TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Nel torneo maschile avanza al secondo turno Ernests Gulbis, il lettone ha superto in tre set Zopp, 7-6(7) 7-5 7-6(10). Berdych ha lasciato un set per strada con Hanescu, mentre Verdasco ha ceduto in quattro set contro Matosevic. Il campione uscente Andy Murray ha regolato in tre set, 6-1 6-4 7-5 David Goffin. Avanzano al secondo turno anche Djokovic, Dimitrov e Ferrer.
N. Djokovic b. A. Golubev 6-0 6-1 6-4 (Gianluca Falessi)
Sulla carta, non c’è storia: il vincitore dei Championships nel 2011, finalista lo scorso anno contro Murray e testa di serie numero 1 del torneo, affronta il modesto Golubev, cinquantaseiesimo del seeding, un solo titolo conquistato in carriera (Amburgo, 2010). Nei fatti, di storia ce n’è ancor meno. E fino al 6-0 5-0 non c’è addirittura la partita.
Superato il secondo game del primo set, un alternanza di errori e occasioni sprecate da entrambi i giocatori, Djokovic non sbaglia più niente. Serve incredibilmente bene, fa punto anche quando cade e, più del solito, si avventura a rete a cercare la conclusione. Dagli spalti, Boris Becker si gode lo spettacolo.
Golubev corre, tenta variazioni sul tema in slice e ogni tanto si ricorda del proprio spettacolare rovescio a una mano. Su questa erba, però, e con questo Djokovic, non è sufficiente. Il primo game per Golubev arriva quando è sotto 0-5 nel secondo set. Giusto il tempo di godere dell’applauso incoraggiante del pubblico che Djokovic chiude il set con un ace centrale senza perdere troppo tempo. Per la precisione, 47 minuti.
Nel terzo set, fino al 4-4, Golubev riesce a tenere il passo di Djokovic, il quale spreca numerose palle break (sul 2-2 e sul 3-3) e commette qualche errore di troppo nei pressi della rete.
Nulla di grave, comunque. Conquistato il break che lo porta in vantaggio 5-4 (grazie anche a uno splendido pallonetto di rovescio), Djokovic chiude il match agevolmente. Minimo sforzo, massima resa.
A. Murray b. D. Goffin 6-1 6-4 7-5 (Alberto Bezzini)
Centre Court, ore 13.00 ora locale: come da tradizione il campione uscente inaugura “The Championships”, calpestando la sacra erba del campo da tennis più famoso del mondo.
In realtà già si sta giocando sui campi secondari a partire dalle 11.30 ma, si sa, gli inglesi hanno regole tutte loro…
Il privilegiato da sorteggio, per incrociare la racchetta con Andy Murray, è il belga ventitreenne David Goffin, ranking 105 (42 a fine 2012, quando sembrava destinato a raggiungere velocemente una posizione almeno a ridosso dei migliori).
Nessun precedente tra i due che, seppure con storie ben diverse, stanno cercando di recuperare il loro miglior tennis ed il loro miglior rendimento dopo aver attraversato problemi fisici.
Di Murray e l’erba sappiamo mentre, per Goffin, possiamo dire che non c’è un particolare feeling: sconfitte ai primi turni dei vari tornei su erba che precedono Wimbledon (sia quest’anno che nel 2013) e, qui a Londra, sconfitta all’esordio per mano di Tsonga in tre set l’anno scorso. Detto questo, al belga non manca un certo talento e varietà di colpi e potrebbe impegnare, almeno a tratti, il buon Andy al di là di un pronostico abbastanza chiuso.
Riguardo allo scozzese desta curiosità l’esordio in veste di coach di Amelie Mauresmo: ce la farà a spostare il baricentro del gioco del suo assistito qualche centimetro più avanti e a fargli giocare con un po’ più di frequenza quei colpi al volo che fanno parte del suo bagaglio tecnico?
Comincia Murray che tiene il servizio e ottiene, nel game successivo, il break: 2 a 0. Il belga riesce a conquistare un game di servizio nel quarto gioco ma, dopo 22 minuti il punteggio dice 4 a 1 Murray. Altro break in favore dello scozzese che va servire per il set con successo.
