TENNIS-Gli amanti della terra rossa devono rassegnarsi perché adesso è il momento di volare in Germania e in Gran Bretagna per godersi il gioco sull’erba.
Halle è il primo di cinque tornei programmati all’interno del calendario ATP che fungono da preparazione ad uno degli appuntamenti più attesi nell’anno tennistico: Wimbledon. La prima edizione dell’Open di Halle risale al 1993 e da quel momento è riuscito ad incoronare cinque vincitori teutonici: Stich (1994), Kiefer (1999), Prinosil (2000), Haas (2009, 2012) e Kohlschreiber (2011).
Oggi il suo tabellone può sfoggiare nomi eccellenti e di conseguenza ricco di match interessanti: Rafa Nadal potrebbe incontrare Kohlschreiber, tedesco che se la deve vedere con Seppi, decisamente sfortunato nel sorteggio, oppure con Janowicz, il cui servizio potrebbe essere devastante su questi campi. C’è curiosità nel vedere come Raonic, in netta crescita da quando ha iniziato a lavorare con Piatti e Ljubicic, riuscirà ad approcciarsi all’erba avendo in dotazione un servizio e un diritto esplosivi, senza dimenticare che ha raggiunto qui i quarti di finale nel 2011 e nel 2012.
Rivedremo in campo Tommy Haas, giocatore che con l’erba ci sa fare e con la speranza che abbia recuperato l’infortunio alla spalla che ha condizionato le fasi finali della stagione sul rosso. Lo stesso vale per il giapponese Nishikori, il quale continua ad essere condizionato dai dolori alla schiena che non gli hanno permesso di difendere le sue possibilità nella finale del Master 1000 di Madrid contro Nadal. Infine, ai piedi del tabellone e quindi seconda testa di serie, Roger Federer, che ha vinto il torneo sei volte, ma deve stare attento perché la concorrenza sarà spietata.
Tabellone spettacolare anche per il torneo che si disputa al Queen’s Club di Londra fin dal 1979.
Murray ha fatto la storia nel 2013 diventando il settimo giocatore a vincere nello stesso anno il Queen’s e Wimbledon, eguagliando McEnroe (1981, 1984), Connors (1982), Beker (1985) Sampras(1995, 1999), Hewitt (2002) Nadal (2008).
Andy avrà la terza testa di serie e dovrebbe passeggiare fino agli ottavi dove potrebbe incontrare Stepanek, capace spesso di fare lo sgambetto ai top players.
La parte alta del tabellone è dominata da Wawrinka che speriamo abbia affrontato e superato l’ebbrezza dai successi che lo hanno travolto in questi primi sei mesi dell’anno. Abbiamo l’occasione di rivedere Dimitrov, il quale sembra essersi spento durante la semifinale del Master 1000 di Roma e mai più riacceso e Berdych, protagonista di un ottimo Roland Garros.
All’appello risponde un solo italiano, Paolo Lorenzi, non proprio un giocatore da erba, il quale deve affrontare il canadese classe ‘90 e numero 35 del mondo, Vasek Pospisil, afflitto da un infortunio alla schiena dalla metà di maggio.