TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIP – La Lisicki cerca di lottare nel primo set ma poi non c’è più partita. Grande prova di forza della canadese, che si libera di un’ottima Kerber, che ha lottato fino alla fine. Terza semifinale di fila per entrambe
E. Bouchard b. A. Kerber 6-3 6-4 (da Wimbledon, Roberto Salerno)
La ragazza canadese è cresciuta e a questo punto è una seria candidata al titolo di Regina di Wimbledon. Battendo una commovente Kerber che si è arresa solo all’ultima palla e recuperando il recuperabile trovando la forza di tornare nel match da un 1-4 “pesante” la Bouchard ha mostrato di che pasta è fatta. Perché quando la partita diventa infuocata, ebbene Eugene non sbaglia più nulla, il braccio non trema, i nervi sono saldi. Ne ha fatto le spese anche la tedesca che già ieri contro la Sharapova si era trovata di fronte una dai nervi d’acciaio ma forse un po’ meno brillante della canadese di oggi. Dopo che i primi 6 game si erano dissolti in un amen – ci hanno messo appena 15 minuti le due ragazze, neanche fossero Ivanisevic e Sampras – al classico settimo game la partita cambiava. La Bouchard prima subiva un net abbastanza beffardo poi faceva un doppio fallo e infine, sul 30 pari, pensava di sbatacchiare fuori un drittaccio. Ma appena sotto Eugenie si trasforma, il dritto che sembrava fuori controllo diventa un’arma terribile e imprendibile per la tedesca. Che non molla riesce a procurarsi ancora tre palle break tutte annullate in modo fantastico dalla canadese. Come mille e mille volte abbiamo visto, il game successivo era la Kerber ad andare in difficoltà sul proprio servizio, grazie ad una splendida palla corta della Bouchard e ad un dritto sparato lunghissimo. Ma anche la Kerber non è una che trema e le annullava giocando meravigliosamente un gran dritto e sparando una prima che la canadese non controllava. Ma la partita era cambiata adesso, Eugenie aggrediva la seconda della Kerber sia col dritto che col rovescio, si procurava altre due palle break con una risposta terribile di rovescio che lasciava ferma Angelique che subiva lo scambio successivo mandando in rete un rovescio. Se per i primi sei game c’erano voluti appena 15 minuti, per i successivi 2 ne sono serviti 16! Dopo lo scoppiettante intermezzo la partita si placava, le due tenevano il servizio senza problemi e nel nono game la Bouchard poteva chiudere al primo set point.
Il secondo set la Kerber lo apriva tenendo il servizio a zero, ma poi subiva la furia di Eugenie che si portava rapidamente sul 4 a 1. Qui forse la canadese si è un po’ rilassata, magari credendo che fosse finita. Ma la tedesca ha buon sangue, riusciva a brekkare l’avversaria per la prima e unica volta nel match e poi teneva il servizio, nonostante le difficoltà. Si arrivava così al 5 a 4 per la canadese e ancora una volta una commovente Kerber si trascinava sino alla palla break. Per l’ennesima volta Eugenie giocava con coraggio le due palle break, non lasciando la minima possibilità all’avversaria e chiudendo alla prima opportunità grazie ad un passante della tedesca che usciva di niente. Ci aspetta una grande semifinale domani.
S. Halep b. S. Lisicki 6-4 6-0 (Da Wimbledon, Laura Guidobaldi)
Simona non è mai doma e Sabine avrebbe dovuto saperlo. Sta soffrendo la tedesca: dopo essere stata in vantaggio 3-0 nel primo set, si fa rimontare da una tenacissima Simona Halep che conquista il primo parziale per 6-4 in 34 minuti.
Ma anche nel secondo set, dopo aver avuto diverse possibilità per aggiudicarsi il primo game, si fa strappare la battuta e la Halep sale 1-0 e servizio.
Ancora tanti errori per la tedesca che non riesce ad entrare veramente in partita. Sarà a causa della spalla? Ricordiamo che ieri, nel match opposta alla Shvedova, aveva richiesto l’intervento del trainer per un problema alla spalla che le impediva di sollevare il braccio.
Niente da fare. La rumena vole sul 4-0, con Sabine che sembra non trovare più le misure e il timing dei suoi colpi.
Finisce qui il torneo per la tedesca. In 1 e 06 e con lo score di 6-4 6-0 Simona Halep approda per la prima volta in semifinale ai Championship. La tedesca non è riuscita a difendere i punti acquisiti l’annno scorso in finale.
Insomma, anche il torneo femminile, è sempre più all’insegna delle nuove generazioni.
“Ho sempre più fiducia in me stessa” ha dichiarato Simona nelle dichiarazioni post-match “mi godo ogni momento, gioco punto dopo punto. Non ho pressione, cerco di tirar fuori il meglio di me ogni volta“.
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