TENNIS – Venus Williams paga le fatiche di Montreal e viene eliminata subito a Cincinnati da Safarova in tre set. Avanti Suarez Navarro e Makarova. Errani rischia ma vince al tie-break del terzo contro Yanina Wickmayer. KO sia Giorgi che Vinci.
[14] S. Errani b. [Q] Y. Wickmayer 7-5 6-3 7-6(2) (Daniele Vallotto)
Tanti, troppi game persi ai vantaggi sono la metafora più chiara per spiegare il momento difficile di Sara Errani, vittoriosa in extremis su Yanina Wickmayer all’esordio nel torneo di Cincinnati. E la sfuriata di Sara dopo un errore grossolano dell’arbitro spiega quanto questo momento stia frustrando la numero due d’Italia. Ma è anche esemplificativa della voglia di rivalsa che le è servita per riaggiustare una partita che sembrava persa. La partita ha seguito i canoni più prevedibili: Errani che pedala, Wickmayer a tirar bordate da destra e da sinistra, sbagliando spesso e volentieri ma imponendo sempre e comunque il suo gioco. Il primo set stava per sfuggire a Sara, avanti 5-1 e sempre in totale controllo contro un’avversaria che non teneva una palla in campo. Poi però Yanina si scuote, trova le accelerazioni col dritto ed impatta sul 5-5. Ma proprio quando sembrava pronta al sorpasso, Wickmayer si scioglie e si fa rimontare da 30-0. Grazie al terzo break, Errani chiude il primo parziale per sette game a cinque. Nel secondo però Wickmayer conferma il trend positivo che le ha permesso di vincere quattro game di fila e con un solo break rimanda il verdetto al terzo set. Un terzo set dove Wickmayer gioca meglio ma nel quale Sara mette in campo tutta la rabbia e tutto l’orgoglio che gli sono rimasti in corpo. Sul 3-3 Sara annulla tre palle break, poi ne concede una quarta con un doppio fallo dopo aver lungo discusso a lungo con l’arbitro. Il giudice di sedia aveva chiamato fuori un servizio di Sara che era dentro di almeno dieci centimetri e l’azzurra voleva che le fosse assegnato il punto perché la chiamata era arrivata dopo la risposta sbagliata della belga. Ma le proteste non sono servite a nulla se non a perdere il servizio. Pablo Lozano scende in campo e prova a spronare Sara quando tutto sembra perduto: sembra un tentativo disperato ed invece Sara si riprende il break e arriva senza patemi ad un tie-break domincato e vinto d’esperienza: decisivo il punto sul 4-2 che taglia le gambe alla belga e le fa perdere i successivi due punti, giocati ormai senza ossigeno.
[16] L. Safarova b. V. Williams 6-7(2) 6-3 6-4 (Daniele Vallotto)
Sembrava che Venus Williams potesse imbastire un altro miracolo dopo la meravigliosa settimana di Montreal ma Lucie Safarova l’ha riportata alla realtà: Venus è ormai una (splendida) trentaquattrenne che certo non può giocare così tanti match di fila, specie andando così spesso al terzo set. Venus il suo l’ha fatto per un set e mezzo, poi Lucie ha aumentato i giri del motore e a quel punto la monoposto della Venere Nera ha cominciato ad accusare i tanti kilometri macinati in Canada. Safarova, fino ad allora, aveva giocato da Safarova: strepitose accelerazioni inframezzate da colossati ingenuità. Come i numerosi errori al momento di servire per il set sul 6-5 o lo scriteriato tie-break giocato dalla ceca e perso con un netto 7-2. Ma quando Venus non ha sfruttato tre palle break consecutive sull’1-1 ed una quarta sul 2-2, la spia della benzina era ormai irrimediabilmente rossa. A quel punto Safarova ha messo la freccia e non c’è stata più storia. Venus ha provato una timida rimonta nel terzo set, dopo essere andata subito in svantaggio ma non c’è stato nulla da fare: va avanti la più giovane e la più fresca, per Venus altra dimostrazione di estrema cocciutaggine.
(5) M. Sharapova b. M. Keys 6-1, 3-6, 6-3 (Vanni Gibertini)
Esordio positivo per Maria Sharapova a Cincinnati dopo la forma precaria messa in mostra a Montreal nel torneo d’esordio di questa stagione americana sui campi in duro. Nel suo primo impegno in Ohio la tennista russa ha avuto la meglio in tre set della giovane e promettente americana Madison Keys, n. 28 del ranking WTA mettendo in mostra miglioramenti soprattutto in fase di risposta e di tenuta mentale.
