TENNIS – Al Vegeta Croatia Open si è messo in luce il giovanissimo croato Borna Coric. Ma non è il solo astro nascente a brillare nel nuovo firmamento del tennis
DA UMAG – Soffia un vento nuovo nel mondo del tennis professionistico. Anche se i campionissimi Federer, Djokovic e Nadal siedono ormai da tempo ai piani alti del ranking e dell’eccellenza, tanti giovani cominciano a far capolino nel tennis che conta, mostrando che le nuove generazioni stanno avanzando a gran passo.
Lo abbiamo visto alcune settimane fa a Wimbledon, in cui il 18enne australiano Nick Kyrgios ha sconfitto con un’autorevolezza da veterano un frastornato Nadal sull’erba. Ma tra le nuove “stelline” del tennis ci sono altri adolescenti degni di gran nota.
In Australia, insieme a Kyrgios si sta mettendo in luce un altro giovanissimo di origine greca, Thanasi Kokkinakis, classe 1996 e n. 243 Atp, che ha raggiunto ben due finali slam junior : l’Australian Open e lo Us Open nel 2013. Senza dimenticare ovviamente un altro Aussie che, seppur 21enne, calca le scene degli eventi Atp già da un bel po’ : il talentuoso Bernard Tomic.
Non dimentichiamo il nostro Ganluigi Quinzi, attuale n. 312 che, dopo essere stato n. 1 del mondo junior e dopo il meraviglioso exploit dell’anno scorso in cui trionfò, sempre da junior, a Wimbledon, forse in questo momento, tra i giovanissimi, è quello che sta godendo un po’ meno delle luci della ribalta… Ma diamogli tempo, avrà certo modo di compiere tante altre belle imprese.
E come non ricordare un altro “enfant terribile”, il tedesco Alexander Zverev, di un anno più giovane dei suoi precoci colleghi, poichè è del 1997, e con una classifica per ora migliore essendo già n. 161. Alexander, fratello di Mischa, anch’egli tennista professionista, è stato n. 1 del mondo junior, nonché campione junior quest’anno nello slam australiano. Proprio la scorsa settimana, nel suo “giardino”, all’Atp 500 di Amburgo, si issa in semifinale superando una schiera di nomi eccellenti come Haase,Youzhny, Giraldo, Kamke per poi inchinarsi all’inossidabile David Ferrer.
Qui a Umag non ha brillato e, forse un po’ svuotato dall’exploit e dalle emozioni della settimana precedente, ha perso al primo turno.
Chi invece sta brillando, nella sua Croazia e per giunta nel suo torneo preferito, è il 17enne Borna Coric. Nato il 4 novembre 1996, il tennista di Zagabria, attuale n. 230 Atp, qui a Umag sconfigge al primo turno il francese Roger-Vasselin, n. 46 del mondo, per poi liquidare ieri sera Horacio Zeballos, uno dei rari “giustizieri” di Nadal sulla terra, con lo score di 7-6 6-3, infiammando il pubblico dell’Atp Stadium.
Estremamente dimostrativo ed estroverso, Borna sta dando prova di grande maturità e sicurezza, non solo in campo, ma anche nell’affrontare i giornalisti, sorridendo e parlando con calma, appprofondendo le risposte e mantenendo tuttavia una certa umiltà.
E cosa ci potrebbe essere di più bello per un campione in erba se non venire allenato dal proprio idolo d’infanzia ? Eh già, perché Borna è seguito dalla “star” del tennis croato, Goran Ivanisevic, presente qui a Umag per Coric e Cilic, nonché per promuovere la sua Umag Tennis Accademy. Il giovane pupillo del campione di Wimbledon 2001 può già annoverare nel suo palmares la vittoria dello US Open junior nel 2013, in cui ha sconfitto in finale proprio Thanasi Kokkinakis.
Ma non ha certo intenzione di fermarsi : uno dei suoi obiettivi è diventare n. 1 del mondo. E in effetti sembra che il ragazzo abbia stoffa da vendere : ieri, in un momento delicato per lui, sul 7-6 5-3, 15-30 e servizio, non si scompone con un “veterano” come Zeballos e chiude un match che potenzialmente si poteva ribaltare da un momento all’altro.
Stasera, alle 20, affronterà il nostro Fabio Fognini sul centrale di Umago. Certo, avrà dalla sua parte tutto il pubblico anche se comunque gli italiani presenti qui sono numerosi e ci si aspetta, oltre che quello sul campo, un sano “match’ tra tifosi anche sugli spalti. Fabio dovrà cercare di mantenere calma e concentrazione, proprio come ha fatto ieri contro Montanes. Ha ormai tanta esperienza e altrettanto talento per superare un giovane che, certo, gioca benissimo, ma non ha il suo background e le sue doti tecniche. Insomma, a Umag lo show deve ancora cominciare…