6 a 1, in meno di mezz’ora, senza strafare e sfruttando i molti errori di un Goffin poco a suo agio sull’erba e che, al di là di qualche bel punto, non sembra avere una chiara strategia di gioco.
Il secondo set inizia con il belga al servizio: nel terzo gioco Murray ottiene il break e, tenendo il proprio servizio, allunga sul 3 a 1. Da qui i turni di servizio vanno avanti regolarmente fino a portare Andy a servire per il set sul 5 a 4 in suo favore: nessun problema, gioco a zero e due set a zero. Goffin non sembra avere risorse e chiavi tattiche per far partita con lo scozzese, mostrando poca confidenza con la superficie (compreso frequenti scivoloni) e non riuscendo a giocare “basso” di gambe come questa richiede.
Terzo set: turni regolari fino al 5 pari finchè Goffin al servizio riesce, sul 40 a 0, a perdere ben cinque punti di fila concedendo il break. Murray serve per il match e, dopo una esitazione iniziale (0 a 30), al primo match-point chiude la pratica con un ace.
Partita dall’esito mai in discussione con un Goffin che non ha fatto nulla per togliersi dal ruolo di vittima sacrificale di primo turno: tutti i dati statistici sono a suo sfavore (tranne il numero di discese a rete con una discreta percentuale di realizzazione) e anche l’atteggiamento in campo non ha denotato alcuna convinzione di poter sovvertire il pronostico.
Murray ha svolto il “compitino”, senza acuti e senza cali di concentrazione, portando il passaggio del turno a casa senza fatica e senza patemi. Al prossimo appuntamento altro giocatore che non dovrebbe impensierirlo, si tratta dello sloveno Blaz Rola che ha liquidato in tre set Pablo Andujar.
G. Dimitrov b. R. Harrison 7-6(1) 6-3 6-2 (Simone Carusone)
Esordio positivo ai Championships per Grigor Dimitrov, n.13 del ranking Atp che, in 1h e 41′ di partita, batte l’americano Ryan Harrison con il punteggio di 7-6 6-3 6-2. Match combattuto soltanto per un set e mezzo, con Dimitrov che riesce ad avere la meglio nel primo parziale solo al tie-break ( vinto 7-1) in un set senza palle break e caratterizzato perciò da una certa solidità al servizio da parte di entrambi i tennisti.
Si va al secondo set, che nei primi quattro giochi sembra voler ripetere il copione del primo; il quinto game è però decisivo per il bulgaro che approfitta di qualche errore di distrazione del n.150 del ranking Atp e si porta sul 3-2 e avanti di un break. Ma nel suo turno di battuta successivo è il bulgaro a dover fronteggiare il possibile contro break dell’americano che ottiene ben quattro break point nel game: Dimitrov le annulla tutte egregiamente con un ace, un drop vincente, un’ottima prima a 127 miglia e un diritto vincente.Sul 5-3 Harrison con un doppio fallo cede nuovamente la battuta e, con essa, il secondo set.
Nel terzo parziale in un batter d’occhio Dimitrov è già avanti di un break e 3-0, nonostante Harrison riesca a strappare applausi grazie ad un passante e ad una volée di rovescio davvero ben eseguiti sullo 0-2. Il n.1 di Bulgaria solo sul 4-2 deve far fronte a qualche difficoltà, ma non concede palle break e tiene il servizio per l’ultima volta prima di piazzare la zampata vincente sul servizio dell’americano e chiudendo il terzo set sul punteggio di 6-2. Al secondo turno Grigor Dimitrov affronterà Luke Saville (n.236 del mondo), classe ’94 e proveniente dalle qualificazioni , che ha battuto, un po’ a sorpresa, l’austriaco Dominick Thiem al primo turno (7-5 6-4 3-6 6-4),vincendo così la sua prima partita in carriera in un torneo del circuito maggiore proprio a Wimbledon.