Il primo set dell’incontro è scivolato via senza alcun sussulto grazie ai troppi errori della tennista a stelle e strisce che in un battibaleno si è trovata in svantaggio per 5-0 ed ha ceduto il parziale per 6-1 in 34 minuti. Una strategia evidentemente studiata a tavolino basata sul forcing alla prima occasione possibile espone la Keys a troppi errori gratuiti che la condannano alla sconfitta nel set. Nel secondo, tuttavia, il livello di gioco sale, le due atlete cercano maggiormente la profondità piuttosto che gli angoli e gli scambi si allungano per la gioia del pubblico presente. Keys mette in mostra le sue grandi capacità di colpitrice, e quando riesce ad incocciare la palla dentro al campo riesce a spostare la Sharapova da una parte e dall’altra del campo inducendola all’errore. L’americana ottiene il break per il 3-1 e si procura due palle consecutive per il 4-1 sul proprio servizio, ma qui due staffilate in risposta di Sharapova portano il game ai vantaggi, dove la testa di serie n.5 riesce alla fine ad avere la meglio ed ottenere il controbreak. Si tratta però di un fuoco di paglia, perché da quel momento Madison Keys mette a segno una striscia di 8 punti a 1 che di fatto fa pendere la bilancia del set dalla parte della giocatrice di casa, la quale se lo aggiudica per 6-3 in 41 minuti.
Prima di iniziare il set decisivo, Maria Sharapova esce dal campo per cambiarsi d’abito, rimanendo assente dal Centrale per quasi sette minuti, e rientrando con l’asciugamano che le avvolge vistosamente la spalla destra, possibilmente dolorante. La pausa ha sicuramente l’effetto di deconcentrare la giocatrice meno esperta, che cede la battuta a zero nel secondo game, grazie ad un grave doppio fallo sullo 0-30 e ad uno splendido rovescio vincente di Sharapova sullo 0-40. E’ l’unico break del set, che finisce per fare la differenza, anche perché Keys non trova continuità nel forcing con la risposta e non concretizza l’unica occasione propizia per tentare il controbreak sullo 0-30 nel quinto game.
Nonostante i 35 errori gratuiti contro i soli 10 vincenti, Maria Sharapova avanza al terzo turno ove incontrerà la nostra Karin Knapp, contro la quale ha vinto entrambi i precedenti confronti diretti, incluso quello disputatosi il gennaio scorso al secondo turno degli Australian Open nel quale la russa la spuntò solamente per 10-8 al terzo set.
Altri match
Niente da fare per Camila Giorgi e Roberta Vinci, entrambe fuori al terzo set per mano di due avversarie comunque ostiche. La prima ha affrontato la temibile Kuznetsova, recente vincitrice a Washington, in una battaglia durata più di due ore e mezza e conclusasi con il punteggio 6-4 6-7 6-3 in favore della russa. Camila combattiva, ma poco avvezza alla risposta, ha pagato soprattutto la tranquillità con cui la sua avversaria ha tenuto i suoi game di servizio, finendo alla lunga, per cedere.
Roberta Vinci ha invece affrontato, per la prima volta in carriera, Sabine Lisicki, anche qui non certo un avversario morbido per un primo turno sul cemento americano. La disputa ha visto la tedesca trionfare per 6-3 2-6 6-2. Dopo il primo parziale, la pugliese sembrava aver trovato le contromisure al servizio dell’avversaria (peraltro molto fallosa alla battuta con solo il 45% di prime e 10 doppi falli, a fronte di 12 ace) issandosi fino al 2-2 del terzo set; qui è terminata la partita, con la tedesca che ha preso il largo infilando 4 giochi consecutivi. Niente derby tra le cichis al secondo turno, ma la rivincita tra Errani e Lisicki, del match di scorsa settimana in Canada.
Bene Ekaterina Makarova, che conferma l’ottimo momento di forma (è al suo best ranking) battendo con un doppio 6-2 Daniela Hantuchova. Avanti anche Carla Suareza Navarro che ha però bisogno del terzo set per superare Pironkova. McHale pone fine alla corsa di Nicole Gibbs, passata dalle qualificazione e autrice di un’ottima estate che le è valsa una wild-card per i prossimi US Open.
Tutti i risultati
Secondo Turno
[2] S. Halep (ROM) b. K. Flipkens (BEL) 64 62
[5] M. Sharapova (RUS) b. M. Keys (USA) 61 36 63
[12] C. Wozniacki (DEN) b. S. Zhang (CHI) 62 63
Primo turno
[14] S. Errani (ITA) b. [Q] Y. Wickmayer (BEL) 75 36 76 (2)
[15] C. Suarez Navarro (SPA) b. T. Pironkova (BUL) 63 16 62
[16] L. Safarova (CZE) b. V. Williams (USA) 67 (2) 63 64
S. Kuznetsova (RUS) b. C. Giorgi (ITA) 64 67 (4) 63
S. Stephens (USA) b. A. Petkovic (GER) 63 63
K. Nara (JPN) b. R. Oprandi (SWI) 60 62
D. Hantuchova (SVK) b. E. Makarova (RUS) 62 62
S. Lisicki (GER) b. R. Vinci (ITA) 63 26 62
[WC] C. McHale (USA) b. [Q] N. Gibbs (USA) 46 63 61
[Q] Z. Diyas (KAZ) b. [Q] I.-C. Begu (ROM) 76 (4) 76 (5)
[Q] A. Beck (GER) b. G. Muguruza (SPA) 63 26 63
B. Zahlavova Strycova (CZE) b. [L] M. Barthel (GER) 75 60