TENNIS PERSONAGGI – A 20 anni figura già tra le prime 20 migliori giocatrici di tennis al mondo. La sua folgorante ascensione, Eugenie Bouchard non la deve certo al caso. Incontro con un atleta che ha solo un obiettivo in testa: vincere. Elle Quebec, traduzione di Christian Barisani
Da qualche mese il nome di Eugenie Bouchard è sulla bocca di tutti. Sarà lei la star del nostro prossimo numero.
In una fresca giornata d’aprile abbiamo incontrato Eugenie Bouchard e sua madre, presso lo studio fotografico Leda & St- Jacques, nel Mile-End. Fresca come una rosa ed abbronzata dopo il suo recente soggiorno in Australia, la tennista di Montrèal ci ha confidato (in francese) che l’universo fotografico è un mondo “Nuovo e molto diverso” rispetto al suo.
Alla domanda: “Sei nervosa?” Ci ha tuttavia risposto in maniera serafica: “Nervosa, io? Assolutamente no”. Ecco. Bisogna saperlo: colei la quale è entrata nella storia diventando la prima tennista canadese a giocare una finale a Wimbledon, ha una calma olimpica in tutte le circostanze.
Prima di procedere all’intervista, nella quale la canadese ha parlato del suo percorso tennistico, ma anche della sua vita quotidiana, di quella sociale, dei suoi sogni e di… Justin Bibier, abbiamo scoperto cosa porta nella sua borsa quando è fuori dal campo.
Nel giugno del 2012, a 18 anni appena, la tennista di Montrèal ha vinto per la prima volta il torneo Junior di Wimbledon. All’epoca era la numero 144 al mondo, ed oggi, a 20 anni appena, è la testa di serie numero 7 del torneo. Un’ascensione vertiginosa, accompagnata da un record dal momento che la bella tennista ha conquistato la finale di Wimbledon, cosa mai riuscita in precedenza a nessuna tennista canadese. In più, Genie (questo il soprannome con cui le piace essere chiamata), ha ambizione da vendere ed è sempre determinata in ogni prova. Lo possiamo dire: ha tutte le carte in regola per diventare una star. Non c’è da meravigliarsi se ELLE QUèBEC gli ha chiesto di posare per il suo numero di agosto!
Tra uno scatto e l’altro, ci ha mostrato volentieri cosa contiene la sua borsa, insieme agli oggetti che porta sempre con sé. Ecco le sue risposte.
- Gomme da masticare: “Non voglio avere un alito cattivo quando incontro nuove persone!”
- Stick per la protezione delle labbra: “Uso sempre uno stick per la protezione delle labbra, soprattutto qui in Canada dove l’aria è secca. Inoltre mi protegge dai raggi del sole. Non amo truccarmi nella vita di tutti i giorni, a meno che non si tratti di un’occasione speciale.”
- Un portafogli: “Deve essere delle dimensioni giuste, in modo che ci possa tenere i miei documenti e le mie carte di credito.”
- Occhiali da sole: “Non l’indosso mai quando gioco, ma quando sono fuori dal campo adoro i miei Ray-Ban.”
Eugenie non ha che 20 anni, ma ha favorevolmente impressionato tutta l’Equipe di fotografi per la sua professionalità, senza contare l’incanto che la sua bellezza ha destato verso tutti. Determinata e coscienziosa, si tratta sicuramente di una giocatrice dal futuro assicurato. La canadese è passata dalla posizione numero 20 del ranking Wta, a quella numero 7 in poco tempo. Semplicemente incredibile.
Lo possiamo dire: il fenomeno Eugenie Bouchard è solo all’inizio!
EUGENIE BOUCHARD, L’IMPERATRICE IN DIVENIRE
Dire che Eugenie Bouchard è determinata è un eufemismo. Questa ragazza lavora tantissimo per essere la migliore. “Una semplice partita in famiglia a monopoli può diventare molto intensa con me. Sono sempre competitiva in tutto.” Con queste parole esordisce la campionessa, la quale ha tenuto a fare l’intervista in francese.