E. Gulbis b. J. Zopp 7-6(7) 7-5 7-6(10) (FM)
I problemi nei primi turni Slam sembrano ormai acqua passata per Ernests Gulbis, che oggi ha battuto l’estone Zopp in tre set, non proprio agili però e il punteggio la dice tutta.
Un match in cui i servizi l’hanno fatta da padrone in tutto e per tutto. Nessun break nel primo set, non più di due punti ottenuti sui turni di battuta dell’avversario fino al decimo gioco, quando Zopp ha portato finalmente Gulbis ai vantaggi, inutilmente, perché è stato un tie break lungo 15 punti a decidere il set: il lettone, capace di rimontare da due mini-break di svantaggio, ha poi chiuso 9-7.
Nel secondo set Gulbis riusciva, invece, ad imporsi nel 12esimo gioco, ottenendo il primo break dell’intero incontro. Assolutamente in linea l’andamento del terzo parziale anche se l’inespugnabilità dei servizi iniziava a venire meno: un break di Zopp (a zero) nel terzo gioco, con annesso passaggio a vuoto del Lettone che, riavutosi un game più tardi, riportava il punteggio in parità: 3-3. Il set si è deciso nuovamente al tie break e questa volta è stato Gulbis a partire forte, issandosi 3-0 per poi ritrovarsi 10-10 in un alternarsi di break e contro-break. Come da copione l’incontro si è concluso 12-10.
T. Berdych b. V. Hanescu 6-7(5) 6-1 6-4 6-3 (FM)
Un esordio complicato quello di Thomas Berdych all’All England Club, il ceco ha trovato un avversario ostico e come da abitudine ha impiegato un po’ a carburare.
Nel primo set Berdych è riuscito a sprecare ben otto palle break, tre dallo 0-40 nel quinto gioco, ritrovandosi a fronteggiare un tie-break tutt’altro che semplice, dove il romeno ha subito conquistato un mini-break per poi subire la parziale rimonta del ceco, che però non è mai riuscito a portarsi avanti nel punteggio, cedendo il set 7 punti a 5.
Il set successivo è stato un’altra storia, Berdych è partito subito molto concentrato e, dopo aver risolto un primo game ai vantaggi, ha infilato un break dietro l’altro, nel secondo e quarto gioco: 6-1. Il terzo parziale è stato teatro di un solo break, a favore di Berdych, con un precedente di due palle break annullate dal ceco, che ha poi servito per il parziale, riuscendo a portarsi avanti di un set. Il quarto e decisivo set non ha lasciato speranze ad Hanescu, che perdeva il servizio in apertura e nuovamente nel nono gioco, quello decisivo per l’incontro: 6-7(5) 6-1 6-4 6-3.
M. Matosevic b. F. Verdasco 6-4 4-6 6-4 6-2 (FM)
Esce al primo turno la testa di serie numero 18, Fernando Verdasco. Lo spagnolo ha ceduto in quattro set contro Marinko Matosevic, che finora a Wimbledon non aveva mai superato il primo turno, anzi, la prima vittoria in uno Slam è arrivata quest’anno al Roland Garros.
Un match da dimenticare quello dello spagnolo, che dopo essere riuscito a recuparare un set di svantaggio ha ceduto quasi di schianto, uscendo irreparabilmente dall’incontro. Nel primo set, dopo un inizio altalenante da ambe le parti, l’australiano è riuscito a strappare il servizio al suo avversario sul 4-4, per poi chiudere sul proprio turno di battuta annullando 4 palle break. Il secondo parziale vedeva la rimonta di Verdasco, che, nell’alternarsi dei turni di servizio, riusciva a portarsi in vantaggio nel decimo e decisivo gioco, alla prima ed unica palla break dell’intero set.
Dal terzo set in poi è stato l’australiano a dettare le sorti del match. Matosevic, ha concesso un’unica palla break, poi annullata, soltanto sul 3-4 del terzo parziale. Altri tre turni di servizio persi dallo spagnolo, uno a zero in apertura di quarto set, faranno il resto: 6-4 4-6 6-4 6-2.
