mondo permettendo così alla Halep di avere il setpoint.
E….incredibile ma vero…Maria “cade” ancora a causa di un rovescio in corsa appena fuori in corridoio e, la rumena, dal 3-5 si aggiudica il secondo parziale per 7 punti a 5. Il pubblico dello Chatrier è alle stelle, scoppiando in un boato interminabile alla trasformazione del setpoint. La Sharapova ha molto da recriminare avendo commesso ben 4 errori dal 5-3.
Si ricomincia.
Il match adesso diventa la prima finale a Porte d’Auteuil, dal 2001, a doversi concludere al terzo set. Va ricordato che Maria è uscita vittoriosa negli ultimi 19 match giocati al terzo sulla terra.
La russa rimette il turbo poiché brekka l’avversaria subito in apertura di terzo set, salendo 1-0, anche se non riesce ancora a liberarsi dalla tensione, commettendo ancora 2 doppi falli di fila e concedendo così il controbreak. La Halep è solida e si difende egregiamente, ma è soprattutto la russa ad incappare in tanti errori.
La Halep si porta ancora avanti sul 2-1 e ha a disposizione 2 palle break per allungare le distanze sul 3-1.
Ma il break per lei non s’ha da fare e la siberiana le sta addosso con il 2-2, sfogandosi con un urlo rabbioso e interminabile. E adesso è proprio lei ad avere due possibilità per strappare la battuta a Simona.
E ce la fa. Pare che Masha abbia cercato in se stessa una grinta e un determinazione superiori alla già immensa forza agonistica che la contraddistingue. Ora Maria è un “fiume in piena”. Il dritto e il rovescio fanno ancora più male, permettendole di allungare le distanze sul 4-2.
La rumena non ci sta a lasciar andare l’avversaria e avanza ancora 3-4.
Ma il nemico n. 1 di Masha oggi è decisamente il servizio. Sulla palla break, la russa infatti commette il 12° doppio fallo e la Halep impatta ancora sul 4-4.
Ma Maria, nel momento fatidico, ritrova il meglio di sé e “spara” dalle sue corde dei proiettili devastanti. La Halep tiene bene ma ora non basta e la russa sale 5-4.
Finale thrilling con Masha che continua a sparare. Arriva a 40-0.
Ed è finita.
Maria Sharapova si inginocchia sulla terra dello Chatrier, incredula, quasi sgomenta dalla vittoria. Resta così, per terra, con la testa tra le mani. Poi, raggiante e in lacrime, corre ad abbracciare il suo team. È il secondo trionfo al Roland Garros per lei nonché il 5° slam vinto in carriera.
“È stata la finale più difficile della mia carriera” ha detto un’emozionatissima e commossa Sharapova nelle dichiarazioni post partita “Un sogno che si avvera, non ci posso credere !”
Simona ha reso omaggio alla vittoria di Maria sottolineando poi “come siano state incredibili queste due settimane qui a Parigi“. Ringrazia, emozionatissima e quasi in lacrime, il suo team, i tifosi con un “I love you !” e poi, in francese, al pubblico dello Chatrier che l’ha tanto sostenuta, regala un “Merci beaucoup ! Vous êtez formidables !”