TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – Analizziamo i cambiamenti nel circuito femminile alla luce di due Slam e mezzo giocati. Dov’è finita Li Na?
Tra il primo Slam dell’anno e Wimbledon passano 5 mesi, un tempo sufficientemente lungo perché cambino le carte in tavola dell’intera stagione. Ma credo sia più che sorprendente sottolineare come tra l’Open d’Australia e i Championships ci sia un divario enorme, in termini di risultati delle singole giocatrici. Una premessa è d’obbligo: credo sia più che normale azzardare pronostici sul proseguo della stagione a partire dal primo torneo importante dell’anno, soprattutto perché, di norma, risultati importanti tendono ad evidenziare un trend per la singola giocatrice, che poi proseguirebbe in quello stato anche per il resto della stagione.
Ma quest’anno i pronostici della partenza sono stati tutt’altro che confermati.
Un dato su tutti, delle 16 partecipanti agli ottavi di finale dei Championships ce ne sono solo 5 che erano agli ottavi al Roland Garros (Safarova, Halep, Bouchard, Kerber e Sharapova) e 6 invece che erano agli ottavi agli Australian Open (Sharapova, Kerber, Halep, Radwanska, Bouchard, Makarova). E credo che il numero sia destinato a peggiorare andando avanti a confrontare con i quarti e le semifinali.
Andiamo quindi ad analizzare il cammino delle giocatrici, sottolineando come ci siano delle giocatrici che hanno fatto bene prima e poi hanno ceduto, delle altre che hanno invertito la tendenza, e delle altre ancora che si sono mantenute costanti.
Quelle partite bene e finite male:
LI NA – La cinese prima su tutte. Ha vinto il torneo, è arrivata alla numero 2 del ranking mondiale e sembrava, a detta di molti, l’unica rivale possibile di Serena Williams. Insomma, c’era l’americana, poi la cinese e poi il gruppo delle altre. E la collaborazione con Carlos Rodriguez sembrava solo il primo passo per instaurare un piccolo dominio. Li Na da allora non è riuscita ad andare più avanti del terzo turno al Roland Garros e poi a Wimbledon, eliminata da Mladenovic (al secondo) e Zahlavova-Strycova.
FLAVIA PENNETTA – Flavia ci ha illusi in una maniera bella e buona! Quarti agli Australian Open, e prima anche semifinale agli US Open, una ritrovata fiducia, e la ghiotta chance di assaltare la top10, sapendo quanti punti difendeva da qui a Wimbledon. Ma anche Flavia ha fatto flop in Francia, contro la Larsonn al secondo turno, e poi anche a Wimbledon, perdendo dalla giovane americana Davis.
DOMINIKA CIBULKOVA – La vera rivelazione degli Australian Open, dov’è finita? Insomma vincere con Radwanska e prima con Sharapova, ritrovarsi in finale, fare qualche comparsata in top ten e poi? Non ha più rivisto una seconda settimana negli altri Slam. Non pessima, ma ci si aspettava di più.
Poi c’è una sola giocatrice che invece è riuscita ad invertire la tendenza in maniera netta:
MARIA SHARAPOVA – potenzialmente poteva vincere anche in Australia, con la testa di serie n. 3 e la Williams fuori dai giochi, ma si è fatta imbambolare dalla piccola slovacca Dominika. Poi però ha trovato la vera se stessa ed ha vinto in serie Stoccarda,Madrid e il Roland Garros, lasciandosi scappare solo Roma. Ed in più in questa prima settimana a Wimbledon ha fatto capire chi è la vera favorita, lasciando 7 game in tre match alle avversarie.
E ci sono giocatrici che nel bene o nel male sono fino a qui rimaste costanti:
SIMONA HALEP – La rumena è la sorpresa della stagione, a partire dagli Australian Open dove ha fatto i quarti. Poi la finale al Roland Garros ed ora aspettiamo di vedere cosa combina nella seconda settimana di Wimbledon, dove comunque ha mostrato un ottimo livello.
SERENA WILLIAMS – Dacché doveva dominare tutto, l’americana è stata la costante negativa dell’intera stagione. Pesante ko contro l’Ivanovic, ma non era in formissima; peggio ancora contro la Muguruza a Parigi, e ieri ha perso in rimonta dall Cornet, dalla quale aveva già perso a Dubai. Per lei nemmeno una volta ai quarti di uno Slam. Cosa le sta succedendo?
ANGELIQUE KERBER – A dimostrazione di quanto la tedesca sia costante, il che è anche un notevole limite, la Kerber è sempre arrivata agli ottavi fino a qui. Ma poi niente più.
EUGENIE BOUCHARD – Per me è lei la migliore fino ad adesso. Non riponevo molto chance nel ‘fenomeno-Bouchard’, più mediatico che tennistico, ma la bionda canadese mi ha fatto ricredere. Due semifinali, e la chance di potersi ripetere qui a Wimbledon. E’ partita con l’acceleratore dall’inizio, e vuole continuare così. Solo applausi.
Concludo ricordando come manchi ancora una settimana intera, e per questo non ho considerato giocatrici come Ivanovic o Radwanska che potrebbero svoltare la stagione proprio nei prossimi giorni.