D. Ferrer b. P. Carreno Busta 6-0 6-7(3) 6-1 6-1
Esordio senza particolari problemi per il numero 2 spagnolo, David Ferrer, che opposto al connazionale Carreno Busta si è distratto solo un po’ nel secondo prima di rifilare un parziale di 12 games a 1 al rivale. C’è da dire che dopo la mazzata del primo set Carreno Busta era stato bravo a non farsi travolgere e addirittura riuscire a strappare il servizo all’avversario sfruttando una delle 4 palle break del secondo. L’impresa riuscirà anche nel quarto set a Carreno, ma il problema era (anche) sul proprio servizio che crollava del tutto. Dopo il tiebreak la partita è praticamente finita e Ferrer ha concesso solo un altro game all’avversario. Tutto facile per il valenciano dunque che al prossimo turno affronterà un altro avversario molto abbordabile, il vincente del match tra il britannico Evans e il russo Andrey Kuznetsov
Tutti i risultati:
Benjamin Becker b. Donald Young 6-4 6-3 6-4
(16) Fabio Fognini b. Alex Kuznetsov 2-6 1-6 6-4 6-1 9-7
(21) Alexandr Dolgopolov b. Samuel Groth 7-5 7-6 (7-2) 7-6 (7-5)
Andrey Kuznetsov b. Daniel Evans 6-1 7-5 3-6 7-6 (7-5)
(27) Roberto Bautista-Agut b. Steve Johnson 6-3 6-7 (3-7) 6-4 7-5
(26) Marin Cilic b. Paul-Henri Mathieu 6-4 6-7 (2-7) 6-2 6-1
Jan Hernych b. Tobias Kamke 6-3 6-7 (5-7) 6-3 5-7 6-4
Andreas Haider-Maurer b. Kyle Edmund 6-3 7-6 (7-4) 6-2
(1) Novak Djokovic b. Andrey Golubev 6-0 6-1 6-4
Radek Stepanek b. Pablo Cuevas 6-2 6-4 6-4
Tim Puetz b. Teymuraz Gabashvili 2-6 6-4 6-2 6-2
Robin Haase b. (31) Vasek Pospisil 7-6 (8-6) 4-6 7-5 6-3
(27) Roberto Bautista-Agut b. Steve Johnson 6-3 6-7 (3-7) 6-4 7-5
Luke Saville b. Dominic Thiem 7-5 6-4 3-6 6-4
(7) David Ferrer b. Pablo Carreno-Busta 6-0 6-7 (3-7) 6-1 6-1
(11) Grigor Dimitrov b. Ryan Harrison 7-6 (7-1) 6-3 6-2
Marcos Baghdatis b. Dustin Brown 6-4 6-5 2-6 7-6 (7-4)
Jeremy Chardy b. Daniel Cox 6-2 7-6 (7-3) 6-7 (6-8) 6-3
Leonardo Mayer b. (25) Andreas Seppi 6-3 2-6 6-4 7-6 (7-5) 6-4
(20) Kevin Anderson b. Aljaz Bedene (Slo) 6-3 7-5 6-2
Bernard Tomic b. Evgeny Donskoy 6-4 6-3 6-2
Edouard Roger-Vasselin b. Filippo Volandri 7-6 (7-1) 6-2 6-4
(3) Andy Murray b. David Goffin 6-1 6-4 7-5
(17) Mikhail Youzhny b. James Ward 6-2 6-2 6-1
Jimmy Wang b. Alejandro Gonzalez 6-3 6-3 6-2
(6) Tomas Berdych b. Victor Hanescu 6-7 (5-7) 6-1 6-4 6-3
(12) Ernests Gulbis b. Jurgen Zopp 7-6 (9-7) 7-5 7-6 (12-10)
Marinko Matosevic b. (18) Fernando Verdasco 6-4 4-6 6-4 6-2
Gilles Simon b. Konstantin Kravchuk 6-2 7-6 (7-4) 7-5
Blaz Rola b. Pablo Andujar 6-3 6-1 6-4
Sergiy Stakhovsky b. Carlos Berlocq 6-3 6-3 6-3