La giovane ragazza bionda e slanciata, ha l’aria di una saggia studentessa, e no quella di un bulldozer. Riservata, in controllo totale delle proprie emozioni, evoca più volte nel corso del’intervista il suo bisogno di costanza, tanto nei momenti facili che in quelli difficili. Quest’anno la sua capacità di gestire lo stress è stata duramente messa alla prova. A gennaio, in Australia, dopo avere battuto in 3 sets Ana Ivanovic, ha raggiunto le semifinali dello Slam australiano, diventando la prima canadese a spingersi così lontana in una prova dello Slam negli ultimi 30 anni.
Da quel momento, intorno a lei, il clima è diventato euforico, e le pressione nei suoi confronti è aumentata, ma lei ha mantenuta la testa fredda. “Sono cosciente che questo distacco emotivo mi serve da protezione”, ha confidato. Hèlène Pelletier, un ex tennista commentatrice sportiva per RDS, rincara: “Lei è di una calma olimpica… Visto tutto il lavoro e tutti gli sforzi che ha profuso per arrivare dove si trova, lei non è meravigliata del suo successo. Questa è la mentalità della campionessa!”
Eugenie, che è cresciuta nel quartiere di Westmount di Montrèal, maneggia la racchetta sin dall’infanzia. A cinque anni seguiva già dei corsi: “Colpiva la palla solo una decina di minuti, ma si divertiva.” La bambina voleva giocare sempre di più, ed i suoi corsi divennero più intensivi.
Ad otto anni disputa il suo primo torneo, ed a nove per la prima volta gioca fuori dai confini canadesi. La Bouchard è felicissima: può fare quello che le piace più al mondo, e viaggiare, conoscendo così posti nuovi. Durante queste competizioni, Genie batte avversaria molto più grandi di lei. La Bouchard, possiede già una maturità ed una forza caratteriale eccezionali. Sylvan Bruneau, allenatore della squadra femminile canadese di tennis, lo conferma: “All’età di 10 anni si sentiva già in missione. La sua serietà era impressionante. La sua voglia di apprendere era tanta e cominciava già a prendersi i suoi rischi sul terreno di gioco.”
Nel 2007,a 13 anni, Eugenie si trasferisce con la sua famiglia in Florida, dove si allena sei ore al giorno sotto l’egida di Nick Saviano, un ex tennista professionista conosciuto per la sua tecnica. “Dai primi giorni ha lavorato molto duramente ed è rapidamente migliorata. Le sue motivazioni e la sua concentrazione non lasciano nessun dubbio: diventerà una grande giocatrice.” Queste le parole del suo coach dell’epoca.
Questo giorno arrivò molto presto. Nel 2012, la Bouchard realizza un grandissimo exploit aggiudicandosi il titolo juniores a Wimbledon. Questa vittoria le permette di prendere piena coscienza nei suoi mezzi, proiettandola verso un altro livello.
Bisogna dire che la canadese è un’atleta irriducibile in campo, come attestano gli esperti. “Si tratta di una vera leonessa – afferma Sylvain Bruneau – il suo gioco è molto offensivo. Si batte su ogni punto e non concede nulla alle sue avversarie.” Sulla stessa lunghezza d’onda, Hèlene Pelletier, che riconosce in Genie “La grinta delle migliori”. Questo spirito combattivo lo ha dimostrato anche nell’ultimo Roland-Garros, quando ha sfidato in semifinale il suo idolo di sempre: Maria Sharapova.
Ma cosa motiva questa giovane ragazza uscita fuori dai quartieri bene, che si sarebbe potuta accontentare di una giovinezza dorata e senza problemi? “Sicuramente è vero che non rappresento il profilo della ragazza che ha delle pressioni da parte dei suoi genitori, i quali ripongono su di lei tutte le proprie speranze – dice Genie – ma ho scelto io questa strada, e la accetterò sempre con tutte le sue pressioni e le sue sfide. Penso che mi renderanno migliore.”
Uno dei suoi sacrifici più grandi, è quello di vivere lontano dalla sua famiglia, dal momento che la Bouchard vi è molto legata: “Le mie sorelle (di cui una gemella), sono le mie migliori amiche. Riguardo mio fratello, è lui a riportarmi con i piedi a terra quando spicco il volo!”
Con le altre giocatrici del circuito, tiene abbastanza le distanze: “Sicuramente è difficile coltivare amicizie in questo ambito, soprattutto in quello femminile – dichiara la Bouchard – ci si deve affrontare: fa parte della competizione. Ci sono interessi economici in ballo, oltre che i nostri sogni.”
Tra il tempo passato ad allenarsi in campo, in palestra e quello necessario per recuperare dalle sua fatiche sportive e tornare in piena forma, non gli rimane molto tempo per uscire, per coltivare amicizie e per trovare l’amore. A proposito di quest’ultimo aspetto, la Bouchard glissa l’argomento riguardo una sua presunta liaison sentimentale con il giocatore di hockey Alex Galchenyuk: “Non ho tempo da dedicare alla mia vita sentimentale. Il mio obbiettivo è quello di scalare la classifica Wta, diventando una giocatrice tra le migliori al mondo.”
Ascoltandola sempre di trovarsi di fronte una macchina perfetta, programmata per vincere. Fortunatamente la canadese mostra anche un lato umano. Questo si è svelato al termine di un match in Australia, dove la bionda tennista del Quèbec ha confessato di essere una fans di Justin Bieber. La frase ha destato stupore tra i numerosissimi estimatori di Genie. Il motivo ci viene svelato da Hèlene Pelletier: “Non è semplice immaginare la Bouchard piangere ad un concerto di Justin Bibier, dal momento che sembra essere così matura.” La Bouchard pare essere ammaliata dal cantante canadese, anche se ne ammira soprattutto la rapida ascensione al successo, che spera di imitare…
Una cosa è certa. Eugenie ha tutte le carte in regola per diventare una megastar. Il talento, la perseveranza ed… Il fisico. Già, perché la Bouchard in carne ed ossa è di una bellezza veramente prorompente. Capelli biondi, occhi felini e sorriso ammiccante… Pare chiaro il motivo per il quale molte aziende vorrebbero farsi prestare la sua immagine per scopi promozionali. Genie non teme di diventare un oggetto di marketing, con il rischio che questo possa offuscare la sua carriera come in passato successe alla Kournikova? Lucida, la canadese è perfettamente cosciente che la sua bellezza rappresenta una carta che può giocarsi, ma è contestualmente consapevole che la sua notorietà è prettamente legata ai suoi ottimi risultati.
Ragione in più per aumentare ancora di più il suo impegno: “Più gioco meglio, e più ottengo visibilità. Questo è un fatto positivo. Ho imparato a capire quali sono le mie priorità, a dire di no, ed a fare delle scelte.”
Come quella di posare per la copertina di questo numero! Un mondo nuovo per la giovane canadese, che confessa di amare questo “gioco” glamour: “Passo la mia vita tra allenamenti e tornei, e non mi piace solitamente essere troppo “vistosa”, ma posare per una rivista è stata un’esperienza geniale e divertente!”
Eugenie adora la moda, e le sfilate alle quali assiste le danno l’occasione di definire il suo stile, sempre in piena evoluzione. In quelle occasioni non esita ad indossare scarpe con i tacchi: “Amo vestirmi in maniere molto femminile, oltre che classica, anche se preferisco indossare abiti che non mi “invecchiano.”
Una caratteristica di questa intrepida tennista, pronta a fare ancora tanti sacrifici per arrivare ai vertici, è quella di volere arrivare presto alla meta. Il primo possibile.
SE EUGENIE FOSSE…
Un film: “Mean Girls, con Lindsay Lohan. Io e mia sorella conosciamo le battute a memoria.”
Una canzone: “Genie in a Bottle, di Christina Aguilera. Si tratta di quella che scelgo sempre quando mi chiedono che genere di canzone vorrei ascoltare prima del mio arrivo in campo.”
Un mestiere: “Oltre che al tennis? Forse il controllare della circolazione degli aerei. Si tratta di un lavoro che mi affascina. Pare stressante, ma io sono perfettamente in grado di gestire la pressione!”
Un personaggio della moda: “Rachel Bilson, sempre adorabile.”
Una personalità mediatica: “Oprah Winfrey ,Donald Trump, Justin Bibier. Ammiro i personaggi che hanno costruito le loro fortune inseguendo i loro sogni, partendo dal nulla. Questa è la prova che quando si crede in quello che si fa, il limite è il cielo!”
Un ristorante a Montreal: “Beautys, per il brunchs e l’ambiente.”
Una paura: “Invecchiare. Confesso che questo timore mi affligge davvero. Non voglio avere 30 anni: voglio restare per sempre giovane!”